Silicea: un minerale per rinforzarsi – parte II
“Il giovane dai riccioli perduti”
Bravo nello studio, coraggioso ed intrepido, per tutto il liceo gli era capitato di proteggere i più deboli, ma, arrivato all’esame di Maturità, era stanco: aveva studiato per sé, ed aveva anche aiutato la sorella a ripetere per i primi esami all’università. Ora era sfinito, aveva una gran paura dell’esame, ma lo superò comunque bene, con un bel voto…Poi, con l’inizio dell’Università, si perse. I riccioli cominciarono a diradarsi rapidamente, la sua fiducia in sé si perdeva di giorno in giorno. Remissivo e gentile con tutti, sottile e delicato di corporatura, aveva sempre un maglione in più degli altri, e spesso in inverno un berretto di lana e, tra le sue occupazioni, oltre ad aiutare i familiari di cui era un prezioso sostegno, c’erano le visite dal dentista, per ascessi e carie dentali… Forse assumendo Silicea sarebbe migliorato a poco a poco, e avrebbe potuto essere proprio il dentista ad aiutarlo. Spesso questi professionisti, osservando il paziente sia negli atteggiamenti emotivi sia nei tessuti che si ammalano, sono in grado di prescrivere il farmaco omeopatico che regoli sia la nutrizione e la salute dei tessuti che lo spirito del paziente, e spesso bravi medici dentisti si interessano di omeopatia.
“Il medico affaticato”
Questo caso è riportato nelle “Lezioni di Materia medica”di James Tyler Kent (1849-1916) e racconta di un medico, che, assistendo una partoriente nell’ultima fase del parto, si accaldò, ed uscendo sulla veranda per rinfrescarsi, pur indossando soprabito e cappello, fu colto da asma, tosse violenta, espettorazione abbondante con conati e vomiti di cui soffri per molti mesi. Aveva tentato di curarsi con alcuni rimedi che avevano soltanto mitigato i sintomi, mentre un’unica dose di Silicea fu sufficiente per curarlo rapidamente proprio come rapidamente si era ammalato. Il medico non poteva sopportare di stare in un ambiente caldo: spesso i disturbi acuti di Silicea sono aggravati da un ambiente caldo e dal calore.
CENNI DI MATERIA MEDICA DEL RIMEDIO SILICEA.
È un rimedio dall’azione generale, adatto per situazioni di debolezza fisica e nervosa dovute a difetti di assimilazione che producono un arresto dello sviluppo nei bambini ed una estrema sensibilità fisica e mentale negli adulti. Spesso si verifica una tendenza alle suppurazioni (ascessi, infezioni).
Il quadro di Silicea può manifestarsi dopo un surmenage mentale o dopo una malattia, con perdita di energia morale, di fiducia in se stessi e tendenza a scoraggiarsi per il minimo insuccesso. Rimedio di sfinimento mentale, quando non si riesce più a parlare, leggere, scrivere, senza una grande fatica, e c’è difficoltà a pensare, e ci si scoraggia; la debolezza è anche fisica, con desiderio di stare coricati tutto il tempo. Ci sono irritabilità e malumore, nervosismo e rimuginamenti, soprassalti al minimo rumore ed iperestesia esagerata.
I sintomi della testa possono essere di cefalea che inizia dalla nuca e può arrivare a localizzarsi sull’occhio destro, ed il dolore costringe a tenere gli occhi chiusi, e migliora talvolta avviluppandosi la testa così da tenerla calda.
Frequenti i mal di gola, le tonsilliti e le otiti, talvolta con sensazione di dolore pungente come per uno spillo.
Spesso si verifica costipazione da grande pigrizia intestinale.
Caratteristica è l’ipersensibilità al freddo, i raffreddori cronici con perdita del gusto e dell’odorato ed accumulo di croste nel naso, che sanguinano se le si toglie.
Caratteristica la freddolosità nelle ragazze prima del ciclo mestruale, la tendenza a sudare molto nel volto e poco nel corpo e la abbondante sudorazione ai piedi almeno in un periodo della vita.
Le unghie sono fragili, con macchioline bianche, possono tendere ad incarnire facilmente.
Le piccole ferite cicatrizzano male o si infettano facilmente, mani e piedi spesso sono freddissimi.
Anna Maria Coppo
Farmacia San Giuseppe
Settimo Torinese
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