I piccoli traumi in vacanza – parte 2

Bambini & Ragazzi traumi

I piccoli traumi in vacanza

Invitare i bambini di oggi, la cosiddetta generazione digitale, a giocare all’aria aperta, facendo attenzione ai piccoli traumi, è utilissimo per la crescita e la salute.

Le ferite

Giocare d’estate all’aria aperta è spesso sinonimo di sbucciature o piccole ferite. Le ferite sono lesioni superficiali della cute, o profonde, di muscoli, vasi e nervi. I tipi di ferite possono essere differenti tra loro, in relazione al modo in cui il bambino se le è procurate: escoriazioni, o abrasioni, se gli strati più superficiali della cute sono danneggiati da un agente smusso strisciato sulla pelle;

ferite da taglio, se un oggetto tagliente danneggia la cute e i tessuti sottostanti più o meno in profondità e in modo lineare; ferita da punta, se un oggetto appuntito penetra nella pelle e crea una lesione stretta ma profonda; ferite lacero-contuse, se viene esercitata una pressione e una trazione sulla cute del bambino, come capita, ad esempio, nel morso di animale. Naturalmente non sarà possibile evitare piccoli traumi come le piccole lesioni da gioco come le “sbucciature” alle ginocchia. Ma è importante, nella prevenzione delle ferite, insegnare ai bambini che oggetti come coltelli, chiodi e cacciaviti non sono giocattoli.

Nel caso in cui un bambino si sia procurato una piccola ferita, i pediatri consigliano di: lavare la ferita con acqua e sapone senza strofinare rimuovendo eventuale materiale estraneo presente; sciacquare per alcuni minuti con acqua corrente; comprimere la ferita con garze o un panno pulito per qualche minuto per arrestare il sanguinamento; disinfettare con sostanze antisettiche; coprire con garze per evitare di sporcarla nuovamente. Invece è necessario la visita di un medico, in caso di persistenza del sanguinamento, se la ferita è profonda o molto estesa o se è conseguenza del morso di un animale.

Quali farmaci portare in vacanza

Ricordate che se viaggiate in Italia, anche nei Paesi più piccoli c’è sempre una farmacia, in cui è possibile chiedere consiglio e acquistare farmaci da banco! Mentre se andate all’estero ricordatevi di verificare l’esistenza di accordi con il SSN, come in Europa, o di fare una assicurazione, e di accertarsi se sono necessarie vaccinazioni aggiuntive oltre quelle obbligatorie. Comunque è sempre bene portare con sé un piccolo kit di medicinali utili anche per i piccoli traumi quando si viaggia con i bambini:

  • Un antipiretico-analgesico come il paracetamolo o l’ibuprofene, da assumere per via orale, in caso di febbre o dolore. Le supposte sono soggette a cattiva conservazione.
  • Bustine di sali reidratanti da utilizzare in caso di vomito e/o diarrea.
  • Un farmaco contro il mal d’auto, nave o aereo, se il vostro bambino ne soffre.
  • Un gel a base di cloruro d’alluminio al 5% per lenire il dolore da punture di zanzare o lo sgradito incontro con una medusa.
  • Alcune fialette di Soluzione fisiologica per lavaggi nasali o per detergere una ferita.
  • Un antisettico per uso topico per le piccole ferite.
  • Cerotti e garze di diversa taglia.
  • Un termometro.

Quando andare al pronto soccorso

Ci sono casi in cui è bene portare i piccoli al Pronto Soccorso, dopo un trauma:

  • tutti i bambini che hanno preso un colpo alla testa importate, il cosiddetto trauma cranico, devono essere sottoposti a visita medica in
    Pronto Soccorso per poi proseguire, eventualmente l’osservazione a domicilio. In particolare: deve essere visitato con urgenza un bambino che ha perso conoscenza al momento dell’impatto o presenta vomito, qualche ora dopo il trauma, con tendenza all’addormentamento, con pianto inconsolabile, strabismo, difficoltà alla deambulazione, cefalea. Il vomito, immediatamente dopo i traumi, non deve destare preoccupazione così come un pianto prolungato.
  • i bambini con una reazione eccessiva a punture di insetto. In particolare, vanno condotti in Pronto Soccorso se a seguito delle punture presentano cute pallida, sudorazione, sensazioni di vertigini, tosse, respiro irregolare, perdita di coscienza, orticaria diffusa, edema palpebrale.
  • i bambini con una ferita profonda, o se non si ferma il sanguinamento.

Chiara Romeo

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