Pulsatilla: tenacia e mutevolezza – parte 2
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Pulsatilla, un fiore dalle molteplici proprietà
Chi si giova di Pulsatilla ha sintomi mutevoli: a seconda delle ore della giornata, dei momenti, e anche gli umori sono mutevoli: dalla dolcezza remissiva alla collera più inaspettata, dall’apatia alla caparbietà ostinata.
Il rimedio omeopatico Pulsatilla può aiutare a superare molte paure, quella dell’abbandono, soprattutto, o della solitudine, dei luoghi stretti, dell’oscurità, degli animali neri e dei… fantasmi. Può rasserenare l’affettività quando questa arriva alla gelosia e alla possessività, rendendo più leggeri e liberi i legami tra “le amiche del cuore”, tra sorelle e fratelli o tra ragazzi.
Questo rimedio omeopatico, la cui descrizione delle caratteristiche emotive pare riconduca più facilmente al sesso femminile, può invece essere molto utile in alcuni disturbi come l’orchite e l’orchi epididimite, in cui nei maschi c’è infiammazione e gonfiore di un testicolo.
I medici omeopati prescrivono Pulsatilla più spesso a pazienti di sesso femminile, ma anche a pazienti di sesso maschile è spesso prescritto con successo, per la cefalea, per disturbi andrologici e digestivi, per insonnia o allergie primaverili, quando le modalità, i sintomi generali e la repertorizzazione omeopatica (lo studio dei sintomi del paziente) riconducano a questo rimedio.
Queste piccole narrazioni omeopatiche che seguono, intendono suggerire i possibili benefici dei rimedi, ai quali è bene ricorrere con l’aiuto di esperti, per un impiego sicuro e una posologia personalizzata.
Nonna Anna e il peso delle gambe stanche
La brezza del mattino le fece scivolare i capelli bianco-biondi su una guancia rosea, mentre, con la lenta andatura regolare che tanto giovava alle sue gambe stanche, un po’ gonfie e appesantite, ornate da capillari come ragni violetti sulla pelle marmorea, procedeva nella frescura dell’alba, sotto gli alberi del parco.
E camminava come ogni mattina accanto all’amica, con il pensiero che si perdeva tra i riccioli e le merende dei nipotini, tra le cure degli affetti familiari e di se stessa, alla sua età era bene non trascurarsi… bisognava essere in forma per amare ed essere amati, per avere su di sé sguardi grati e amorevoli.
Si commosse pensando alla strenua fatica degli affetti e le lacrime scivolavano giù dalle sue guance, mentre due anziani correvano sotto le foglie degli alberi del parco, e avevano dei gran baffoni, entrambi, e le venne da ridere, e mentre ancora sulle guance scendevano i lacrimoni già rideva. L’amica la guardò e disse: «Ma che fai, piangi e ridi? Su, dai, camminiamo».
L’acne di Viola
Viola, sempre raffreddata in primavera, di quel suo raffreddore che le ostruiva il naso la notte, mentre magicamente di giorno le faceva produrre tanto muco per un intero pacchetto di fazzolettini, da quando aveva raggiunto, tardi, per fortuna, la pubertà, aveva anche dei brufoletti scuri e sgradevoli che la rendevano ancora più timida di quanto già non fosse. Quel fiore omeopatico che prese per il raffreddore allergico le migliorò non solo il raffreddore, ma le ridiede la pelle liscia dell’infanzia, rasserenandola molto.
Gli occhioni di Pietro
Il bimbo frequentava da poco la scuola materna ed era alle prese con le nuove abitudini, teneva stretta la mamma un po’ preoccupato di essere lasciato in un posto nuovo, bello sì, con altri bimbi, ma nuovo, e le coccole erano un po’ di meno, solo di pomeriggio e di sera. Era meglio prendersene il più possibile tutte, quando si poteva, magari dormendo un po’ più tardi. E intanto gli occhioni si erano fatti un po’ cisposi, con un po’ di secrezione giallina: il collirio non bastava, ma i granuli di Pulsatilla fecero un gran bene, e così dopo fu ancora più facile abituarsi alla scuola.
Anna Maria Coppo
Farmacia San Giuseppe, Settimo Torinese
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