Rientro a scuola occhio alla schiena – parte 1

Bambini & Ragazzi schiena

Rientro a scuola occhio alla schiena

Dritti e forti: la salute della schiena e delle ossa si costruisce da bambini

Le ossa permettono di muoversi, camminare, fare sport, vivere. Sono invisibili eppure importantissime, risentono delle diverse fasi ormonali, dell’attività fisica che si pratica, dell’alimentazione. Prendersi cura dell’apparato osteoarticolare dei propri figli, permette loro di avere uno scheletro sano in età adulta e in vecchiaia. È un patrimonio minerale che si costruisce con il tempo, un investimento a breve e lungo termine.

Così se da una parte è fondamentale garantire la giusta quantità di vitamina D e calcio con l’alimentazione, dall’altra è importante escludere alcune patologie che, se non curate nell’infanzia, rischiano di compromettere il futuro dell’intero scheletro. Secondo la Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT) scoliosi, lussazione congenita dell’anca, ginocchio valgo e piede piatto, sono solo alcune delle condizioni patologiche che richiedono un intervento tempestivo in età infantile.

Nuovi pericoli dall’uso delle nuove tecnologie

In occasione dell’incontro “Il futuro delle ossa si costruisce da bambini”, svoltosi recentemente a Milano, i medici della SIOT hanno lanciato un allarme: in dieci anni aumentati del 700% i casi di cifosi. Responsabili tablet, smartphone e Pc; posture scorrette, che possono degenerare con l’età, sono spesso associate all’eccessivo uso di dispositivi tecnologici. La cifosi è una condizione che interessa la colonna vertebrale del bambino, maschio o femmina, che non riesce a mantenere la posizione eretta del tronco e delle spalle, sia seduto sia in piedi.

«Il numero eccessivo di ore giornaliere che, fin dai 3-4 anni, i bambini trascorrono piegati in avanti sui ‘babysitter elettronici’ è causa di questo disturbo troppo spesso sottovalutato» ha commentato Carlo Ruosi, Professore di Ortopedia e Traumatologia all’Università Federico II di Napoli. «Fondamentale, in questi casi, è una diagnosi precoce. Mentre in fase iniziale è possibile intervenire con rieducazione motoria e ginnastica appropriata, in fase avanzata è necessario far indossare al bambino il busto ortopedico. Nel caso in cui la diagnosi arrivi troppo tardi, poi, si deve ricorrere alla chirurgia».

Ricordarsi anche della vitamina D, indispensabile per il deposito del calcio nelle ossa e per conferire loro la solidità e la resistenza che le caratterizzano. L’attuale stile di vita rende difficile la produzione di una quantità sufficiente di vitamina D, che viene attivata dai raggi solari: i bambini trascorrono molto tempo a scuola e a casa, davanti al computer, occupati con lo smartphone o davanti alla TV e molte attività sportive si svolgono in ambienti chiusi.

I consigli per il rientro a scuola

Con l’inizio delle scuole le abitudini dei bambini sono queste: tante ore seduti in classe, poi lo zaino pieno di libri da trasportare a casa; infine alla scrivania a fare i compiti, al computer o con il tablet. Ma come devono stare seduti i nostri piccoli? Esiste una postura corretta e uno zaino che non rovini la loro schiena. Rispondono gli esperti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Nelle ore scolastiche – spiegano – è inutile invitare il bambino a “stare dritto” con la schiena, perché non esiste un concetto vero e proprio di postura corretta.

Esiste la postura che aiuta l’attenzione e facilita la capacità di concentrazione: consiste nella modifica continua della posizione sulla sedia; è quindi preferibile non assumere una determinata posizione e mantenerla per ore, ma modificarla spesso. È bene poi sottolineare che una postura sbagliata non aumenta il rischio scoliosi. La scoliosi è una deformità vertebrale strutturata, caratterizzata da una curvatura e da una rotazione della colonna vertebrale; nella scoliosi sono le singole vertebre incluse nella curva scoliotica ad essere deformate.

La postura sbagliata può invece determinare modificazioni di tipo posturale, il cosiddetto atteggiamento scoliotico, un’alterazione della colonna vertebrale senza segni di strutturazione, ossia senza segni di malattia della colonna vertebrale. L’alterazione si manifesta spesso con la tendenza a portare le spalle in avanti curvando il dorso, chiamata ipercifosi posturale, anch’essa riducibile, ossia correggibile, col movimento dallo stesso bambino e senza segni di malattia della colonna vertebrale. È giusto quindi, concludono gli esperti dell’Ospedale, che un genitore riprenda il bambino sulla postura, ma è importante distinguere le posture sbagliate dalla comparsa della scoliosi. Il primo è un problema di muscolatura, il secondo di colonna vertebrale.

Chiara Romeo

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