Tempo di vacanza- parte 1
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Tempo di relax
La vacanza con i bambini richiede qualche precauzione in più per prevenire piccoli e più seri disturbi. Affrontiamole in sicurezza con i consigli dei pediatri.
La scuola è finita, arriva il tempo delle vacanze. Che sia verso il mare o la montagna, o verso Paesi lontani, abitudine sempre più frequente tra le famiglie italiane, viaggiare con i bambini prevede qualche accorgimento in più. Dai disturbi in macchina e in aereo, a quelli legati alla meta, i pediatri offrono molti consigli per la prevenzione e il primo soccorso.
Una guida sitip-sip per viaggiare sicuri
I pediatri delle società scientifiche pediatriche SITIP-SIP hanno pubblicato “La guida in 10 punti SITIP-SIP per viaggiare sicuri”, di cui riportiamo alcuni consigli. Secondo i pediatri, in caso di viaggio verso mete lontane è meglio organizzarlo con largo anticipo. È raccomandato un incontro con il proprio pediatra di famiglia almeno 4-6 settimane prima della partenza, per valutare la storia clinica del bambino, il suo stato di immunizzazione, la necessità di somministrare vaccini o intraprendere profilassi antibiotica specifica, per raccogliere informazioni dettagliate sul viaggio e identificare eventuali controindicazioni.
In aereo
I bambini possono viaggiare in aereo, se sani e nati a termine possono viaggiare in aereo a partire da 48 ore dopo la nascita, ma è preferibile aspettare almeno fino al settimo giorno di vita. Se si viaggia in aereo, generalmente i bambini sopportano meglio degli adulti i cambiamenti di fuso, presentando sintomi più sfumati, ma è importante regolare le ore del sonno e dei pasti subito dopo l’arrivo e, se possibile, già nei due giorni che precedono la partenza.
Le variazioni di pressione all’interno della cabina potrebbero comportare traumi all’orecchio che possono essere ridotti con la deglutizione: per i lattanti è possibile minimizzare questi effetti dando loro un succhietto e per quelli i bambini più grandi del cibo o un chewingum.
In automobile
In automobile, invece, non abusare con l’aria condizionata, impostando temperature non inferiori a 22-23 gradi. Prevedere una sosta ogni due ore circa e ogni volta che il neonato debba essere alimentato. Per prevenire il mal d’auto è consigliato un pasto leggero prima del viaggio e una buona areazione del veicolo.
Quando le temperature si alzano
Durante l’estate, in vacanza, ma anche in città i bambini rischiano il colpo di calore e il colpo di sole. Il primo è causato da una temperatura esterna particolarmente elevata, scarsa ventilazione e alto tasso di umidità. È sufficiente una temperatura sui 30-35 °C con alto tasso di umidità, superiore al 60-70%, per determinare un colpo di calore che, paradossalmente, può non verificarsi con temperature anche più elevate ma in assenza di umidità, come nel deserto. Il colpo di sole invece è provocato da diretta esposizione ai raggi solari per un lungo periodo senza un’adeguata copertura della testa.
Caratteristica del colpo di sole, rispetto a quello di calore, è la scottatura. Alberto Ferrando, Pediatra, presidente dell’Associazione Pediatri della Liguria, nel suo libro “Primo Soccorso Pediatrico”, edizioni LSWR, spiega che per evitare colpi di calore è meglio evitare di uscire nelle ore più calde della giornata; non forzare i bimbi a mangiare troppo, ma offrire molta frutta e bevande; rinfrescare il corpo con bagni e docce; non affrontare viaggi in auto senza aria condizionata, nelle ore più calde, soprattutto, nei periodi di maggior traffico; in viaggio portare con sé delle bevande.
Mentre per evitare colpi di sole è bene: coprire il capo del bimbo con un cappellino, anche con il cielo coperto da nuvole; far indossare al bambino indumenti leggeri (preferibilmente di lino o cotone), che permettano una maggiore traspirazione; esporre il bambino sempre con prudenza e solo dopo l’anno di vita al sole diretto e solamente nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio; utilizzare sempre creme solari ad alta protezione.
Spiega il pediatra che i sintomi del colpo di calore e del colpo di sole sono in parte simili, ovvero nausea e mal di testa; aumento della temperatura corporea; pelle calda, arrossata e secca senza sudorazione; scarsa reattività. Ma in caso di colpo di sole possono essere presenti anche eritema diffuso alle parti esposte con formazione di bolle; occhi arrossati.
In entrambi i casi, chiamare subito il 118/112; nel frattempo: spostare il bambino in un luogo fresco, possibilmente ventilato; farlo sdraiare sulla schiena con le gambe leggermente sollevate; per abbassare la temperatura, se possibile far stare il soggetto in un ambiente con aria condizionata o con un ventilatore; avvolgere il bambino in un telo freddo e umido per ridurre gradualmente la temperatura. In alternativa, fare spugnature con acqua fresca su polsi, fronte, collo, inguine; porre una borsa di ghiaccio sul capo; integrare i liquidi persi dando da bere acqua o bevande saline.
Chiara Romeo
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