Ledum palustre

Medicina Alternativa Ledum palustre

La curiosa storia del Ledum palustre

Il Ledum palustre è noto per la sua azione sui reumatismi delle piccole articolazioni e sulle punture d’insetto.

Il Ledum palustre è un cespuglio dai fiori bianchi, diffuso nei luoghi settentrionali e ombrosi dell’Europa, da cui si ricava il rimedio omeopatico, noto per la sua azione sui reumatismi delle piccole articolazioni, sulle punture d’insetto, su vecchie ecchimosi che lasciano i tessuti intorpiditi e pallidi.

Storia

Anticamente questo cespuglio era conosciuto e impiegato per le sue proprietà psicoattive, soprattutto da popolazioni della Siberia del Nord, che ne respiravano i fumi prodotti da una combustione senza fiamma durante i loro riti, per i quali era necessaria una particolare disposizione psichica.

Nell’antica Grecia il comandante Senofonte racconta nell’Anabasi l’intossicazione accidentale di un intero esercito di passaggio nel Ponto (Caucaso) dovuto all’abbondante consumo di miele di rododendro (Ledum palustre o Rhododendron tomentosum) da parte dei soldati: “in quella zona c’erano molti lveari e i soldati che si cibavano dei favi impazzivano provando sintomi di vomito e diarrea, e non riuscivano a tenersi in piedi, coloro che ne avevano mangiato con moderazione avevano gli stessi sintomi dell’ubriachezza, mentre quelli che ne avevano fatto un uso abbondante davano l’impressione di essere impazziti, quasi moribondi.

Erano talmente numerosi quelli stesi a terra che sembrava essersi verificata una carneficina. Lo sconforto era generale. Però il giorno dopo si constatò che non c’era stata nessuna vittima, tutti i malati sembrarono recuperare la coscienza nello stesso momento. Al terzo e quarto giorno poterono alzarsi come succede a chi guarisce da un avvelenamento”. Le fonti storiche sono risorse importanti per studiare la tossicologia e le proprietà delle piante. Si racconta anche, ad esempio, del Ledum, e di come i Vichinghi svedesi lo aggiungessero alla birra che veniva consumata nel corso di pubblici festeggiamenti, perché amplificava l’effetto dell’alcol e portava più velocemente all’ubriachezza. La letteratura omeopatica riporta casi di alcolismo curati con questo rimedio.

Uso locale

La tintura madre, ricavata dalla pianta in fiore del rosmarino selvaggio, si utilizza in gocce per applicazioni locali utili nelle punture d’insetto, molto diffusi sono infatti i preparati a base di Ledum dall’azione sia repellente per le zanzare, sia curativi delle punture di questi fastidiosi Ditteri.

In crema o in gocce il Ledum è molto utile per i piccoli ematomi da ferita da punta, come quelli provocati da una scheggia, da un ago, dal morso di un piccolo animale, come un insetto o un ragno. In studi recenti è riportato che Ledum palustre associato ad Arnica montana sembra acceleri il recupero dei tessuti dopo interventi di blefaroplastica agli occhi, e anche nelle materie mediche se indica l’uso per “l’occhio nero” insieme ad Arnica.

Reumatismi delle piccole articolazioni

Racconta James Tyler Kent nella sua Materia medica di un paziente con i piedi così gonfi edematosi e doloranti che era costretto a stare seduto a casa giorno dopo giorno. Questo paziente era un alcolista di pessimo carattere, aveva perso la voglia di lavorare da parecchi anni, ed era quasi un barbone che non poteva più vagabondare a causa dei dolori ai piedi. Quando il dottore lo vide per la prima volta era con le gambe immerse in una tinozza con acqua ghiacciata, che raffreddava con altri cubetti di ghiaccio man mano che se ne scioglievano.

Il Ledum fu in grado di curare questo gonfiore violaceo dei piedi e il paziente smise di bere. Ledum palustre può essere indicato nel reumatismo gottoso, nell’attacco di gotta, quando l’alluce è gonfio, infiammato, rosso scuro, e il dolore sale dal piede verso l’alto, e il freddo dà sollievo. Adatto per le nodosità delle piccole articolazioni e per la sensibilità dolorosa delle piante dei piedi.

Infezioni intorno all’unghia

Ledum palustre in granuli omeopatici, unitamente a una accurata disinfezione del tessuto periungueale, può accelerare la guarigione di questa dolorosa e fastidiosa lesione infetta intorno all’unghia, unitamente a opportuni trattamenti locali.

Prurito intenso ai piedi e alle caviglie

Quel fastidiosissimo prurito a cui il grattarsi non dà sollievo, a cui il calore del letto provoca ancora più esasperazione, quel rossore inquietante delle caviglie, quelle macchioline rosse e quelle piccole eruzioni che vanno e vengono: è possibile che Ledum palustre sia il rimedio adatto, e con l’aiuto di un omeopata ci faccia stare meglio e ci curi persino, se altri sintomi suggeriscono l’indicazione.

I brindisi dei convivi

Quando un po’ di alcol ci dà alla testa, insieme ai cibi più ricchi delle riunioni conviviali, e ci sentiamo confusi e storditi, i granuli omeopatici che ci fanno recuperare presto lucidità e ci disintossicano sono Nux vomica e Ledum palustre. Nux vomica soprattutto per incoraggiare la motilità gastrica fisiologica e disintossicare il fegato, Ledum per migliorare la funzionalità renale e ridurre l’accumulo di acidi urici e schiarirci la mente e il rossore del volto.

Come sempre si osserva l’ampio spettro d’azione dei rimedi omeopatici, che traggono la loro origine da antiche osservazioni storiche (Senofonte), che esprimono le loro possibilità terapeutiche grazie alla diluizione e alla dinamizzazione, che equilibrano con la loro azione tutti gli aspetti della nostra salute…ricordiamoci sempre di questa possibilità terapeutica!

Anna Maria Coppo
Farmacia San Giuseppe, Settimo Torinese

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