Scuola & pidocchi

Si rientra a scuola? Tornano i pidocchi

Si rientra a scuola? Tornano i pidocchi

I pidocchi sono minuscoli insetti che vivono sul cuoio capelluto e possono essere diffusi attraverso lo stretto contatto con altre persone. I pidocchi vivono nei capelli e, solo occasionalmente, su ciglia e sopracciglia.
I pidocchi della testa, che affrontiamo in questo articolo, si concentrano principalmente sulla nuca e dietro le orecchie. Le piccole uova (lendini) sembrano granelli di forfora fra i capelli tuttavia, invece di cadere facilmente dal capello, ne rimangono fortemente ancorate.
L’habitat naturale del pidocchio è la cute, soprattutto quella del cuoio capelluto, dove il calore, l’umidità e il buio costituiscono le condizioni ottimali per la sua riproduzione.
I dati relativi alla diffusione dell’infestazione a livello mondiale dicono che dai 6 ai 12 milioni di bambini tra i 4 e gli 11 anni ne vengono colpiti ogni anno.

Propagazione dei pidocchi

I pidocchi si propagano solo per contatto diretto e possono colpire chiunque, indipendentemente dall’età e dal grado di igiene. È importante sfatare il mito che la pediculosi sia indice di scarsa pulizia, infatti sembra che il capello più sporco, cioè con maggiore quantità di sebo sulla sua superficie, impedisca al pidocchio di aderirvi.
Inoltre è impossibile essere infestati dai pidocchi degli animali, come quelli del cane ad esempio, in quanto l’infestazione è specie-specifica (ogni specie ha i suoi pidocchi).
I pidocchi possono sopravvivere fino a 30 giorni su un uomo, mentre le uova possono vivere per più di 2 settimane. Come detto è possibile prenderli quando si vive a stretto contatto con una persona che già ne soffre o qualora ne si tocchino i suoi capi di abbigliamento o di biancheria da letto. È chiaro quindi che i bambini in età scolare rappresentano un facile terreno di conquista e diffusione.

Sintomi

Sono causa di intenso prurito, ma non comportano gravi problemi medici perché, a differenza dei pidocchi del corpo, i pidocchi della testa non portano mai alla diffusione di altre malattie.
Tra i principali sintomi troviamo:
— Intenso prurito del cuoio capelluto
— Piccoli rigonfi amenti rossi sul cuoio capelluto, collo e spalle
— I rigonfi amenti possono avere croste e produrre liquido
— Presenza di piccoli puntini bianchi (uova, o lendini) sul fondo di ogni capello, che sono difficili da togliere.

Eliminazione dei pidocchi

I pidocchi sul cuoio capelluto e sull’abbigliamento possono essere difficili da vedere, a meno che l’infestazione non sia molto diffusa. Se vedete qualcosa che si muove, è probabilmente un pidocchio.
In questo caso, la prima cosa da fare è scegliere con oculatezza il prodotto da usare, magari facendosi consigliare dal farmacista; tra le preparazioni a uso topico sono da preferire creme, gel o schiume, anziché le lozioni che potrebbero risultare molto irritanti in special modo per i bambini e per alcuni soggetti asmatici.
Il solo uso dello shampoo non è consigliabile in quanto il tempo di contatto con il cuoio capelluto è molto breve e poi perché il principio attivo si diluisce con l’acqua rendendolo meno efficace.
Da considerare che le istruzioni d’uso sui prodotti vanno seguite scrupolosamente, sia nei tempi che nei metodi di applicazione, in quanto molti insuccessi sono dovuti proprio a un errato utilizzo dei preparati antiparassitari.
Anche il fenomeno della resistenza è abbastanza noto: per il malathion e per vari piretroidi sono stati documentati diversi casi di resistenza da parte del parassita. In questo caso si deve scegliere un altro prodotto, magari di un’altra classe, per debellare l’infestazione.

Terapia prevenzione dei pidocchi

Il ciclo vitale del pidocchio è di circa 1 mese e si sviluppa in 3 fasi:
— la fase delle uova o lendini
— la fase delle ninfe
— e infine la fase adulta.
Quando viene riscontrata la presenza dei pidocchi e/o delle lendini deve essere subito intrapresa una terapia adeguata. In Italia la maggior parte dei prodotti antipediculosi sono commercializzati come preparazioni parafarmaceutiche o da banco (OTC), quindi senza obbligo di prescrizione. Una volta diagnosticata la pediculosi, inoltre, è molto utile:
— pettinarsi spesso e accuratamente con pettini a denti molto fitti, che contribuiscono a staccare le lendini;
— lavare scrupolosamente con detersivo ad alte temperature tutto ciò che è entrato in contatto con il soggetto colpito;
— controllare i familiari a stretto contatto;
— chiudere ermeticamente in sacchetti di plastica tutti quegli oggetti che non si possono lavare, come alcuni giocattoli ad esempio.
È importante ricordare che non serve trattare preventivamente i soggetti che non hanno ancora contratto i parassiti, è invece controproducente perché potrebbe indurre resistenza per un futuro trattamento.

Francesca Varano

® NOTIZIE PER TE – Farmauniti

Crediti immagine: Designed by vectorpocket / Freepik