I piccoli traumi in vacanza – parte 1

Bambini & Ragazzi traumi

I piccoli traumi in vacanza

Invitare i bambini di oggi, la cosiddetta generazione digitale, a giocare all’aria aperta, facendo attenzione ai piccoli traumi, è utilissimo per la crescita e la salute.

Per i bambini e i ragazzi in età scolare le vacanze sono un periodo lungo, di sospensione della scuola e delle attività invernali. Per i genitori non è facile la gestione, tra città e periodi di villeggiatura, e molti si domandano cosa fare per stimolare il gioco e la curiosità dei figli; e in particolare per evitare che i propri pargoli si isolino dal mondo reale preferendo immergersi in quello virtuale dei media digitali.

Nello stesso tempo è bene mettere in atto alcune strategie per evitare che si facciano male, giocando all’aperto e conoscere alcuni azioni di primo soccorso. Ricordando che in farmacia è possibile trovare consiglio e aiuto per risolvere i piccoli problemi di salute legati all’estate.

Le cinque regole dei pediatri

La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) suggerisce cinque semplici ma efficaci regole per il periodo estivo: sin dai primi anni d’età e ancor più negli adolescenti, favorire il più possibile il movimento, la socializzazione e le attività di gioco che prevedono un’interazione diretta e non virtuale: utile, per esempio, l’iscrizione a un centro estivo o a un corso sportivo; incentivare la permanenza all’aria aperta, naturalmente con la necessaria protezione nei confronti dell’esposizione al sole e con gli opportuni accorgimenti di sicurezza in relazione al luogo e alle attività;

impostare le giornate in maniera regolare: la mancanza di impegni consente certamente di alzarsi più tardi del solito, ma non giustifica un’anarchia dei ritmi, e la durata fisiologica del sonno va assolutamente rispettata; prestare attenzione al regime alimentare, sia nella quantità che nella varietà, privilegiando cibi freschi come frutta di stagione e limitando quelli confezionati e a elevato apporto calorico; regolamentare l’utilizzo di smartphone, tablet, computer, videogiochi e televisione.

«L’avvicinamento di bambini e ragazzi alle nuove tecnologie è inevitabile e non può e non deve essere ostacolato» spiega Giuseppe Di Mauro, Presidente SIPPS. «Deve piuttosto essere limitato e guidato verso un uso consapevole e attraverso programmi di alta qualità, compito che spetta in primo luogo ai genitori e agli altri adulti di riferimento» e aggiunge «le vacanze dovrebbero servire ai bambini per riscoprire il piacere di stare insieme, di relazionarsi, confrontarsi, rispettare le esigenze altrui, scoprire la natura».

Prevenire i piccoli traumi

Lo sport sembra essere un’ottima medicina contro la noia e contro il desiderio di rifugiarsi nella tecnologia digitale. Ma con l’estate e l’attività all’aria aperta aumentano anche le occasioni che procurano incidenti ai nostri piccoli: sbucciature, eritemi solari, punture di insetto, o anche traumi cranici o fratture. In bicicletta, skateboard o pattini, meglio utilizzare protezioni come casco e ginocchiere.

Per tutti gli altri sport utilizzare attrezzatura adeguata, a partire dalle scarpe. Particolare attenzione si raccomanda ai tappeti elastici: la passione dei bambini e degli adolescenti per i cosiddetti gonfiabili e per i tappeti elastici è fonte di numerosi traumatismi, per lo più distorsivi, ma talvolta si può incorrere anche in vere e proprie fratture. Pertanto questo tipo di attività ludica, necessita di molta cautela.

Il sole: proteggersi sempre ed evitare le scottature

Facile che i bambini non sentano il caldo del sole, mentre giocano, in spiaggia o su un prato, ma anche in bicicletta o ai giardinetti in città. quindi è importate che i genitori li mettano in condizioni di essere protetti, con abbigliamento adeguato e con creme con protezione solare. È opportuno far indossare sempre il cappellino, per proteggere la testa da insolazione. Una maglietta leggera e di colore chiaro protegge la schiena e il dorso, da scottature ed eritema solare.

Su tutte le parti scoperte, compreso le mani, il collo e le orecchie, è bene spalmare una crema solare, con protezione alta o molto alta, SPF 50 o SPF 50+. Ricordarsi in ogni caso di evitare le ore più calde tra le 11.30 e le 15.30. Ogni tanto fare una pausa all’ombra e ricordarsi di bere molta acqua. Nel caso di involontaria eccessiva esposizione al sole a seconda delle condizioni della pelle, si può applicare un semplice doposole, o un prodotto più specifico per l’eritema solare.

Chiara Romeo

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