Omeopatia: adolescenti e ciclo

Medicina Alternativa omeopatia  ciclo adolescenti

Le adolescenti: i cicli e le lune

L’alternanza dei ritmi della natura rende tutti questi faticosi alterni momenti del ciclo più magici e preziosi, interessanti e suggestivi

Il primo ciclo

Nell’adolescenza un momento importante è il primo ciclo, che compare talvolta atteso, talvolta inaspettato, qualche volta con disagi fisici, come dolori addominali o disagi emotivi, come momenti di sconforto o crisi d’identità…tra l’essere ancora bambina o già un po’ “grande”.

Spesso il primo ciclo compare durante il plenilunio o, ancora, durante la luna nuova, quella fase in cui la luna in cielo non si vede e ricorda così alle giovani ragazze, spesso ancora quasi bambine, il legame con i ritmi della natura, che mese per mese le ricollegherà alle forze ritmiche della natura, con l’alternanza tra rinnovamento ed espansione, come il ritmo del respiro, il ritmo del giorno e della notte e della natura, con le fioriture di primavera e le nascoste rigenerazioni dell’inverno. Il corredo di sensazioni fisiche, di piccoli grandi disagi è molto ricco e vario:

«Che fame terribile prima del ciclo!»
«Ho sonno, freddo e voglia di piangere!»
«Divento irritabile, arrivano due brufolini e… non voglio andare a scuola.»
«Non sopporto più nulla e nessuno, nemmeno il disordine di camera mia, riordino e poi piango, metto tutto a posto e ripiango…»


La consapevolezza del legame tra le nostre femminili alternanze tra esplosioni di energia e placide pigrizie e l’alternanza dei ritmi della natura rende tutti questi faticosi alterni momenti più magici e preziosi, interessanti e suggestivi. Analizzando e raccogliendo i sintomi di tutti questi malumori, mal di pancia e mal di testa, abbiamo tra l’altro indizi preziosissimi per riconoscere un sale minerale, una pianta, un misterioso rimedio omeopatico che ci faccia star meglio, rapidamente, senza effetti collaterali, e che per essere identificato ci farà fare un bel lavoro su di noi, un bell’esercizio di attenzione al nostro personale modo di vivere i ritmi del femminile.

Casi clinici

Martina: «Ogni mese piccole contratture muscolari, crampi alla pancia, e poi il ciclo arriva, inaspettato, un po’ in anticipo, scuro e fibrinoso, allora va meglio, ma ho freddo, non mi va di fare ginnastica, vorrei solo stare raggomitolata al caldo con una bella coperta, un bel problema perdere due giorni di scuola ogni volta!».

Arianna: «Insopportabile! Divento nervosissima, non riesco a stare zitta, invento giochi, racconto storie ai fratellini, poi divento tristissima, piango dal mal di pancia e più ho male più il ciclo aumenta, è uno sfinimento, qualche volta ho il torcicollo, e poi, sempre, ogni mese, mi agito, mi sfinisco, mi sento la mente confusa, di studiare proprio non se ne parla per giorni e se andassi a scuola rischierei di risponder male ai prof!».

Camilla: «Sono diventata indisposta la prima volta in quarta elementare e da allora questa ritmica noia mensile che ogni mese anticipa, si prolunga ben oltre i cinque giorni di cui si parla e mi affatica! E, quando finalmente il ciclo finisce, se mi agito, mi spavento o, ancora, se mi stanco fisicamente…torna!».
Paoletta: «Indisposta, io? Quando? Ah…la prima volta, in seconda superiore, si, avevo già quindici anni, ed ora…mah, ogni mese tarda ad arrivare il ciclo, a volte è scarso, a volte inizia, poi si interrompe e riprende, non ho particolari fastidi, solo le gambe pesanti anche se ho solo 19 anni, ma forse non è il ciclo, sto molto in piedi, lavoro in un negozio.»

Costantina: «Divento debolissima, sono anche andata in farmacia fare l’emocromo, ma nulla di che, è nella norma, ma proprio ogni mese mi sento debolissima, ho persino la nausea, mi si addormentano le mani, mi sento la schiena rigida…mi sembra che la testa giri…ogni mese questa debolezza, questa femminilità è uno sfinimento.»

Fiammetta: «Anche a me viene mal di schiena! Ma violento, questo mal di schiena, ed è cominciato tutto in terza media, ero cresciuta di 5 centimetri nell’anno, ero stanca, e questi cicli rosso vivo mi sembravano un “allarme crescita eccessiva per le mie forze!” Ho cominciato ad avere una fame esagerata, a fare merende mitiche, ed è andata meglio, sì, ma il mal di schiena…questo torna ogni mese.»

Carlina: «Me lo dicono in famiglia che sono insopportabile, mi lamento come una vera lagna, tanto che mio fratello mi ha…registrata! E quando ho ascoltato quanto mi lamento devo ammettere che un po’ mi sono imbarazzata, ma il dolore proprio non lo sopporto! Il mio ciclo è dolorosissimo, con grossi coaguli scuri…non posso certo descriverlo al medico di base, forse potrei alla mia farmacista! Mi arrabbio facilmente già normalmente, durante il ciclo ancora di più. Mah, per me ci vorrebbe qualcosa… che non so se esiste!».

Segni e sintomi

La medicina omeopatica considera con cura tutte le caratteristiche del dolore ed esistono accurate “Materie mediche” dei rimedi che raccolgono i sintomi di ogni farmaco omeopatico, organo per organo, apparato per apparato, sempre cominciando dai sintomi generali e mentali. I “repertori” raccolgono i sintomi e per ogni sintomo riportano i rimedi che lo esprimono.

Eccovi un esempio: nel Repertorio, al capitolo Femminile cerchiamo: Ciclo che compare solo di giorno. Troviamo alcuni rimedi, sette per la precisione, ed uno di questi sette è scritto in neretto, a significare che molto spesso questa caratteristica si trova in questo rimedio più che in altri, in questo caso si tratta di Pulsatilla, già studiato più volte.

Possiamo cercare ciclo doloroso e troviamo tanti paragrafi, ma ne notiamo uno molto interessante: ciclo doloroso da arrabbiatura, ed il rimedio che compare in questo caso è Chamomilla.

Nel paragrafo che riguarda il ciclo “suppressed”, cioè ciclo che non arriva, ci sono moltissimi capitoletti, ma ne notiamo uno, con soli tre farmaci, che riguarda il “ciclo che non appare dopo dispiacere”: i rimedi omeopatici di questo paragrafo sono tre, di cui uno, scritto in neretto, più frequentemente può equilibrare questo problema, ed è il rimedio Ignatia.

Troviamo anche un capitolo con stipsi prima del ciclo e questo ci suggerisce quanto la complessità dell’omeopatia sia grande, ed anche quanto grandi siano le sue risorse. La raccolta dei sintomi è un’arte da coltivare con pazienza e rispetto per il paziente da parte di un omeopata, e l’intento di queste pagine è di suggerire ai lettori ed alle lettrici tanta attenzione nell’ascoltarsi, nel ricordare i propri segni e sintomi, perché esiste uno studio che li sa riconoscere e riportare a qualcosa che può far stare meglio!

Anna Maria Coppo
Farmacia San Giuseppe, Settimo Torinese

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