Malattie sessualmente trasmissibili – parte 2

malattie sessualmente trasmissibili

Le infezioni da malattie sessualmente trasmissibili

È fondamentale la diagnosi precoce delle infezioni da malattie sessualmente trasmissibili che emerge anzitutto dalla visita specialistica urologica-andrologica.

Diagnosi precoce

È fondamentale e di rilevante importanza la diagnosi precoce di queste patologie che emerge anzitutto dalla visita specialistica urologica-andrologica che talora viene supportata da esami ematici e colturali “mirati “ al caso clinico specifico: così ad esempio il tampone uretrale per la ricerca di germi comuni oppure di Clamydia, Ureaplasma uralyticum, micoplasmi. La spermiocoltura per ricerca di germi comuni, miceti, protozoi, e ricerca con amplificazione del Dna di Chlamydia, micoplasmi, ureaplasma, Hpv. Nell’infezione blenorragica l’esame batterioscopico diretto sul secreto purulento consente una diagnosi immediata, ma in altri casi si deve ricorrere al test immunoenzimatico o ai metodi di coagglutinazione. La diagnosi laboratoristica di sifilide poggia su esami di grande sensibilità e specificità come Fta-Abs, Tpha e ricerca anticorpi antitreponema.

Disturbi al pene

Infiammazioni da cause non infettive

Infiammazioni da cause non infettive: i genitali esterni maschili possono anche essere colpiti da malattie dermatologiche che provengono da cause totalmente “non infettive” rappresentate soprattutto dai seguenti quadri clinici.

Patologie allergiche

Patologie allergiche, come gli eczemi allergici da contatto: le cause sono le più varie e spesso sono difficili da identificare in quanto possono essere sostanze varie, antibiotici, molti conservanti, antinfiammatori non steroidei, spermicidi, e anche il lattice presente nei preservativi. Il sintomo compare precocemente, quasi sempre dopo 24-48 ore dal contatto con la sostanza allergenica e si manifesta con prurito, associato talora a senso di bruciore, e si presenta con area arrossata di eritema e vescicola essudante.

Psoriasi genitale

Psoriasi genitale: a carico soprattutto del glande ma pure del prepuzio, e molto spesso associate a lesioni identiche anche ai gomiti e ginocchia del paziente. Si tratta di una dermatosi eritematosa – squamosa cronica, rappresentata da placche ben delimitate arrossate eritematose coperte da squame.

Lentiggine peniena

Lentiggine peniena: si manifesta generalmente in età adulta come una macula di colore bruno-chiaro o bruno-scuro con bordi irregolari e che misurano pochi millimetri o anche uno/due centimetri.

Vitiligine prepuziale

Vitiligine prepuziale: sono aree ipopigmentate e quindi chiare o molto chiare a carico del prepuzio e generalmente presenti anche in altre parti del corpo, dalle mani, al dorso, al viso ecc., ma talora localizzate solo ai genitali esterni, del tutto prive di disturbi al paziente.

Lichen sclero-atrofico

Lichen sclero-atrofico: è una dermatosi di origine probabilmente infiammatoria che generalmente colpisce pazienti adulti e si manifesta talora con prurito al glande, ma poi rapidamente compare un ispessimento della cute prepuziale verso la sua parte terminale, comparsa di facili minime fissurazioni del prepuzio durante i rapporti sessuali e pertanto un certo dolore o fastidio nel coito, difficoltà sempre maggiore nella retrazione del prepuzio sul glande per cui rapidamente insorge la fimosi che peggiora sempre più e richiede una precoce circoncisione, al fine di evitare la insorgenza di complicanze come la grave stenosi dell’uretra.

Prof. Alberto Roggia
Primario Emerito di Urologia – www.profroggia.it

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