Oncologia – parte 1

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Oncologia, tra innovazione e crescita della spesa sanitaria

Un numero sempre maggiore di persone sopravvive al tumore o ci convive per tempi sempre più lunghi, grazie a nuove conoscenze mediche e terapeutiche. L’altra faccia della medaglia però è un costo sempre più elevato che preme sulla spesa sanitaria. Come affrontare questa nuova realtà è stato il tema della discussione che ha visto a confronto oncologi e decisori in occasione del corso “Innovazione, sostenibilità, accesso ai farmaci: le nuove sfide dell’informazione in oncologia”, promosso dal master “La Scienza nella Pratica Giornalistica” della Sapienza Università di Roma, con il supporto non condizionante di Pfizer e di Roche.

Oncologia la situazione in Italia

In Italia sono oltre tre milioni le persone che vivono dopo una diagnosi di cancro. Ogni anno la popolazione dei pazienti e dei survivor oncologici aumenta di 90.000 persone. Ormai, a eccezione dei tumori della cute, il 55 per cento degli uomini e il 63 per cento delle donne colpiti da patologie oncologiche sopravvive nei cinque anni successivi alla diagnosi (dati Aiom/Airtum 2016).

In Italia i tumori più frequenti sono, nell’ordine, quello del colon-retto (con 52.000 nuove diagnosi stimate per il 2016), della mammella (circa 50.000 nuovi casi) e del polmone (41.000 nuovi casi). La sopravvivenza più alta a cinque anni si registra per il tumore della mammella (85,5 per cento), per il tumore del colon (60,8 per cento) e del retto (58,3 per cento), mentre quella per il tumore del polmone è pari al 14,3 per cento, più elevata rispetto alla media europea.

Oncologia: le novità

Le novità sono consistenti per numerose tipologie di neoplasie, e costringeranno il Ssn, le istituzioni e i medici a prenderne atto rapidamente per realizzare profonde modifiche atte a garantirne la sostenibilità.
«Gli ultimi anni hanno visto l’emergere di numerose terapie innovative contro i tumori gastroenterici, sia nell’ambito della chemioterapia sia della immunoterapia e dei trattamenti a bersaglio molecolare», spiega Roberto Labianca, direttore Cancer Center, Asst Papa Giovanni XXIII, Bergamo. «Tutto ciò è ovviamente possibile qualora si proceda a una precisa caratterizzazione molecolare della malattia, allo scopo di mirare sempre meglio i trattamenti. Naturalmente la terapia medica più aggiornata si deve integrare con un approccio multidisciplinare nel quale rientrano anche la chirurgia, la radioterapia e, quando occorre, le cure palliative».

«Negli ultimi cinque anni abbiamo assistito a una svolta epocale nello sviluppo di nuovi farmaci nel tumore mammario», aggiunge Giuseppe Curigliano, direttore S.C. Divisione sviluppo di nuovi farmaci per terapie innovative, Ieo Milano. «Nella malattia metastatica abbiamo avuto studi innovativi su terapie mirate ad alcune tipologie di malati e tra il 2016 e il 2019 potrebbero arrivare ulteriori importanti trattamenti destinati ad altre tipologie di pazienti».

Il cancro polmonare è la neoplasia più comune al mondo, colpisce in genere tra i 55 e i 75 anni, anche se sono in crescita le diagnosi in persone di 40-50 anni. L’80 per cento dei casi è associato al tabagismo, ma sono fattori di rischio collegabili anche l’inquinamento atmosferico, urbano e domestico e la familiarità. Purtroppo difficilmente viene individuato in fase iniziale, di conseguenza ha una percentuale di sopravvivenza particolarmente bassa. Ma anche per questa patologia le cose stanno cambiando.

Paola Gregori

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