La dermocosmesi per i più piccoli – parte 2

dermocosmesi bambini

Dermocosmesi: la pelle infantile, per le sue caratteristiche, ha bisogno di prodotti specifici chiamati paidocosmetici: impariamo a conoscerli con l’aiuto di una esperta

Dermocosmesi: il cambio pannolino

Il cambio del pannolino, che si effettua fino a che il bimbo non acquisisce il controllo degli sfinteri (solitamente fra i 18 e i 30 mesi) è un altro momento importante per la cura della pelle dei più piccoli.

«La dermatite da pannolino», spiega Sparavigna, «è un’infiammazione della pelle responsabile di fastidiosi arrossamenti cutanei, che si localizza nelle aree a diretto contatto con il pannolino. Il ristagno di feci e urine all’interno del pannolino, unitamente all’ambiente caldo umido, sono in grado di irritare e macerare la delicata cute del bambino, favorendo eventuali fenomeni di proliferazione di funghi e batteri.

Quando non è associata a infezioni particolari (nella maggior parte dei casi), questa dermatite può essere tenuta sotto controllo mantenendo asciutta e pulita la zona arrossata e cambiando spesso il pannolino. Per quanto riguarda i dermocosmetici consigliati troviamo creme o paste all’ossido di zinco, in grado di prevenire in modo efficace questo tipo di irritazioni».

Per proteggere la pelle del bambino a ogni cambio, quindi, dopo aver delicatamente deterso i glutei con le salviettine a base di composizioni naturali e delicate, si possono usare questi prodotti. La ricerca delle aziende del settore, in questi ultimi anni, ha arricchito le paste all’ossido di zinco con ingredienti di origine naturale e distillati di oli vegetali al fine di fornire non solo protezione ma anche azioni per prevenire, lenire e riparare la cute.

Dermocosmesi: protezione solare tutto l’anno

Al fine di proteggere la pelle sottile e a basso contenuto di melanina dei bambini dai danni provocati dai raggi solari Uva e Uvb è necessario utilizzare solari creati apposta per loro.
Questi prodotti sono indispensabili nella stagione estiva ma anche negli altri mesi, specie se i bimbi sono molto piccoli. Sono indicati, infatti, per una protezione dai raggi solari così come si utilizza il cappellino per evitare che la luce colpisca direttamente viso e occhi dei piccolissimi (almeno fino ai tre anni d’età).

«La fotoprotezione è molto importante durante l’infanzia in quanto i danni da raggi Uv in questa fase della vita possono avere profonde conseguenze successive», è l’opinione della dottoressa Sparavigna. «Tuttavia il tema dell’utilizzo di creme solari nei bambini rimane a oggi controverso. Negli ultimi anni, infatti, sono emerse preoccupazioni riguardanti la presenza nelle creme solari di alcune sostanze chimiche come l’oxybenzone, il benzofenone-3 e l’acido para-amminobenzoico (Paba), interferenti con il sistema endocrino.

Lo scenario è doppiamente preoccupante visto che la cute del bambino si caratterizza per un maggiore assorbimento percutaneo delle sostanze chimiche. Quindi per una corretta fotoprotezione sarebbe bene evitare comunque nel primo anno di vita l’esposizione diretta al sole, successivamente si può ricorrere a prodotti solari contenenti filtri fisici (come il biossido di titanio) e non chimici».

Prima di tutto i solari devono avere un alto fattore di protezione (chiamato Spf – fattore di protezione solare) pari almeno a 50 o superiore e, a seconda della tipologia della cute (definita dal fototipo con numeri da 1, pelle molto chiara a 6, pelle scura), è possibile scendere a un Spf di 30 (nei più grandicelli) ma assolutamente mai sotto il fattore 15.
Le formule dei solari dedicati ai più piccoli non devono contenere né profumi né coloranti e devono essere testati per evitare che possano provocare allergie.

Fra le varie forme di solari, le emulsioni acqua in olio (A/O) sono da preferire per i neonati e i bambini molto piccoli perché, pur essendo meno gradevoli da spalmare sulla pelle, hanno una maggiore resistenza all’acqua e garantiscono una più alta idratazione. Per i bambini più grandi è possibile utilizzare invece forme olio in acqua (O/A) come i latti, anche spray, ricordando che il prodotto va riapplicato almeno ogni due ore e sicuramente dopo il bagno. Non va poi dimenticato l’uso del doposole, un prodotto lenitivo e rinfrescante che reidrata la pelle e può essere usato efficacemente anche dopo il bagno, per garantire alla pelle dei più piccoli la giusta morbidezza.

È indispensabile ricordare, infine, che nei bambini non devono mai essere utilizzati i solari dell’anno precedente e dopo la scadenza del periodo di conservazione dopo l’apertura, a causa della perdita di efficacia degli stessi.

Elisa Da Vinci

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