Hypericum perforatum

Medicina Alternativa Hypericum perforatum

Hypericum perforatum

Hypericum o erba di san Giovanni, dai bei fiori gialli con i piccoli forellini ripieni di un magico liquido rosso, è un rimedio fitoterapico conosciuto come antidepressivo, lento, ma efficace, nel riportare il sorriso. Ma la letteratura scientifica riporta le molte interazioni di Hypericum con altri farmaci, di gran parte dei quali riduce l’efficacia, se ne consiglia quindi un cauto impiego con una supervisione competente.

Traumi ai nervi

Hypericum perforatum, il rimedio omeopatico, che conserva oltre la nona o la dodicesima diluizione centesimale solo più l’energia delle sommità fiorite dell’erba scaccia demoni, ha una grande efficacia sui traumi dei nervi o delle zone del nostro corpo molto innervate, come le mani, il naso, la schiena, e può risollevare lo spirito snervato da un vecchio trauma che abbia colpito il dorso, specialmente il coccige, o da un trauma chirurgico dopo il quale non ci si sia più ripresi. La letteratura omeopatica su questo piccolo rimedio capace di placare dolori folgoranti, che partono dalla zona ferita e vanno verso il centro, rapidi come una scossa che lascia poi estenuati, dà alcune indicazioni, da confermare poi osservando l’intero quadro della sofferenza:

  • per traumi alle dita di mani e piedi, ed alle unghie, ad esempio da schiacciamento, il dolore intollerabile è il sintomo guida al suo impiego;
  • traumi ai nervi da morsi di animali;
  • lesioni al coccige o alla parte alta della colonna vertebrale come accade cadendo all’indietro, quando il dolore diventa pungente e si estende agli arti provocando fitte lungo le gambe;
  • dolore da chirurgia dentale per traumatismo all’innervazione del dente.

Un terribile mal di denti

Era una giornata con nubi minacciose che scorrevano rapide in cielo sostituendosi le une alle altre sempre più scure e cariche di pioggia imminente, ed Emma correva verso la farmacia, era appena stata dal dentista e voleva un antidolorifico, un collutorio antisettico, lo spazzolino da denti nuovo, tutto quel che poteva servirle per superare il dolore al dente che la faceva tanto soffrire e non provarne mai più uno simile.

Si fermò ansante sotto il portico, ormai pioveva a dirotto, e si guardò intorno: era diventato buio, anche se era ancora pomeriggio, e tuoni lontani e lampi vicini le fecero trovare lo slancio e si trovò all’asciutto, alla luce, nella farmacia tranquilla, perché pochi coraggiosi osavano muoversi con quel temporale. Piano, iniziò a guardarsi intorno, trovò quel che le serviva e vide che le dottoresse riponevano granuli omeopatici, osservò una piccola scritta “omeopatia” su una mensola e si rassicurò: «di certo avevano qualche possibilità in più per i suoi nervi infiammati!».

Hypericum ed Arnica furono per lei meravigliosamente efficaci e si ricordò sempre di quel porto sicuro in cui aveva trovato ascolto, soluzione ai suoi problemi, ed un grande ombrello in prestito per poter tornare a casa.

Anna Maria Coppo
Farmacia San Giuseppe, Settimo Torinese

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