Mal di scuola – parte 2

mal di scuola Bambini & Ragazzi

Il “mal di scuola”: uno stato emotivo che si manifesta attraverso un insieme di comportamenti disfunzionali

La scuola, l’apprendere, i compiti, le lezioni: per qualcuno può essere un incubo. Ci sono bambini e adolescenti che si rifiutano di andare a scuola o di fare i compiti, che lamentano spesso di mal di testa e mal di pancia, hanno difficoltà nella relazione con i compagni, partecipano poco e con scarsa attenzione, si sentono tristi e incapaci o arrabbiati, non compresi e perseguitati dagli insegnanti.

Rabbia e difficoltà a gestire le emozioni

Le esplosioni di rabbia compaiono di fronte alla frustrazione, al rifiuto, alle difficoltà, ed è come se in quei momenti il bambino o il ragazzo non fosse più in grado di ragionare, di fare appello al pensiero.
La rabbia viene buttata fuori, senza filtri, con urla, parolacce, spintoni, botte.

In molti casi la rabbia esplosiva è un tratto che si mantiene costante nel tempo e in ogni ambito sociale. Si tratta di bambini, prima, e ragazzi poi che a scuola collezionano note, sospensioni, bocciature, che vengono visti dal mondo esterno come cattivi, a volte anche pericolosi. Il mondo della scuola sembra schierarsi contro, tranne poi incontrare qualche insegnante che “sa come prenderlo” e che stabilisce una relazione importante ed esclusiva.
In altri casi può succedere che ci siano comportamenti contrapposti a casa e a scuola o che i comportamenti aggressivi non siano una costante ma compaiano in risposta ad eventi particolarmente stressanti.

Rabbia, paura, vergogna, negazione e tentativi di giustificazione sono le reazioni emotive dei genitori di fronte a figli che sembrano aver preso il sopravvento in famiglia.
I quadri clinici che sottostanno alle esplosioni di rabbia possono essere molto diversi, per gravità e per dinamiche. E’ importante che gli adulti possano capire e mettere pensiero laddove il bambino o il ragazzo non ne hanno le capacità, per poter innescare un cambiamento autentico.

Stati d’ansia

Gli stati d’ansia possono comparire in età evolutiva, inevitabilmente colpendo soprattutto la vita scolastica. Il momento delle verifiche, delle interrogazioni, ma anche i momenti di socializzazione libera come l’intervallo, diventano molto angoscianti.
Gli stati d’ansia possono sfociare in veri e propri attacchi di panico, momenti tremendi in cui ci si sente morire: il battito del cuore accelera, si suda, fino anche allo svenimento. Il corpo sembra impazzire e i sintomi fanno pensare ad un infarto.
La paura di avere paura arriva a bloccare la possibilità di affrontare gli ostacoli, costringendo a ritrarsi sempre più dalle sfide evolutive.

Dalle esperienze cliniche, oltre il sintomo emerge una fragilità legata soprattutto alla difficoltà a tollerare le distanze, le separazioni, i cambiamenti nella vita e nelle relazioni che sono inevitabili con la crescita.
Si tratta spesso di bravi ragazzi e brave ragazze che chiedono continuamente all’adulto di essere confermati nelle loro qualità, di avere la loro approvazione, sono amici su Facebook di genitori e professori, patiscono molto all’idea di perdere gli amici.

I genitori possono essere spiazzati soprattutto quando il sintomo arriva all’improvviso e parla di fragilità di un figlio che fino a quel momento “faceva tutto bene”.
La preoccupazione legata all’evidente fragilità del figlio porta i genitori a cercare un modo per aiutarli, oscillando tra l’assecondarli e lo spronarli.

Un aiuto contro il mal di scuola

Gli stati d’ansia, le esplosioni di rabbia, l’isolamento e l’apatia, insieme ai diversi sintomi del mal di scuola, , sono un importante campanello di allarme, sono segnali di uno sviluppo che fatica a procedere.
E’ importante che i genitori non siano soli a decifrare questi segnali e vengano aiutati da esperti a comprendere tempestivamente cosa significano, per rimettere in moto il processo evolutivo.

Abbiamo visto come i genitori preoccupati, spinti da un autentico amore per i figli, rischiano di rimanere sopraffatti dall’ondata emotiva e imbrigliati in meccanismi che non risolvono il problema del mal di scuola.
L’équipe del Centro di Psicologia Ulisse propone una consulenza breve per i disagi del percorso scolastico di bambini e ragazzi: un percorso di pochi incontri per capire se è un problema serio, che tipo di problema è, e come affrontarlo.

Alessandra Crispino
Mauro Martinasso
Ombretta Veneziani
Centro di psicologia Ulisse – Torino
info@centropsicologiaulisse.it
www.centropsicologiaulisse.it

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