Sindrome Tunnel Carpale – parte I

Che cos’è?
Per “Sindrome del Tunnel Carpale” si intende un insieme di “disturbi” avvertiti dal paziente (Sindrome) che sono riferiti a una determinata e ben precisa regione del polso (Carpo – da cui Carpale). Il termine di “Tunnel” in realtà, ben si presta come termine poiché è proprio una vera “galleria” attraverso la quale il Nervo Mediano passa per entrare nella mano e innervarla. Questa galleria ha un pavimento, costituito da otto ossa del carpo e dai tendini che servono alla mobilizzazione della mano e delle dita, e come tetto un legamento (legamento trasverso del carpo) che la chiude. È proprio in questo tunnel che la struttura nervosa (il nervo mediano) può venir compressa e quindi causare la sintomatologia tipica della Sindrome del Tunnel Carpale. La compressione avviene sia per aumento della durezza (fibrosi) del legamento sia dalla tumefazione dei tendini che invadono e riducono il volume del tunnel. Il Nervo Mediano è deputato a raccogliere la sensibilità delle prime tre dita (pollice, indice, medio) e di parte del quarto dito (anulare) e inoltre controlla alcuni muscoli che permettono il movimento del pollice.

Chi ne è più colpito?
La Sindrome del Tunnel Carpale (STC) è la malattia nervosa periferica più frequente del corpo umano e la frequenza con cui si osserva nella popolazione è circa tre volte più elevata nella donna ed è variabile secondo l’attività lavorativa svolta, addirittura fino a 60 casi ogni 100 lavoratori in particolari attività lavorative. Ne sono, infatti, più spesso colpiti gli addetti al settore manifatturiero, elettronico, tessile, alimentare, calzaturiero, pellettiero, come pure gli addetti al confezionamento pacchi, cuochi di albergo e gli addetti ai pubblici esercizi. In circa il 70% dei casi è bilaterale, con prevalenza della mano dominante.

Quali sono i sintomi?
I sintomi che vengono riferiti da chi presenta una Sindrome del Tunnel Carpale sono caratterizzati da dolore, formicolii e intorpidimento prevalentemente al pollice, indice e medio. A volte questi sintomi non sono confinati solamente alla mano ma possono estendersi anche all’avambraccio e la caratteristica maggiore è che possono essere più intensi di notte e spesso svegliano il paziente che è costretto ad alcune manovre (scuotere la mano, farla “cadere” fuori dal letto) per alleviare il dolore. Durante il giorno questi sintomi possono non essere avvertiti ma alcune azioni, quali scrivere, digitare su una tastiera, fare le pulizie di casa o lavorare a maglia, possono essere cause scatenanti della ricomparsa del dolore. Se il Nervo Mediano è severamente compromesso, la sintomatologia può manifestarsi durante l’arco di tutta la giornata e la mano può sembrare debole, con le dita intorpidite, incapaci di realizzare movimenti fini per cui le cose possono cadere dalle mani.

Quali sono le cause?
Nella maggior parte dei casi una causa ben precisa non è identificabile. Il Nervo Mediano all’interno del tunnel carpale è molto sensibile alla compressione e la Sindrome del Tunnel Carpale occorre quando i tessuti circostanti, i tendini flessori, si gonfiano: la membrana sinoviale lubrifica i tendini e rende più facile il movimento, ma il gonfiore della sinovia restringe lo spazio confinato del tunnel carpale, e nel tempo, determina una sofferenza del nervo. In alcuni casi la Sindrome del Tunnel Carpale consegue a una frattura del polso, specialmente quando questa comporta anche una distorsione o un restringimento del tunnel. Anche l’artrite reumatoide, se causa una tumefazione dell’articolazione o dei tendini del polso, può determinare una Sindrome del Tunnel Carpale. Altre cause possono essere: la ritenzione di liquidi come ad esempio in gravidanza, il diabete o l’ipotiroidismo.
Molti fattori possono contribuire allo sviluppo della sindrome del tunnel carpale:

  • l’ereditarietà è il fattore più importante, infatti, i tunnel carpale possono essere più piccoli in alcune persone, e questa caratteristica viene ereditata;
  • fare lavori manuali (come usare il martello pneumatico) o lavori di precisione e tipicamente ripetitivi, può contribuire nel tempo a sviluppare questo disturbo;
  • l’età è un fattore importante: la malattia occorre più frequentemente nelle persone anziane;
  • alcuni sport (come giocare a bowling o a tennis), o l’utilizzo di strumenti musicali (come la chitarra) che causano micro traumatismi ripetuti del polso;
  • l’utilizzo molto frequente del mouse del computer (noto come il mal di mouse).

Talvolta la Sindrome del Tunnel Carpale può essere confusa con altre patologie del Nervo Mediano quali ad esempio la compressione delle radici nervose nella ragione cervicale provocata da un’ernia discale. Per avere conferma della diagnosi di Sindrome del Tunnel Carpale, si ricorre a un esame neurofunzionale: l’elettromiografa e l’elettroneurografa. Piccoli elettrodi sono posti sulla cute prima del polso per stimolare il Nervo Mediano. Nei soggetti con Sindrome del Tunnel Carpale vi è un ritardo della conduzione dello stimolo elettrico ai muscoli del pollice. Il ritardo può essere misurato e questo valore indica il grado di compressione del Nervo Mediano.

L’esame Medico
Quando il Medico esamina la mano di un paziente con una sospetta Sindrome del Tunnel Carpale, può non trovare nulla d’anomalo all’esame visivo, salvo che non stia cercando altre patologie della mano che simulano una Sindrome del Tunnel Carpale. Il polso può essere gonfio a causa di un’artrite o di un’infiammazione dei tendini che può dare disturbi molto simili. Se la patologia infiammatoria del polso è severa, ci può essere insensibilità delle prime tre dita della mano. Se l’insorgenza dei disturbi non è recente, può essere presente un’ipotrofia della muscolatura alla base del pollice (eminenza tenar). La percussione del polso lungo il decorso del Nervo Mediano (faccia palmare) può comportare l’insorgenza di dolore acuto o parestesie (formicolii) alle dita. Questo sintomo può confermare la diagnosi.

Ezio Nicola Gangemi
Chirurgo Plastico
Gruppo Examina
www.gruppoexamina.it

® NOTIZIE PER TE – Farmauniti