Un autunno ricco di possibilità
Quando in autunno la natura abbassa le luci, allunga ombre scure sui nostri pomeriggi e folate d’aria fresca ci fanno rabbrividire come un presagio d’inverno, possiamo volgere lo sguardo sulla nostra salute e su quella dei nostri cari, per avene cura con metodi naturali.
Si parla qui della possibilità di curarci della nostra salute e di quella dei nostri cari con metodi naturali, efficaci, convenienti, ricorrendo alla possibilità di guarire con l’energia della “vis medicatrix naturae”, cosi infatti viene chiamata l’omeopatia, come anche medicina del simile o delle alte diluizioni.
Ingiustamente criticata con alcuni articoli quest’estate, non adatta per tutte le patologie, per moltissime è la soluzione migliore.
Per averne benefici riflettiamo con calma come sono il nostro disturbo digestivo, la nostra cefalea, il nostro herpes ricorrente. Si tratta di cercare quelle che si chiamano “modalità”: la reazione al caldo od al freddo. Per esempio: ”da quando ho quest’influenza intestinale ho anche freddo, anche se fa caldo.”; ”Da quando ho questa tosse sudo la notte in modo insolito”. Bisogna anche tener conto dei sintomi emotivi e mentali: il malato d’influenza che non riesce a star fermo un momento, oppure è irritabile e intollerante come non mai. Ancora, il malato ha un’ansia divorante, è agitato e pensa che morirà. Il paziente non vuole essere toccato, dice di stare bene, di non aver bisogno d’aiuto Nei disturbi ricorrenti (una dermatite che torna ogni inverno, una cefalea che ogni due settimane ci affligge) è bene considerare gli eventi concomitanti che ne facilitano la comparsa, per esempio insonnia durante il plenilunio, o, ancora, le modalità orarie, come tosse prima di mezzanotte, fame alle undici del mattino, peggioramento tra le sedici e le venti, risveglio tra l’una e le tre di notte.
Tutti questi dati vengono raccolti con attenta riflessione dal paziente e dai suoi familiari e il bravo omeopata deve farne tesoro e usare queste informazioni come i dati di un enigma, le tessere di un puzzle, gli indizi per individuare il rimedio che equilibrerà il paziente.
Alcuni esempi di cure con la medicina del simile:
Anna, dopo i primi giorni di lavoro al ritorno dalle vacanze una sera si sente particolarmente stanca, ha brividi di freddo, testa pesante, gola secca che brucia un po’, ha le mani freddissime che scalda sulle guance scottanti; la madre le fa osservare come siano lucidi i suoi occhi e lei osserva come le dia fastidio la luce, ma anche i rumori, e la prega di tenere basso il volume del televisore. È utile per Anna sciogliere in bocca qualche granulo di Belladonna, un rimedio omeopatico dall’ampio spettro d’azione, utile ora per l’inizio d’influenza, con gola secca infiammata, testa pesante, mani fredde e volto caldo, probabilmente anche con un po’ di febbre. Il fastidio per la luce ed anche per i rumori completano il quadro del rimedio. Anna potrebbe assumere anche il famoso antinfluenzale omeopatico, a base di anas barbariae: si trova in monodosi ed una è da prendere il prima possibile all’inizio della sindrome influenzale e le altre due a distanza di otto, dieci ore l’una dall’altra. È possibile ai cambi di stagione assumere anche una dose settimanalmente, come prevenzione.
Giulia, all’inizio dell’autunno, teme di non riuscire a gestire tutta la routine che comincia, coi ragazzini da seguire nei compiti e l’equilibrismo tra le esigenze del lavoro e della vita familiare… non riesce nemmeno a trovare il tempo di riorganizzare il guardaroba e pullover e piumini rimangono lassù nella parte alta dell’armadio. Sente la testa pesante, il collo rigido, una sorta di debolezza nell’agire, un’ansia sorda e opprimente. Che autunno! Il rimedio omeopatico Gelsemium potrà sbloccarla, insieme ai gemmoderivati per il cambio di stagione, dal ribes nero al rosmarino, dal faggio alla rosa, a seconda dei casi.
Per Rosanna la dermatite del figlioletto è sempre un cruccio, quella pelle screpolata all’interno delle braccia e nella parte posteriore delle gambe imbarazzano il ragazzino quando fa sport coi compagni: timido e riservato, magrolino e delicato, soffre di mal di testa talvolta già dal mattino al risveglio e fino alla sera dice di non migliorare, ma un omeopata, ascoltando i racconti di dermatiti controllate con bagni oleati e di creme lenitive, di mal di testa da studio e di timidezze da ragazzino, ha individuato nel sale marinodiluito e dinamizzato il rimedio simile, e piano piano lo sta portando ad avere una pelle sempre più liscia e i mal di testa sempre più rari.
Questi casi clinici sono inventati, e sono… simili a quelli in uso nelle scuole di omeopatia per fare esercitare gli omeopati!
Anna Maria Coppo
Farmacia San Giuseppe,
Settimo Torinese
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