La gestione del dolore – parte 2

Salute Mentale dolore

L’approccio terapeutico al paziente che soffre di patologie organiche

Il dolore diffuso è un altro di quei sintomi che in Italia colpiscono circa 1,5-2 milioni di persone4, quando si accompagna a un senso di affaticamento e prende il nome di fibromialgia. È una sindrome muscolo-scheletrica e il fatto che alcuni dei suoi sintomi possano essere riscontrati in altre condizioni cliniche genera talvolta confusione. Negli ultimi anni, tuttavia, la fibromialgia è stata definita più accuratamente attraverso studi che hanno stabilito le linee guida per la diagnosi5.

Caso clinico

La signora S., quando decise di chiedere una consulenza psicologica, dopo pochi minuti dall’inizio della seduta, ricordò un lutto importante subito nell’ultimo anno e mezzo. Il trattamento del dolore cronico non può prescindere da uno spazio dedicato al vissuto con il quale, la persona, dalla sua comparsa al momento della terapia, racconta di essersi confrontata. Il vissuto della signora S. esprimeva il dolore di una donna molto attiva, intrappolata in un corpo che non rispondeva più all’energia, che mentalmente si manteneva alta e viva.

La presa in carico coincise con l’avvio di un percorso terapeutico in collaborazione con il reumatologo di riferimento. Raccogliere la storia del dolore è solitamente un passaggio molto importante, nel momento in cui la scelta del paziente è quella di intraprendere un percorso di cura. L’opzione successiva di seguire un programma di rilassamento con il training autogeno accompagnata a un lavoro di rielaborazione del lutto subito, attraverso alcune sedute di Scrittura e Cura6, segnò il passaggio per S. verso una dimensione di maggiore accettazione di un importante cambiamento. E, per quanto doloroso, esso si rivelò una preziosa opportunità per scoprirsi capace di insegnare, oltre che di praticare, lo sport che sin da bambina l’aveva affascinata.

Il metodo Scrittura e Cura

Il metodo Scrittura e Cura può trovare collocazione all’interno dell’ampia categoria delle terapie espressive con finalità terapeutico-riabilitative. Esso favorisce l’espressione emotiva della persona in trattamento, passando attraverso l’esperienza della scrittura e portando particolare attenzione al vissuto soggettivo.

“Il paziente deve guardare dentro di sé
ed entrare in comunicazione con i suoi sintomi,
se vuole conoscerne il messaggio”

Malattia e destino
di Thorwald Dethlefesen e Rüdiger Dahlke

Tra le terapie a mediazione corporea, il training autogeno favorisce un tipo di concentrazione che fa appello all’immaginazione, molto utile nel processo di cura. Il metodo, elaborato da Johannes Heinrich Schulz, tra il 1908 e il 1912, prevede una serie di esercizi orientati a consentire al soggetto di rilassarsi in un tempo breve. Dirigere l’attenzione su di sé facilita il distanziamento dalla dimensione quotidiana e nel processo di concentrazione alla calma già si avverte uno stato di sollievo.

“Senza tutte queste storie che si raccontano
non soltanto i marinai, ma tutti noi,
qualcosa di prezioso andrebbe perduto”

Diario di scrittura
di Björn Larsson

Gladys Pace
Psicologa–psicoterapeuta, specialista in Psicologia clinica
email: studio.psicoterapia.pace@gmail.com

  1. Associazione italiana sindrome fibromialgica, http://sindromefibromialgica.it/epidemiologia-della-sindrome-fibromialgica.
  2. Mease P. “Fibromyalgia syndrome: review of clinical presentation, pathogenesis, outcome measures, and treatment”. J Rheumatol Suppl. 2005 Aug; 75:6-21. Review. Erratum in: J Rheumatol Suppl. 2005 Oct; 32(10):2063.
  3. Il metodo di Scrittura e Cura, presentato sul n. 3/2016 di questa rivista, prevede l’ausilio della scrittura nell’accompagnare il soggetto verso la cura di sé. Si tratta di uno strumento utile a stimolare l’espressività di chi porta una richiesta d’aiuto, nel rispetto di tempi e modalità che si definiscono a ogni incontro e la cui direzione guarda alla ricerca di nuovi equilibri.
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