Quando il piccolo ha il mal di pancia – parte 1

mal di pancia

Quando il piccolo ha il mal di pancia

Il dolore addominale, “mal di pancia”, in tutte le sue forme, è uno dei disturbi più frequenti nei bambini. Cerchiamo di capire come affrontarlo a ogni età.

Il “male al pancino” è un sintomo che si presenta nei bambini dai primi mesi fino all’adolescenza. Un sintomo molto generico, che può essere correlato a disturbi diversi, da non sottovalutare, ma spesso di semplice e veloce risoluzione. Dalle coliche del neonato, alla diarrea, fino alla più temuta appendicite, senza dimenticare il “mal di scuola”. Come affrontare il mal di pancia dei nostri figli?

Mal di pancia: Le colichette del neonato

Capita frequentemente: un bimbo di pochi mesi, in buona salute, che cresce bene, ha crisi di pianto improvvise e persistenti per ore, spesso ogni giorno alla stessa ora – oppure per ore di fila – in uno stato di agitazione e difficoltà ad essere calmato. Nella maggior parte dei casi si tratta di coliche, disturbo di cui soffrono circa la metà dei lattanti tra il secondo e il quarto mese di vita, per poi terminare spontaneamente. Durante le coliche il bambino è sofferente, tiene le gambe flesse e i pugni chiusi.

Quando si tratta solo di coliche, il bambino, nonostante la situazione, cresce di peso e, se ha i rigurgiti, non sono associati a calo di peso; inoltre l’aspetto delle feci è normale. Non è del tutto chiaro quali siano i motivi delle coliche, ma si ipotizza che possa trattarsi di gas intestinale, oppure di una ipersensibilità agli stimoli esterni che ha come conseguenza un pianto irrefrenabile, che può dare origine anche a gas intestinali, per l’aria ingerita.

In caso di coliche al di là del consiglio del pediatra, sembrano essere utili alcuni accorgimenti: per esempio alcuni bambini si calmano con i cosiddetti rumori bianchi, come la ventola della cappa in cucina o un elettrodomestico in funzione, o anche con una musica dolce; in alcuni casi un giretto in macchina risolve una colica persistente, ma altre volte no. Vale sempre la regola del ruttino dopo la poppata, così da far uscire eventuale aria ingerita; per chi utilizza il biberon esistono alcuni modelli “anticolica” studiati per minimizzare l’ingestione di aria. Infine, ricordarsi che verso i 4-5 mesi la situazione si risolve nella maggior parte dei casi, se ciò non avviene è opportuno prendere in considerazione altre cause, come per esempio l’intolleranza al lattosio.

Mal di pancia: Età prescolare e scolare

Il mal di pancia anche nei bambini in età prescolare e scolare costituisce per lo più un disturbo non specifico che si risolve spontaneamente nel giro di ore o di pochi giorni. Le cause possono essere molte poiché, all’interno dell’addome, sono presenti numerosi organi che possono causare dolore. Per questo motivo, non deve essere mai trascurata alcuna ipotesi. Secondo gli specialisti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, la prima importante distinzione da fare di fronte a mal di pancia è se si tratta di un dolore ad insorgenza acuta o una storia di dolore addominale ricorrente o cronico.

Nel caso di insorgenza acuta della sintomatologia è molto importante considerare l’età del bambino: nei lattanti e nei più piccoli il sospetto di mal di pancia deve essere sempre preso in grande considerazione per l’incapacità del bambino a esprimersi e per le non infrequenti patologie chirurgiche. Dai tre anni in poi il bimbo potrà essere di maggior aiuto nella descrizione e nella localizzazione del dolore, aiutando così il medico nell’effettuare la diagnosi e nella richiesta di esami specifici.

Se il bambino ha più di 6 anni, in caso di un dolore acuto che compare all’improvviso, nella parte in basso a destra dell’addome, potrebbe trattarsi di appendicite. L’appendicite è una infiammazione causata da una infezione dell’appendice, conseguente ad una ostruzione di questa parte dell’intestino di aspetto vermiforme. Ad oggi è ancora la maggiore causa di intervento chirurgico in età pediatrica. Oltre al dolore, che peggiora con il movimento, i respiri profondi, la palpazione, la tosse o lo starnutire, è possibile che il bambino abbia vomito e diarrea, febbre alta o bassa. In presenza di dolore addominale significativo, è bene contattare il pediatra che saprà fornire le corrette indicazioni per la terapia.

E anche nel caso di mal di pancia ricorrente o cronico, il pediatra, con un’accurata visita e in relazione alla situazione del bambino oltre che alla frequenza in cui si presenta il problema, alla dieta praticata, all’accrescimento o alla concomitante presenza di segni o sintomi quali febbre, vomito o diarrea, potrà formulare un’ipotesi diagnostica e, se lo riterrà opportuno, potrà avvalersi di esami mirati per escludere patologie quali la celiachia, le allergie alimentari, o una parassitosi.

Chiara Romeo

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