Mascherine

In questa pagina trovate una selezione degli innumerevoli video-tutorial più o meno validi inerenti l'argomento mascherine protettive.

"Medicina 33" è il quotidiano di medicina del Tg2. I migliori specialisti di ogni settore della medicina rispondono alle domande che ciascuno di noi vorrebbe porre. In questo servizio ha analizzato e testato l'efficacia dei vari tipi di mascherine: chirurgiche, ffp2, ffp3, lavabili o di comunità.
Il direttore della Chirurgia vertebrale a indirizzo oncologico e degenerativo dell’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna Alessandro Gasbarrini spiega la differenza tra mascherine "altruiste, egoiste ed intelligenti"
La ventilazione forzata neutralizza le particelle infettive quasi totalmente.
Uno studio del Bambin Gesù mostra che raddoppiando la portata dell’aria condizionata all’interno di una stanza chiusa si abbatte la concentrazione delle particelle contaminate del 99,6%. Con il sistema a velocità doppia si abbatte la concentrazione di contaminante e le persone più vicine ne respirano lo 0,3%, ma vengono raggiunte rapidamente anche quelle più lontane che in questo caso respirano lo 0,08% di aerosol contaminato, percentuali bassissime e sostanzialmente irrilevanti ai fini del contagio.
Riprodotta in 3D la dispersione di droplet e aerosol in un pronto soccorso. Calcolati gli effetti dei sistemi di aerazione. Lo studio condotto dall'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù con Ergon Research e Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA).
I consigli della dottoressa Elena Pontarollo per avere sempre un'adeguata protezione per naso e bocca contro il coronavirus.
Da quando è stata scatenata la pandemia, sono stati diffusi molti video su come realizzare delle mascherine in casa. Accade però, nonostante la bontà di queste iniziative, che molte di queste non fungono da barriera di protezione per l'organismo. Un pompiere argentino ha pubblicato un video per confutare l'efficacia di questi "dispositivi medici domestici" e spiegare che solo le mascherine chirurgiche proteggono dalle goccioline che trasmettono il coronavirus.
Pertanto, questa forma di solidarietà può essere un'arma a doppio taglio se non vengono prese adeguate misure di fabbricazione. Ci sono alcune linee guida per la sterilizzazione da seguire, oltre ai tessuti che possono essere usati e quelli da evitare.
Nel video, si può vedere come questo vigile del fuoco volontario di Tortuguitas, in Argentina, simula uno starnuto con un deodorante per testare come le particelle possono passare attraverso la maggior parte dei tessuti (realizzate con fibre artificiali e sintetiche come la friselina) che vengono utilizzati per crearle.
Il video pubblicato sui social non ha alcuna valenza scientifica ma fa riflettere sull'importanza del distanziamento sociale in caso di mancanze di protezioni adeguate e testate
Altro semplice test per valutare l'efficacia delle mascherine chirurgiche vere /mascherine chirurgiche false. Un video vale piu' di mille parole
Durante un recente viaggio al negozio di alimentari, Molly Lixey, ex infermiera del pronto soccorso di Saginaw, nel Michigan, ha notato che molte persone indossavano i guanti, un'ottima precauzione per evitare il contagio da coronavirus. Ma cosa ha notato di sbagliato? La possibilità di cross contaminazione. In un video di Faceboo Lixey ha deciso di dimostrare quanto sia facile e veloce diffondere germi in un supermercato. "Stavo dipingendo in giro per casa e mi ha colpito il fatto che la vernice sarebbe stata un mezzo perfetto da usare per spiegare questa contaminazione incrociata", ha detto l'ex infermiera. "Mi terrorizza pensare che le persone credano di essere al sicuro solo perché indossano guanti e non sono consapevoli del fatto che potrebbero ancora fare del male a se stessi o agli altri". Sappiamo che il coronavirus può diffondersi attraverso starnuti e tosse, toccandosi il naso, la bocca e gli occhi, il che rende molto più facile il passaggio dei germi da un oggetto, o da un soggetto, all'altro . Nel suo video, Lixey simula di andare al supermercato e immerge le dita in un piatto di vernice per simboleggiare il virus sulle sue mani a causa del contatto con alcuni oggetti contaminati. Il risultato finale dimostra quanto velocemente si possa diffondere il virus anche se si indossano dei guanti
Agnese Collino, biologa e supervisore scientifico di Fondazione Umberto Veronesi ha realizzato un prezioso video tutorial sull’uso di guanti e mascherine per contenere l’epidemia da Covid-19. Si tratta di consigli fondamentali per non sprecare un dispositivo importante per la protezione di tutti, che è cruciale per chi non può mantenere le distanze da persone malate (medici, infermieri, operatori sociosanitari e tutti i lavoratori del comparto socio-assistenziale, forze dell’ordine, addetti dei servizi fondamentali, cittadini che si prendono cura di persone malate e di persone ad alto rischio).
