La banca del latte

Sappiamo che il latte fresco della propria mamma, norma biologica per la specie umana nei nati a termine, opportunamente integrato, costituisce l’alimento ottimale anche per quelli prematuri. Purtroppo per molti di questi bambini, soprattutto quelli più critici e con peso alla nascita inferiore a 1500 o a 1000 grammi, ricoverati in Terapia Intensiva, il latte materno può non essere disponibile almeno nel primo periodo dopo il parto. In questi casi è di grande importanza poter disporre del cosiddetto “latte umano di banca”, che può essere considerato alla stregua di un farmaco salvavita. Una migliore tolleranza dell’alimento ed una riduzione di enterocolite necrotizzante (NEC), malattia che può essere mortale nei neonati pretermine, sono i principali vantaggi dell’uso del latte umano donato nell’alimentazione di questi neonati.
Un esempio famoso può essere quello di Idil, la bimba somala di sette etti, nata nel settembre 2010 a 28 settimane da una donna deceduta da un mese. Idil ha potuto sopravvivere anche grazie alla possibilità di essere alimentata con il latte della Banca. Il latte materno ridurrebbe (nel lungo periodo) anche l’ipertensione arteriosa ed il diabete. Il latte umano donato deve essere sicuro e di buona qualità. A questo fine sono sorte in Europa ed in USA le Banche del Latte Umano, che svolgono la loro attività grazie alla generosità di donatrici volontarie accuratamente selezionate ed operano secondo procedure standardizzate ed aggiornate.
L’Italia e la Svezia si collocano al primo posto in Europa. Nel 2011 le madri donatrici in Italia sono state 1122 con un trend in progressivo aumento ed il volume di latte raccolto nel 2011 è stato pari a 7600 litri. L’incidenza complessiva di NEC nei prematuri è di circa il 6-7%, mentre quella nei centri con uso esclusivo di latte umano scende intorno all’1-2%. Considerando che la mortalità per NEC è intorno al 30%, ogni 1.000 nati prematuri, si avranno 21 decessi per NEC nei soggetti alimentati con latte artificiale e 3 – 6 decessi nei neonati alimentati con latte umano esclusivo. Poiché in Italia ogni anno circa 1000 neonati prematuri di peso inferiore a 1500 grammi (VLBW) possono beneficare del latte di banca, si può stimare che 15 -18 neonati prematuri VLBW possano essere salvati in più ogni anno in Italia solo grazie alla somministrazione di questo alimento. Ogni anno nascono in Italia circa 5000 neonati prematuri, dopo meno di 32 settimane di gravidanza e con un peso inferiore ai 1.500 grammi, 350 in Piemonte. Si stima che, considerando solo i risparmi derivati dalla riduzione delle NEC (quindi senza considerare tutti gli altri vantaggi del latte umano), ci sia un risparmio di circa 10.000 euro per ogni neonato prematuro VLBW ricoverato in TIN ed alimentato con latte umano esclusivo rispetto a quelli alimentati con latti artificiali. In Italia, si avrebbe quindi un risparmio di 50 milioni di euro se tutti fossero alimentati con latte umano esclusivo, ed oltre 3 milioni di euro in Piemonte.
E’ stato anche recentemente osservato che le banche del latte sono uno strumento di promozione dell’allattamento materno nelle Terapie Intensive Neonatali (TIN). Sono appena stati pubblicati sul Journal of Perinatal Medicine i dati di un’indagine della Società Italiana di Neonatologia, coordinata dall’AIBLUD e dalla Neonatologia universitaria del Sant’Anna di Torino, su 4277 neonati provenienti da 83 centri di Terapia Intensiva Neonatale italiani. è stato osservato che la percentuale di neonati con allattamento esclusivo al seno alla dimissione dalle TIN è significativamente maggiore nei Centri dotati di Banche del latte rispetto a quelli che ne sono privi (29,6% rispetto a 16%). I Centri con Banca del Latte inoltre mostrano un allattamento naturale più frequente (60,4 vs 52,8%) rispetto alle Unità senza Banche. I risultati mostrano che la donazione e l’utilizzo del latte di Banca sono uno strumento utile anche per diffondere efficacemente la cultura dell’allattamento materno anche per i neonati più critici ed immaturi.
A Torino, presso la Città della Salute e della Scienza, opera una delle più grandi Banche italiane ed europee ed i neonatologi della Terapia Intensiva Neonatale universitaria (TIN), soci fondatori dell’Associazione Italiana Banche del Latte Umano (AIBLUD), hanno partecipato alla stesura delle prime Linee Guida Nazionali, diffuse oggi anche a livello internazionale. La Banca torinese, centro di riferimento regionale e nazionale, è stata scelta come riferimento di eccellenza e collaborerà con il più grande ospedale pediatrico russo per costituire la prima Banca del Latte Umano in Russia. Le Banche del Latte Umano sono assenti nei territori dell’ex Unione Sovietica. è un grande onore per l’AIBLUD, per Torino e per la Città della Salute e della Scienza essere stati scelti come riferimento di eccellenza per una collaborazione molto promettente a vantaggio dei neonati prematuri e delle loro famiglie.

Pierpaolo Berra
Ufficio stampa Città della Salute
Torino

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