Vaccini ed influenza
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Tutto quello che bisogna sapere sulla vaccinazione ed influenza
Il vaccino continua a rappresentare la miglior arma a nostra disposizione per prevenire le complicanze dell’influenza che continuano a costituire grave problema per la sanità pubblica.
Anche chi si è vaccinato lo scorso anno deve rivaccinarsi, infatti il vaccino per la stagione in corso conterrà nuove varianti diverse da quelle contenute nella formulazione della precedente stagione.
L’influenza è una malattia importante che può richiedere il ricovero ospedaliero e talvolta causare la morte (il conteggio dei morti a livello mondiale supera il centinaio di migliaia di persone l’anno).
Ciascuna stagione influenzale è differente e l’infezione può colpire le persone in modo diverso: perfino individui sani possono stare molto male e diffondere l’infezione ad altri e, nelle recenti stagioni influenzali, l’80-90% delle morti legate all’influenza si sono verificate in soggetti con almeno 65 anni.
.In Italia la “stagione influenzale” è spesso sovrapponibile alla stagione invernale, anche se possono esserci variazioni anche importanti da un anno all’altro. Un vaccino antinfluenzale stagionale annuale è il modo migliore per ridurre le probabilità di ammalarsi e di contagiare altri individui. I vaccini inducono lo sviluppo di anticorpi circa due settimane dopo la loro somministrazione. Questi anticorpi proteggono da infezioni conseguenti agli stessi virus presenti nel farmaco.
Tipi di vaccini
I vaccini disponibili in Italia sono tutti inattivati, ossia non contengono virus interi e/o attivi, e sono:
- split (virus influenzali frammentati),
- a subunità (contenente solo gli antigeni di superficie, emoagglutinina e neuraminidasi),
- adiuvato, contenente gli antigeni di superficie emulsionati ad adiuvante e autorizzati, al momento, per l’immunizzazione dei soggetti di età maggiore o uguale a 64 anni,
- intradermico, è un vaccino split, confezionato in una siringa con ago particolarmente corto che inietta la sostanza nel derma anziché nel muscolo.
- Dal 2014 è autorizzata al commercio in Italia una formulazione quadrivalente split indicato per l’immunizzazione degli adulti e dei bambini dai 3 anni di età, che protegge da un ulteriore virus di tipo B.
Tempistica ed importanza della vaccinazione
La vaccinazione antinfluenzale è appena partita e finché i virus dell’influenza sono in circolazione, la vaccinazione dovrà continuare a essere offerta per tutta la stagione influenzale. Anche se focolai influenzali possono verificarsi anche nei mesi di novembre e dicembre, per lo più la stagione dell’influenza ha il suo picco in gennaio o dopo.
Poiché dopo la vaccinazione sono necessarie circa due settimane per lo sviluppo degli anticorpi di protezione dall’infezione del virus influenzale, è meglio che le persone siano vaccinate in modo da proteggerle dall’influenza prima che ne inizi la diffusione nelle loro comunità.
Vaccinarsi è importante per prevenire la malattia e proteggere i soggetti a noi vicini e più vulnerabili a gravi forme influenzali, permettendo così di ridurre anche i ricoveri ospedalieri (uno studio recente ha mostrato che la vaccinazione influenzale ha ridotto il rischio di ricovero di bambini in unità intensiva pediatrica del 74%, del 71% per gli adulti a prescindere dall’età e del 77% negli adulti con almeno 50 anni). Vaccinarsi, inoltre, è un importante strumento di prevenzione per le donne in gravidanza e i loro neonati fino a 6 mesi dalla nascita.
Gratuità della vaccinazione
La vaccinazione antinfluenzale stagionale, promossa ed economicamente sostenuta dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN), è gratuita per i soggetti classificati e individuati a rischio di complicanze severe in caso contraggano l’influenza. L’offerta è rivolta anche alle persone non a rischio che svolgono attività di particolare valenza sociale (medici, infermieri, agenti di Pubblica Sicurezza, ecc.). Tutte le altre persone che decidano di vaccinarsi contro l’influenza stagionale per diverse ragioni (timore della malattia, viaggi, lavoro, ecc.) possono acquistare il vaccino stagionale in farmacia e concordarne la somministrazione con il medico di fiducia.
Francesca Varano
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