La mia gola è… fucsia, porpora, scarlatta…!
Durante la stagione fredda i mal di gola sono frequenti, possono segnare con un leggero fastidio l’inizio di un’influenza dalla sintomatologia complessa, con debolezza, dolori ossei o articolari, febbre…
Talvolta il vero problema, doloroso, intenso, inquietante, è localizzato soprattutto alla gola, con infiammazione così rapida e intensa da impedire la deglutizione, dare senso di soffocamento e spaventare molto il malato.
I rimedi omeopatici sono tanto più efficaci nel guarire una malattia acuta quanto più le somigliano, e per questo analizziamo tre rimedi dalle manifestazioni molto intense, che si manifestano velocemente, con un colorito caratteristico delle mucose della gola, per vedere di riconoscerli.
Phytolacca
Le mucose della gola dal color rosso viola scuro, fucsia potrebbe definirlo qualcuno, possono essere spesso curate con il rimedio omeopatico Phytolacca. Questo rimedio vegetale si prepara con tutta la pianta, frutti maturi compresi, ed agisce bene sulle faringiti con gola secca e dolorosa, quando l’ugola è gonfia, edematosa, e le tonsille così infiammate da dare la sensazione di avere un corpo estraneo in gola, “una palla bruciante in gola”, l’ha definito qualche malato.
C’è, con questo mal di gola, un continuo desiderio di “mandare giù”, di deglutire, ma bere è quasi impossibile, soprattutto le bevande calde danno un gran fastidio. Il dolore a deglutire corrisponde alle orecchie, o alla base della lingua, e spesso sembra che il dolore sia proprio lì, in fondo alla lingua, e talvolta si estende fino al collo, un po’ peggio dal lato destro.
Con questo mal di gola spesso anche le ghiandole sono gonfie, spesso la tonsillite Phytolacca compare dopo aver preso freddo umido e fa star peggio la notte.
Insieme al mal di gola spesso c’è indolenzimento di tutti i muscoli, rigidità e stanchezza, voglia di stare sdraiati.
Nel passato, Phytolacca è stato un importante rimedio per la difterite, quando si rilevavano grandi tumefazioni delle ghiandole sottomascellari, delle parotidi e del collo, dolori intensi ai muscoli ed alle ossa e la bocca aveva cattivo odore.
Il mal di gola Phytolacca può anche provocare la tosse, un po’ di più la notte, e tossendo la gola brucia ancora di più.
Lachesis
Questo rimedio omeopatico è di origine animale, è preparato dal veleno di serpente Lachesis Trigonocefalus, ed ha una polarità d’azione molto grande, è un policreste, uno di quei farmaci dall’ampia patogenesi e dalle molteplici sfaccettature terapeutiche.
Può essere utile questo farmaco quando la gola è rosso scuro, il lato più dolente, o il più infiammato, è il sinistro e la sensazione di costrizione alla gola è intensissima, persino sproporzionata alle reali condizioni delle mucose.
C’è una grande intolleranza a tutto ciò che è vicino al collo, né una sciarpina, né un indumento accollato e nemmeno una collana sono sopportati da chi ha bisogno di Lachesis. Ogni costrizione è un fastidio, anche i luoghi caldi e chiusi danno fastidio, c’è bisogno d’aria fresca, di un ventaglio, di corrente.
Con questo intenso e soffocante mal di gola ci può essere febbre alta, con mani e piedi caldissimi, ma non è possibile bere per l’intensa sensazione di costrizione alla gola.
Durante l’infiammazione di Lachesis spesso c’è una intensa eccitazione cerebrale, con loquacità, iperideazione e… gelosia patologica.
Gli omeopati spesso prescrivono Lachesis quando nell’ammalarsi frequente dei bambini ci sia un sottofondo di gelosia sospettosa (per esempio la gelosia tra fratellini o sorelline) insieme ad una suscettibilità esagerata.
Belladonna
Rimedio di mal di gola ad esordio rapidissimo con manifestazioni intense, gola in fiamme rosso vivo, adatto quando il malato irradia calore come una stufa, ha gli occhi brillanti, le pupille dilatate, il volto arrossato.
Spesso possiamo osservare la pulsazione delle arterie carotidee.
Il paziente Belladonna col mal di gola non può nemmeno essere sforato vicino al collo, ha un’ipersensibilità dolorosa, la gola secca ed intensa disfagia, non riesce cioè a deglutire, tanto che può accadere che le bevande risalgano dalle narici invece di scendere giù dalla faringe verso l’esofago.
Nelle tonsilliti il lato più colpito è il destro, la febbre può essere alta e possiamo spesso osservare la lingua che sembra un lampone. Per il malato Belladonna anche girare la testa peggiora il mal di gola, schiarirsela provoca un gran dolore e pochi sorsi d’acqua fresca possono dare un piccolo sollievo. Curioso che spesso si riscontri in chi ha quest’intensa infammazione un gran desiderio di succo di limone che in questo caso dà giovamento.
Anna Maria Coppo
Farmacia San Giuseppe,
Settimo Torinese
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