«Usare guanti e mascherina nella maniera più corretta possibile è estremamente importante perché se li utilizziamo nella maniera scorretta rischiamo di contaminarci anche più facilmente di quanto non potrebbe essere senza questi dispositivi» avverte Agnese Collino. È inoltre cruciale tenere a mente e rispettare tutte le altre raccomandazioni: lavare le mani e mantenere la distanza interpersonale, «che è la cosa più importante – prosegue Collino – perché sia guanti che mascherine non hanno un’efficacia del 100 per cento. Mai».
Sia che si tratti di mascherine chirurgiche che delle più diffuse e note maschere ffp1 (meno protettive), ffp2 o ffp3, purtroppo speso capita che le lenti degli occhiali sia appannano al primo respiro, obbligandoci a toglierli per pulirli o a spostare, con tutti i rischi che ne consegue, la mascherina dal viso.
La prima soluzione fornita dalla Polizia di Tokyo per evitare l'appannamento dei propri occhiali quando si sta usando una mascherina chirugica è quello di ripiegare di un quarto verso il basso all'interno la parte superiore della mascherina stessa. Con questa soluzione sacrificheremo l'effetto protettivo della stessa ma, se stiamo attenti a mantenere comunque ben coperto il naso, risolveremo definitivamente il problema.
Con la seconda soluzione del Tokyo Metropolitan Police Department invece utilizziamo un fazzoletto di carta che dovremo piegare ed appoggiare sul lembo superiore della mascherina. Questo metodo è applicabile, oltre che alle classiche mascherine chirurgiche, anche alle note ffp1, ffp2 e ffp3. Il fazzoletto, se posizionato bene, andrà a posizionarsi ben aderente sopra il naso ed eviterà così l'effetto di appannamento delle lenti.
Un altro metodo, anche se meno efficace, per evitare l'appannamento degli occhiali quando indossiamo una mascherina di protezione è quello di trattare le lenti degli occhiali con un semplice spray antiappannante, largamente utilizzato per lo stesso problema con le maschere subacquee e da snorkeling, gli occhialini da nuoto, le maschere da sci e le visiere delle moto.
Le normali mascherine chirurgiche non aderiscono mai al viso come quelle professionali ma c'è un modo per sigillarle il più possibile al volto ed è spiegato molto semplicementeda una dottoressa del Corniche Hospital di Abu Dahbi.(Video: Instagram/docsjr)
Le mascherine scarseggiano. E chi dovrebbe venderle, ma le ha esaurite, non si rassegna. Soprattutto se fa un pubblico servizio. Così un farmacista di Villanova Mondovì, Luca Somà, ha postato un video che sta diventando virale. «Ho pensato ad una valida alternativa a tutti coloro che in questi giorni mi hanno chiesto una mascherina – spiega -. In questo momento non si riescono a trovare. E quelle che ci sono hanno prezzi stellari». E prosegue: «Ho visto in questi giorni persone con mascherine ricavate con carta da forno». L’occorrente: basta avere in casa garze in tessuto non tessuto 10, una pellicola trasparente, forbici, pinzatrice ed elastici. Due minuti di preparazione, procedimento semplicissimo, e il risultato: una garza che copre completamente naso e bocca. «Una sorta di mascherina fai da te - prosegue il farmacista in video - ma utilissima all’occorrenza». Chiarendo i dubbi per il suo utilizzo: «Tutte le mascherine sono ad uso h24 poi vanno buttate. Anche questa quindi va rifatta ogni giorno. Le altre mascherine come quelle di stoffa anche se lavate non sono igieniche, è meglio rifarle ogni giorno, altrimenti si rischia di respirare normalmente aria non filtrata».