Crescere… una pagina dopo l’altra: leggere – parte 2

Bambini & Ragazzi leggere

Crescere… una pagina dopo l’altra: leggere

Leggere è un’attività molto coinvolgente per adulti e bambini che rafforza la relazione e aiuta lo sviluppo

Come e quando leggere

Il genitore non deve possedere doti particolari di bravura o di tecnica per leggere insieme, è sufficiente seguire il testo e le figure, e intraprendere con il bambino una lettura ricca di scambi. «Si comincia a “leggere” fin da subito, anche dalla nascita, o durante la gravidanza, quando la voce della mamma e del papà che raccontano o leggono già promuovono lo sviluppo, allenano l’attenzione.

Verso i 6 mesi, quando un bimbo riesce a tenere in mano un libricino si può cominciare a leggere il poco testo, o le immagini insieme al bambino» spiega Stefania Manetti, pediatra del coordinamento nazionale Nati per Leggere per l’Associazione Culturale Pediatri. Tra i 2 e i 3 anni arriva la passione per la rilettura, leggere e rileggere uno stesso testo è un’attività molto richiesta dai bambini, se esposti regolarmente alla lettura. «Rileggere è forse un po’ noioso per un adulto, ma utile per il piccolo, che finché non possiede la storia che gli viene letta ha bisogno di riascoltarla. La rilettura è importante: sarà il bambino a decidere quando cambiare».

Nell’età prescolare «i libri con immagini nitide, ben definite, belle, che raccontano il quotidiano di un bambino, e permettono una lettura dialogica (fanno del bambino il protagonista della storia) sono quelli da preferire» continua Manetti. Le immagini sono fondamentali, devono essere adeguate, come il testo, e in età prescolare un libro che per esempio ha il testo semplice su una pagina e a fianco un’immagine adeguata permette al bambino di correlare il testo alle immagini e iniziare a capire che quelle cose nere sono parole, che nella nostra lingua si scrive da sinistra a destra e dall’alto in basso.

Per continuare a leggere…

L’ultimo rapporto ISTAT 2018 sulla produzione e la lettura di libri in Italia ci mostra ancora una volta che gli italiani leggono poco mentre pubblicano molti libri. Nel 2017 solo il 41% della popolazione sopra i 6 anni ha letto almeno un libro (23 milioni e mezzo di persone); quindi la maggior parte delle persone, ben il 59%, non legge libri. Poiché sono molti i fattori che inducono alla lettura e tra questi ci sono la motivazione e l’esempio: i dati Istat indicano, infatti, che la passione per la lettura nasce in famiglia, mentre la motivazione deriva principalmente dall’interesse per un argomento e dal piacere stesso per la lettura.

Se la sfida per genitori ed educatori è quella di trasmettere l’interesse per la lettura, una interessante iniziativa è quella del progetto Educare alla lettura, del Centro per il libro e la lettura, Istituto autonomo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che si pone l’obiettivo di promuovere percorsi formativi che consentano agli insegnanti di ogni ordine scolastico di approfondire competenze e conoscenze nell’ambito della letteratura giovanile e della formazione di giovani lettori. Per il pubblico si declina in un portale tematico ioleggoconte.it e sui social, con consigli di lettura divisi per età.

Nati per leggere: i numeri in Piemonte

Dall’ultima rilevazione nazionale i pediatri NpL sono 1.673; le biblioteche NpL 2.243, 1.869 nidi, 3.180 scuole dell’infanzia, 6.368 volontari, 1.820 i Comuni, 7 le amministrazioni regionali. Il 50% delle famiglie italiane ha avuto contatti con NpL e il 30% dei nuovi nati sono stati raggiunti dal programma. Per quanto riguarda il Piemonte «il progetto è attivo dal 2001. Ha subito riscosso grande successo.

Dopo molti anni il progetto piemontese resta un’eccellenza, in virtù di numerosi fattori tra cui la rete bibliotecaria preesistente e consolidata, organizzata per sistemi su tutto il territorio, la sensibilità di asili e scuole d’infanzia, l’indispensabile e ininterrotto sostegno della Compagnia di San Paolo di Torino» ci ha spiegato Paola Ganio Vecchiolino, responsabile regionale del progetto, «in Piemonte sono coinvolti 436 comuni, 284 pediatri, 330 asili nido, 91 ludoteche o baby parking, 796 scuole dell’infanzia, 1000 volontari».

Per chi volesse maggiori informazioni, sul sito dedicato alla sezione Piemontese (www.regione.piemonte.it/web/temi/cultura-turismo-sport/cultura/promozione-della-lettura-editoria/nati-per-leggere-piemonte), ci sono indicazioni su come trovare le iniziative locali e consigli di lettura. Il progetto ha anche una pagina FB “Nati per leggere Piemonte”.

Chiara Romeo

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