Un’ora d’aria – parte 2

Salute & Benessere inquinamento aria

Inquinamento aria indoor: l’Istituto superiore di sanità lancia l’allarme

L’inquinamento dell’aria è un problema non solo nelle strade delle città ma anche all’interno delle mura domestiche. Dal fumo di sigaretta, che è il principale, all’uso di detersivi, candele o incensi, sono molte le insidie che minano la sicurezza del nido familiare. L’inquinamento indoor è una forma di alterazione ambientale che interessa i luoghi chiusi ed è causato da comportamenti o fattori spesso attuati inconsapevolmente.

Le forme di inquinamento possono infine essere anche di natura fisica. È il caso, ben noto, di quello elettromagnetico, creato da radio, Tv, cellulari, elettrodomestici e così via. Non va nemmeno sottovalutato l’impatto negativo sulla salute del rumore, che non si limita a danneggiare solo l’udito. Infine nei piani bassi c’è la possibilità della presenza di radon, un gas naturale radioattivo.

Consigli pratici

  • Cambiare frequentemente l’aria negli ambienti chiusi, aprendo di preferenze le finestre che danno sulle strade meno trafficate;
  • tenere aperte le finestre durante le attività domestiche come cucinare, pulire, lavare e stirare;
  • non fumare negli ambienti chiusi e non permettere agli altri di farlo. Le sostanze sprigionate impregnano gli arredi anche per lungo tempo;
  • il profumo non è indicatore di pulizia. Va ricordato che il pulito è privo di odore. Le sostanze utilizzate per profumare prodotti per la pulizia, deodoranti, diffusori di profumi, incensi e candele possono non essere idonei a tutti. Se possibile è meglio evitarli, utilizzando aceto e bicarbonato di sodio per le pulizie quotidiane.
  • I prodotti più aggressivi come candeggina, ammoniaca o acido muriatico vanno usati solo se strettamente necessario;
  • prima di usare qualunque prodotto leggere le etichette e le istruzioni per l’uso. Evitare di usare quantità eccessive e limitare le possibilità di inalarli. Se, per esempio, si sciolgono i detersivi in acqua calda, è molto pericoloso sporgersi verso il secchio perché si rischia di fare una specie di suffumigi. Questi fumi possono irritare le nostre mucose e le vie aeree rendendole più suscettibili alle infezioni;
  • non mescolare mai i detergenti, in particolare quelli contenenti candeggina, ammoniaca o anticalcare. Potrebbero formarsi dei gas anche molto pericolosi;
  • non mettere le prese d’aria vicino a zone a elevato inquinamento, come strade molto trafficate, parcheggi o autofficine, per evitare che sostanze indesiderate entrino dall’esterno;
  • lavare regolarmente tappezzerie e tende;
  • pulire regolarmente i filtri dei condizionatori, che possono appresentare pericolose fonti di inquinamento biologico o chimico specie se mal progettati, in cattivo stato di pulizia e manutenzione;
  • far prendere aria agli abiti ritirati dalla lavanderia prima di metterli negli armadi;
  • in caso di mobili o arredi nuovi arieggiare con maggiore frequenza gli ambienti;
  • in caso di animali domestici passare regolarmente i pavimenti con aspirapolvere e straccio umido, e rimuovere più frequentemente la polvere da arredi, abiti e biancheria;
  • se si deve ristrutturare, prediligere materiali, vernici e adesivi con bassi livelli emissivi di inquinanti chimici. Tali informazioni sono presenti nella certificazione che accompagna i vari prodotti;
  • evitare di soggiornare a lungo nelle aree recentemente ristrutturate e verniciate.

Paola Gregori

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