Paralisi facciale

In 9 casi su 10 la causa e un’infezione virale (paralisi di Bell) che può essere favorita dal freddo. il nervo facciale percorre un lungo tratto in un canale osseo e. gonfian dosi durante il processo infiammatorio – infettivo. si schiaccia contro le pareti: ciò provoca una riduzione del flusso di sangue al nervo. che lo danneggia, causando la paralisi. in altri casi. più rari. il nervo È lesionato da un intervento chirurgico o un trauma. oppure viene compresso da una massa tumorale lungo il suo tragitto; c’e. infine, una piccola quota di casi congeniti.
COS’È LA PARALISI FACCIALE?
La paralisi del nervo facciale consiste nella interruzione della comunicazione nervosa fra il nervo facciale ed i muscoli che innerva, con conseguente deficit funzionale degli stessi.
Il VII nervo cranico controlla la maggior parte dei muscoli del volto: permette alla fronte di muoversi, alle palpebre di chiudersi e alla bocca di sorridere.
Controlla inoltre le ghiandole salivali, la lacrimazione ed è responsabile della sensazione del gusto avvertita sulla lingua.
In caso di paralisi, i tessuti della metà del volto interessata non sono più supportati dalla muscolatura sottostante, e dunque cedono: la fronte, il sopracciglio, la guancia, le labbra e la regione sottomandibolare tendono a scivolare in basso (ptosi dell’emivolto).
Le funzioni di chiusura spontanea delle palpebre e dell’ammiccamento involontario, fondamentale per la lubrificazione dell’occhio, vengono perse.
Un segno cardine della paralisi facciale è il lagoftalmo, ovvero l’incompleta chiusura delle palpebre con costante esposizione di parte della superficie bianca dell’occhio (sclera),anche mentre il paziente dorme. La guancia, priva di tono, rende difficoltosa l’alimentazione oltre ad impedire il corretto uso del linguaggio.
QUALI SONO I SINTOMI DELLA PARALISI FACCIALE?
I sintomi più evidenti sono quindi:
– Assenza di contrazione dei muscoli dell’emivolto colpito.
– Asimmetria facciale.
– Ectropìon paralitico (eversione della palpebra).
– incapacità di chiudere l’occhio, con conseguente secchezza, lacrimazione, abrasioni, ulcere corneali, dolore.
– Caduta laterale della rima buccale (angolo della bocca) con difficoltà di linguaggio e masticazione.
– lnespressìvità dell’emivoIto colpito.
POSSO SOTTOPORMI ÀD INTERVENTO?
La paralisi facciale è una patologia invalidante dal punto di vista funzionale, estetico e psicologico.
I pazienti si rivolgono al chirurgo oculoplastico perché:
– Hanno difficoltà ad accettare l’aspetto del proprio volto, che toglie sicurezza in se stessi e condiziona la vita di relazione.
– Lamentano fastidio e dolore legato al malposizionamento palpebrale: la superficie oculare esposta costantemente agli agenti esterni è sofferente, arrossata, talora ulcerata.
– L’asimmetria del volto e dello sguardo, esteticamente ed emotivamente poco accettata, può associarsi a dolore e sensazione di pesantezza della parte sana del viso.
IN COSA CONSISTE L’INTERVENTO?
Trattamento medico locale: lubrificanti in gocce, creme o lente a contatto terapeutica. Ha il solo scopo di ridurre la sintomatologia irritativa, conseguente alla mancata chiusura palpebrale.
Trattamento chirurgico: le procedure chirurgiche applicabili sono diverse, personalizzate sul paziente.
Inserimento di peso d’oro nella palpebra superiore: migliora meccanicamente Ia chiusura palpebrale. Viene eseguito in anestesia locale.
Cantoplastica mediale associata a cantopessia laterale: permette una buona stabilizzazione del bordo palpebrale inferiore, all’altezza desiderata. Viene eseguito in anestesia locale.
Lifting del sopracciglio: in caso di ptosi sopraccigliare, permette un sollevamento del sopracciglia senza intervenire sulle altre strutture del viso medio. Viene eseguito in anestesia locale.
Lifting medio facciale: migliora la posizione della zigomo e della palpebra inferiore. Viene eseguito in anestesia locale con sedazione.
L’intervento sarà personalizzato per mantenere un aspetto naturale, per riflettere la personalità del paziente e l’individualitâ della sua immagine, per rispettare le esigenze espresse durante il colloquio preoperatorio.
COSA DEVO ASPETTARMI/QUALI SONO I RISULTATI?
Ogni paziente verrà indirizzato e consigliato verso le pratiche chirurgiche più appropriate e all’avanguardia, secondo le più aggiornate linee guida delle associazioni chirurgiche internazionali.
L’intervento chirurgico ottiene un importante miglioramento del difetto.
Si ottiene un miglioramento della simmetria del volto e dello sguardo, si riacquista parte dell’armonia delle proporzioni del viso.
Riduce la sintomatologia da esposizione, quale arrossamento oculare costante, fastidio e bruciore, intensa lacrimazione.
Riduce il rischio di complicanze severe, quali abrasioni corneali ed ulcere.

Carlo Graziani
Chirurgo Oculoplastico
Servizio alta specializzazione Chirurgia Oculoplastica
Clinica Fornaca, Pinna Pintor e Casa di Cura Columbus
www.oculoplastica.it

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