Psoriasi – I
PRESSIONE ALTA, AUMENTA IL RISCHIO DI PSORIASI NELLE DONNE DEL 30%
La psoriasi è una patologia dermatologica che interessa 2 milioni e mezzo di persone in Italia con diversi livelli di severità. Complessa, invalidante, con lesioni che interferiscono sulla vita personale e sociale. Oggi un recente studio americano ha evidenziato una nuova correlazione tra la malattia e la pressione alta nel sesso femminile: le donne ipertese infatti presentano un rischio del 30% maggiore di aggiungere la psoriasi ai loro problemi di salute. Disposizione che aumenta sino al 40% per quelle che assumono farmaci beta-bloccanti (come atenololo e propanololo) da almeno 6 anni e che possono aggravare la patologia. Lo studio, apparso su JAMA Dermatology (2 luglio 2014) ha preso in esame ben 78mila donne in circa 10 anni, analizzando i dati dell’U.S. Nurses’ Health Study dal 1996 al 2008, ma non ha chiarito il meccanismo di questa correlazione e, aggiungono gli autori, non prova una relazione causa-effetto diretta.
“Questa malattia cronica di origine autoimmune aggiunge quindi un fattore di rischio a quelli già noti come familiarità, diabete, obesità e stress” spiega la dottoressa Pucci Romano, Presidente dell’Associazione promotrice dei Corsi ‘InFORMATI con Skineco’. “Sapevamo già che alcuni medicamenti possono rappresentare un fattore scatenante o peggiorativo per la psoriasi: il litio, l’interferone, alcuni antimalarici e questa ricerca aggiunge una bandierina rossa ai beta-bloccanti, farmaci che quindi devono essere utilizzati con cautela nelle donne con psoriasi. Oggi sappiamo con ragionevole certezza che la psoriasi si accompagna ad una serie di altre malattie (comorbilità) e che il paziente psoriasico corre il rischio di sviluppare altre patologie. Alcune di esse, in realtà, erano note da tempo, come l’Artrite Psoriasica, che oggi si ritiene colpisca dal 20 al 30% dei pazienti psoriasici”.
Era già stato osservato che pazienti con malattie infiammatorie croniche dell’intestino, come il morbo di Crohn, presentavano una prevalenza della psoriasi più elevata rispetto alla popolazione generale e che in queste malattie intestinali erano frequenti altre patologie infiammatorie, sia cutanee, che dell’occhio (uveite) a suggerire l’esistenza di un’asse intestino-cute-occhio non casuale. Anche alcune malattie metaboliche si associano alla Psoriasi: diabete, iperuricemia, ipercolesterolemia, aumento di peso e della massa corporea, sino ad una vera obesità.
Studi osservazionali più recenti hanno permesso di rilevare che il rischio di sviluppare una ipertensione è aumentato di circa 2 volte negli psoriasici e che questi fattori di rischio nel loro complesso, portavano ad un rischio di malattie cardiovascolari più elevato, tanto più significativamente quanto più grave era la psoriasi. La correlazione tra le due patologie quindi è molto stretta. “Probabilmente un rischio genetico, certamente abitudini di vita errate, come il fumo e l’eccesso di peso-obesità, ma altrettanto certamente l’infiammazione cronica della cute che libera sostanze (che si vanno definendo) capaci di procurare il danno cardiovascolare sono alla base di queste comorbidità” conclude la dottoressa Romano che aggiunge: “questo deve portare gli specialisti a lavorare in sinergia, dialogare e condividere in alcuni casi le scelte terapeutiche”.
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