La mosca spagnola e la cistite

Una giovane signora entra in farmacia, la mattina presto, con una camminata rapida, il volto pallido e un’intensa decisione dipinta in volto, quella di chiedere rapidamente aiuto, con l’omeopatia o con un farmaco che possa alleviare il problema intenso che l’affligge. Verificando con lo sguardo che nessuno ascolti, contratta e rigida, a bassa voce dice alla farmacista del suo intenso dolore bruciante, quasi da non poter camminare, dei dolori intensi che la costringono a tentare di urinare a ogni poco, e quelle poche gocce
scure le provocano bruciore e congestione intollerabile: dice di “vedere giallo dal dolore” e di non poter andare dal medico per
l’impossibilità di fare pochi passi. È urgente un aiuto immediato, in quell’istante. Il suo stato è simile a quello che alcuni coraggiosi sperimentatori hanno provato assumendo diluizioni di “Lytta vesicatoria”, un piccolo coleottero detto anche “mosca spagnola”. Pochi granuli sciolti in bocca alleviano il dolore bruciante permettendole di camminare lentamente e di scegliere se andare ora dal medico, o più tardi, o forse l’indomani.
La cistite acuta con dolori intensi, in cui ogni goccia di urina emessa brucia come acido bollente e ustiona anche le mucose, può essere lenita da questo rimedio di origine animale, conosciuto più comunemente col nome di “Cantharis vesicatoria”, con rapidità e senza effetti collaterali.
La cistite, questa fastidiosa infiammazione delle vie urinarie, può essere curata con l’omeopatia, sia quando si tratta di un episodio acuto come quello della giovane signora, sia quando si tratta di un fastidio ricorrente: in questo caso è necessario escludere anomalie strutturali delle vie genito-urinarie e la presenza di cisti, tumori o calcoli, e ricordare che la rapidità della risposta dell’organismo al rimedio omeopatico ci dice subito se è quello giusto.
È importante evitare infezioni delle vie urinarie accettando, se occorre, l’uso di un antibiotico scelto con gli esami colturali. Quando l’infiammazione e l’infezione si estendono a tutto l’apparato urogenitale e si corre il rischio di pielonefrite, una malattia importante con febbre, mal di schiena e stato di malessere generale, può essere opportuno associare l’omeopatia e l’allopatia.
Una pianta usata in omeopatia per la sua marcata azione sul sistema genito-urinario è la “Staphysagria”, detta anche “herbe aux poux” perché si diceva che, posta tra i capelli, tenesse lontani i pidocchi. Tornando alla cistite, Staphysagria è il rimedio a cui pensare quando il bruciore nell’uretra smette durante la minzione per ricominciare dopo, e continua fino alla minzione successiva. Questo farmaco omeopatico è anche utile nelle “cistiti da luna di miele”, per l’aggravamento dopo il rapporto sessuale, per le cistiti da cateterismo e per il dolore alla vescica dopo intervento chirurgico.
Quando lo stimolo frequente alla minzione è il problema più fastidioso della cistite probabilmente Nux vomica sarà il rimedio giusto, specie se l’urina sembra bollente e se il sofferente è anche molto irritabile, peggiora bevendo il caffè e ha la spiacevole sensazione di dover liberare l’intestino mentre si sforza di urinare.
La cistite di Pulsatilla le fa chiedere di usare il bagno ovunque sia, per l’urgenza e l’impulso improvviso di liberare la vescica senza capacità di rinviare e trattenere l’urina; inoltre la paziente prova molto dolore quando deve posticipare lo stimolo: è un rimedio che si rivela utile più frequentemente alle donne, che possono patire di questa fastidiosa cistite prima del ciclo mensile, oppure prendendo freddo o, ancora, se il ciclo è in ritardo.
Un gran brivido di freddo precede lo stimolo ad urinare di Sepia, rimedio adatto per cistiti anche ricorrenti, specialmente durante i cambiamenti ormonali (pubertà, menopausa, pillola contraccettiva). La cistite di Sepia può anche causare una spiacevole minzione involontaria.
Thuya, infine, il rimedio omeopatico profondo, che può curare herpes genitali e condilomi (rivolgetevi ad un omeopata esperto), cura molti sintomi urinari in pazienti con lunghe storie di reazioni alle vaccinazioni e di infezioni genitali. Una caratteristica di Thuya è la minzione intermittente, il bisogno di alzarsi spesso la notte per urinare e la sensazione che l’urina coli nell’uretra goccia a goccia.

Anna Maria Coppo
Farmacia San Giuseppe,
Settimo Torinese

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