Vitamina D: bambini senza sole – parte 2

Bambini & Ragazzi vitamina D

Vitamina D: bambini senza sole

Il rachitismo è dovuto a una carenza di calcio o di vitamina D che sono essenziali per la corretta formazione delle ossa in fase di crescita.

Bambini in “deficit di natura”

La mancanza di vita all’aria aperta dei bambini di oggi che vivono gran parte della giornata al chiuso, viene definito disturbo da “deficit di natura”. I risultati di molteplici ricerche scientifiche internazionali hanno evidenziato la correlazione tra il progressivo allontanamento delle persone dagli spazi verdi e l’aumento di pazienti affetti da disturbi fisici e psichici di vario genere.

L’assenza di contatto con gli elementi naturali, in primis la luce solare, ma anche il verde degli alberi, può contribuire a far insorgere nei bambini sia disturbi a livello fisico quali, obesità, carenza di vitamina D e rachitismo, fragilità del tronco e allergie, sia disturbi a livello psichico quali ansia, iperattività, aggressività e Adhd. Secondo recenti studi, i bambini che trascorrono troppo tempo in ambienti chiusi svolgendo attività da vicino, ad esempio leggere alla luce artificiale, correrebbero più rischi di sviluppare la miopia e di avere una sua progressione più rapida.

Da uno studio condotto dalla Regione Lazio su ragazzi delle scuole medie, emerge che due studenti su tre non sanno eseguire una capriola in avanti, non sanno andare in bicicletta o saltare su un piede solo: insomma tutte quelle attività all’aria aperta, che hanno garantito un sano sviluppo di generazioni di bambini di ieri.

Secondo i dati del 2016 di una ricerca Ipsos i ragazzi italiani tra i 6 e i 17 anni, in media trascorrono 55 minuti al giorno su internet, 47 minuti giocando con i videogame, mentre dal lunedì al venerdì passano in media 71 minuti al giorno davanti alla Tv, tempo che si allunga a 84 minuti nei fine settimana. E un bambino su quattro ha dichiarato di camminare non più di 15 minuti al giorno. È ora di ritrovare il tempo per portare i nostri figli a giocare all’aperto nel verde di parchi e boschi.

La vitamina D

La vitamina D viene prodotta nella pelle che, grazie ai raggi solari e in particolare alle radiazioni ultraviolette, trasforma un derivato del colesterolo, in vitamina D3 o colecalciferolo. La vitamina D è contenuta anche in alcuni alimenti: soprattutto il pesce grasso come il salmone, le aringhe, le sardine e il fegato di pesce (olio di fegato di merluzzo), il tonno in scatola, il tuorlo d’uovo, il burro, le verdure a foglia verde.

La vitamina D è essenziale per promuovere l’assorbimento del calcio. È indispensabile per il deposito del calcio nelle ossa e per conferire loro la solidità e la resistenza che le caratterizzano. Studi recenti suggeriscono, inoltre, che la vitamina D garantisce il funzionamento del sistema immunitario e alcune funzioni neuromuscolari.

Il calcio

È il minerale più presente nell’organismo umano, e il 99% di questo minerale si trova nelle ossa, dove viene immagazzinato in forma di carbonato. Il calcio è fondamentale per la crescita e la salute delle ossa e dei denti. Le fonti alimentari di calcio principali sono il latte e i suoi derivati, particolarmente i formaggi, gli yogurt e altri latti fermentati. Questo minerale si trova anche in certe verdure con foglie verde scuro, nei legumi secchi e in numerosi pesci e molluschi.

Le quantità da assumere giornalmente variano in funzione dell’età, partendo dagli 800 mg al giorno tra 1 e 6 anni per arrivare a 1g al giorno tra i 7 e i 10 anni, e fino a raggiungere i 1,2 g al giorno fra gli 11 e i 18 anni.

Chiara Romeo

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