La cura della mamma

Una giovane madre entra in farmacia al mattino presto molto preoccupata: il bebè ha in bocca tante piccole vescichette chiare che devono fargli molto male, infatti quando prova a succhiare il latte della mamma piange e fatica a nutrirsi. La bocca del bimbo sembra alla madre caldissima, e la domanda è se sia possibile fare qualcosa subito, anche in attesa di chiedere consiglio al pediatra, il bebè è così piccolo….

Esistono dei rimedi omeopatici spesso usati per le afte, ma sono adatti ad un esserino così piccolo, e poi, come somministrarglieli?
I rimedi omeopatici possono arrivare ai lattanti attraverso il latte della mamma che ne assume una piccola dose, come possiamo leggere nell’“Organon” di Samuel Hahnemann, il testo base per gli omeopati che tratta dell’ammalarsi e del guarire, e dei principi e della pratica dell’omeopatia:
“Meravigliosa e utile è l’azione dei rimedi sul lattante attraverso i latte materno o della balia. Ogni malattia del lattante cede per l’azione del rimedio omeopatico adatto, preso dalla sua nutrice in dose minima, essa scompare in modo più facile e sicuro di quanto non avvenga poi avanzando in età….”

Il rimedio omeopatico “Borax” agisce sulle afte, sulle stomatiti aftose e sulla candidosi buccale, specie nei neonati ipersensibili, che sussultano al minimo rumore e che piangono quando li si posa nella culla. Le afte possono essere localizzate in bocca, sulla lingua e all’interno delle guance, disturbano la suzione e possono essere accompagnate da una diarrea dolorosa.

Un altro rimedio omeopatico può essere utile nelle afte dei bambini: Magnesia carbonica, quando le afte sono sulla lingua, sulle guance e sulle labbra, e le secrezioni sono acide e di odore acido, e l’irritazione della bocca ed il reflusso acido dello stomaco si accompagnano a disturbi intestinali con meteorismo doloroso e a diarrea verdastra, con coliche addominali .

Nelle afte ricorrenti e brucianti può essere indicato il rimedio omeopatico Sulphur, farmaco dallo spettro d’azione molto ampio, definito il “rimedio della psora”, capace cioè di liberarci dalla tendenza a ricadere in malanni che si trasformano ripresentandosi continuamente (chiediamo in questo caso consiglio ad un omeopata esperto).

Come il bebè può venire curato attraverso il latte della mamma, così può accadere che attraverso il latte materno soffra delle contrarietà o dei turbamenti che abbiano afflitto la mamma.

Ad esempio, alcuni rimedi di colica del lattante possono essere correlati a una collera della mamma o della nutrice, come per esempio “Chamomilla “ e “Colocynthis”.

Chamomilla
Rimedio omeopatico adatto quando il bebè si calma se lo si porta in braccio o lo si fa viaggiare in auto, nella carrozzina, insomma se lo si fa muovere. C’è una grande intolleranza al dolore che si manifesta con reazioni rabbiose e insofferenti, e spesso i bimbi hanno una guancia rossa e calda, una pallida e fredda.

Colocynthis
Per dolori “a crampi” che portano a piegarsi “in due”, a raggomitolarsi raccogliendo le gambe al petto, che migliorano con una pressione forte, si fanno sentire di più verso metà pomeriggio e peggiorano con le correnti d’aria. Il bebè sta meglio se riesce “a fare aria”!

Anna Maria Coppo
Farmacia San Giuseppe
Settimo Torinese

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