Non solo mal di schiena – parte 2
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Non solo mal di schiena
I dolori posturali non sono solo la schiena, ma colpiscono anche collo, spalle e articolazioni di gambe e braccia.
Tecnologia e nuovi disturbi: l’igobba
L’uso dei dispositivi elettronici, in posizioni quasi sempre scorrette, sta iniziando a causare disturbi e fastidi a collo e colonna vertebrale. Ore passate con il capo chino sul tablet, o a controllare ossessivamente lo smartphone, stanno addirittura modificando la postura tanto che per descrivere questa situazione è stato creato un nuovo termine. Si tratta dell’iGobba, traduzione dell’inglese iHunch, termine coniato da un fisioterapista neozelandese proprio per descrivere quella posizione innaturale che viene assunta quando si usando dispositivi tecnologici.
Un fatto che riguarda in modo particolare gli adolescenti, che manifestano una curvatura della schiena dovuto a una postura sbagliata. Questo perché si viene a creare un vero e proprio sovraccarico funzionale, deleterio per il collo: che si sia in piedi, in posizione seduta o si stia camminando, la testa è a lungo inclinata di 45-60 gradi. Basti pensare che la testa di un adulto, che pesa in media tra i 4,5 e i 5 chili, in quella posizione esercita una pressione sul collo pari a quella che sarebbe provocata da un peso di 27 chilogrammi.
Ne consegue il rischio di dolori nell’area cervicale e di mal di schiena, causato dall’infiammazione di alcuni muscoli, con sintomi come mal di testa e rigidità del collo o della spalla. Come rimediare? È necessario modificare i comportamenti a favore di una maggiore ergonomia: tenere la testa alta avvicinando il dispositivo al viso, utilizzare supporti da tavolo per evitare di flettere eccessivamente il collo. Inoltre fare pause frequenti, e esercizi di allungamento dei muscoli di collo e spalle.
Scrivania e computer
Lavorare al computer per lunghe ore può causare vari sintomi, in particolare collegati all’uso del mouse: dolore al collo e alla spalla, mal di testa, epicondilite (più nota come “gomito del tennista”), fino alla sindrome del tunnel carpale, con la sensazione di formicolio, mani fredde, dolore al polso. A livello della colonna vertebrale si possono creare situazioni che ne cambiano la morfologia, con aumento della lordosi cervicale, ossia la curvatura del collo, aumento della cifosi toracica e riduzione della curvatura a livello della zona lombare.
Tacchi
I tacchi, che siano troppo alti o troppo bassi, alterano il naturale assetto posturale e costringono a mettere in atto delle “compensazioni” che si ripercuotono negativamente sull’organismo. Un tipico effetto dei tacchi alti è proprio il mal di schiena: alzando il tallone il baricentro si sposta in avanti. Per ritrovare l’equilibrio, la reazione è quella di inarcare la schiena all’indietro alterando la distribuzione del peso sui dischi vertebrali.
Nessun problema se si indossano scarpe con tacco occasionalmente, ma per camminare o restare in piedi a lungo, nella quotidianità, il tacco ideale è tra 3 e 4 centimetri. Utile in ogni caso, quando si tolgono le scarpe, eseguire esercizi di tretching per allungare i muscoli del polpaccio, del bicipite femorale e del quadricipite e camminare scalzi per attivare tutte le articolazioni del piede.
Sport e lavori di casa
Non sempre l’attività fisica è positiva; se praticata “a freddo” o in misura eccessiva rispetto alle capacità fisiche e all’età, può anzi causare danni. Prima di un qualsiasi sport sarebbe quindi opportuno praticare un periodo di riscaldamento per evitare stiramenti, distorsioni, contusioni. Particolare attenzione deve essere prestata durante grandi sforzi fisici, come per esempio sollevare un oggetto molto pesante. In questi casi non si deve piegare la schiena, ma flettere le ginocchia e fare perno su di esse.
Consigli
Per ovviare ai disturbi causati dal lavoro alla scrivania è possibile adottare alcuni accorgimenti:
• tenere le braccia parallele alla colonna vertebrale;
• per trovare la posizione giusta, mettere le mani sulla tastiera regolando il sedile fino a quando i gomiti formano un angolo di 90°;
• lo schermo del computer andrebbe posto all’altezza degli occhi, per non sovraccaricare il collo. Per trovare questa distanza chiudere gli occhi e, nel riaprirli, verificare di guardare direttamente al centro dello schermo. Se così non è significa che l’altezza dello schermo non è corretta, quindi regolarla di conseguenza;
• utilizzare una sedia ergonomica e sostenere la parte bassa della schiena con un supporto lombare;
• anche stando seduti è possibile fare qualche utile esercizio: movimenti tacco-punta, movimenti di stretching per il collo, la schiena e gli arti. Inoltre fare delle pause, l’ideale sono 15 minuti ogni due ore, per alzarsi e camminare.
Stefania Cifani
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