Sepia

sepia Medicina Alternativa

Troppo stanca per amare: sepia

Troppo stanca per sorridere, anche debolmente, al vicino di casa, troppo stanca per dare affettuose attenzioni all’anziana mamma, per gioire degli inaspettati doni della vita di ogni giorno.
Come un’ombra scura, una nube fuligginosa intorno, un inchiostro nero scendendo nell’acqua ne oscura la limpidezza, così quando si oscura la nostra energia, con tristezza ed abbattimento, indifferenza ed apatia, con desiderio di stare da soli, e una dolorosa irritazione contro gli altri e contro noi stessi, il rimedio Sepia ci può aiutare.

Una discesa energetica dell’umore

Una discesa energetica dell’umore, del morale, dell’affettività, una fatica estrema ad alzarsi al mattino, dopo una notte talvolta interrotta da risvegli spaventati, e questo senso di vuoto, di freddo, di sfinimento, talvolta dissipato da una corsa, da uno sforzo fisico come anche il dover rassettare una casa ripulendola con energica fatica. La fatica fa sentire anche gli occhi stanchi, le palpebre, pesanti, tendono a scendere dando al volto un’espressione più stanca ancora, ed il tono in generale di tutti i muscoli diminuisce.

La pressione è bassa, il volto invecchia, le guance si svuotano, i contorni si appesantiscono ed il colorito si macchia.
Camminando, prendiamo una “storta”, perché anche l’articolazione tibio tarsica è lassa ed inciampiamo.
I doveri, il lavoro, ancora interessano, ma il mondo degli affetti è una fatica e spesso si diventa critici, sarcastici, taglienti, ferendo i propri cari nel punto più debole, che troviamo perché siamo scesi ben in profondità nella sofferenza, e sentiamo bene dove colpire.

Lo studio del rimedio Sepia

Lo studio del rimedio Sepia nasce da Hahnemann, che, osservando un amico pittore afflitto da disturbi cronici e misteriosi apparentemente incurabili, lo vide dipingere intingendo il pennello nel nero di Seppia, pigmento di origine animale, e poi portarlo alla bocca, provocandosi così una sottile intossicazione e dando origine ad una involontaria ed utile sperimentazione di quello che sarebbe diventato il rimedio omeopatico Sepia, uno dei dieci rimedi più prescritti dagli omeopati.

L’inchiostro di Seppia essiccato era già stato impiegato come farmaco dal Medico Ippocrate (V sec avanti Cristo) per malattie ginecologiche ed ostetriche e, da Dioscoride e da Plinio, per leucorrea, candidosi ed alopecia. Il farmaco originato dalla diluizione e dinamizzazione dell’inchiostro di seppia, un ondulato mollusco diffuso nel Mediterraneo, è stato una risorsa per dissipare tristezza, apatia, pessimismo e scoraggiamento, e la sua azione può esprimersi e migliorare molti aspetti della nostra salute grazie alla composizione ricca di minerali come cloruro di sodio, Calcio, Magnesio, che si trovano legati nell’inchiostro di Seppia ai carbossili della melanina, la sostanza che dà il colore bruno, e che è correlata a precursori dei nostri ormoni tiroidei.

Sperimentato, come si racconta, agli inizi, soprattutto da medici, di sesso maschile come il pittore amico di Hahnemann, si vide che poteva curare anche “la bile nera”, cioè la stanchezza correlata ad una alterata e ridotta funzionalità epatica, e poteva avere anche una positiva azione sulla digestione lenta con scarso appetito e continuo bisogno di stimolanti digestivi, come l’aceto, gli “amari”, o, oggigiorno, lo zenzero, e sulla fame indotta da una sorta di irritazione gastrica migliorata mangiando qualcosa e su disturbi gastrici con nausea ed eruttazioni

Azioni del rimedio Sepia

Un’interessante azione di Sepia si esprime anche sulla funzionalità intestinale troppo pigra, con poco tono e con la sgradevole sensazione di un peso, come di una palla pesante e fastidiosa.

Il tono sessuale e l’energia erotica maschile possono migliorare con Sepia che funge da tonico ormonale per il sesso maschile ed anche sul sesso femminile.

Proprio nel sesso femminile il rimedio Sepia agisce molto bene, nei casi in cui la funzionalità ovarica sia stanca e pigra e quando anche la fertilità ed il desiderio sessuale si riducano. La sintomatologia si esprime con sindrome premestruale accompagnata da tristezza, stanca apatia, irritabilità, talvolta fastidiose leucorree giallastre, un doloroso mal di testa soprattutto a sinistra prima del ciclo, o quando il ciclo mestruale scompare, come nella menopausa.

Si riscontra anche la famosa sensazione di peso tipica di Sepia, stavolta sentita dolorosamente nell’addome, come se “tutto potesse uscire dalla vulva”.
Nelle donne meno giovani il peso pelvico si sente soprattutto sulla vescica, con necessità frequenti ed imperiose a liberare la vescica, e si può arrivare all’incontinenza urinaria, al prolasso vescicale ed uterino, od anche alla ptosi renale. Nelle donne giovani ci può essere incontinenza urinaria da stress, per l’infiammazione di una cistite, o dopo una gravidanza.

Tutto scende in Sepia

Tutto scende in Sepia, l’umore, il desiderio, l’energia affettiva, anche i capelli possono tendere a cadere, ed il rimedio si è prestato bene a facili ironie, come “prendo un po’ di Seppia per non diventare una sepia (!)”, e si è usata l’immagine di una donna poco curata ed attraente, appassita ed amareggiata, stanca ed inacidita per facilitare ai medici lo studio e la memorizzazione del rimedio.

La polarità d’azione dell’inchiostro di Seppia diluito e dinamizzato è tuttavia molteplice e varia e può essere riconosciuta da sfumature sottili colte dopo attento e sensibile ascolto e studio omeopatico: può migliorare problemi dermatologici, sia di uomini che di donne, con eczemi atopici, pelle secca, psoriasi ed herpes; dolori lombo-sacrali, come un mal di schiena che migliora con una cintura di sostegno o camminando veloci; un mal di denti con dolori acuti che migliorano all’aria fredda, con piorrea e sensazione di “denti troppo lunghi”.

Può giovarsi del rimedio omeopatico Sepia anche una bambina sensibile e riservata, che ami la danza ed i temporali, per un’irritazione della pelle o un accenno di dermatite atopica od una cistite, e la sua vivacità ed affettuosità non devono allontanarci dal pensare a Sepia, dato che questa volta la stasi è nel ricambio epidermico, ad esempio, e l’osservazione dei sintomi si deve svolgere con occhi limpidi, e nebulose ombre brune non devono oscurare la limpidezza della nostra osservazione.

Si ricorra piuttosto all’omeopata esperto, allenato a dissipare le ombre che oscurano il riconoscimento del rimedio in grado di guarirci.

Anna Maria Coppo
Farmacia San Giuseppe
Settimo Torinese (TO)

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