Le pillole per impotenza e deficit sessuale

Dalla pillola “Blu” a quelle più attuali. Quando sono utili, quali precauzioni d’uso, effetti indesiderati e controindicazioni. Indispensabile la visita dello specialista andrologo per la corretta diagnosi e la terapia.
Molte sono le terapie prescrivibili nella cura delle disfunzioni erettili e della impotenza: cure farmacologiche, intracavernose con prostaglandine, ormonali, psicosessuali, ed anche chirurgiche vascolari artero-venose e protesiche. È compito dello specialista urologo-andrologo consigliare anzitutto gli accertamenti diagnostici più accurati per ricercare la causa di insorgenza del “sintomo”, cioè del disturbo che è rappresentato dal deficit sessuale, e quindi prescrivere la terapia più idonea allo specifico paziente.
Una rivoluzione in ambito terapeutico è rappresentata dalla introduzione di nuove molecole che agiscono come inibitori della fosfodiesterasi- 5 e che, rilasciando le cellule muscolari lisce del pene, danno il via ad una valida erezione che consente una idonea attività sessuale. In Italia, la prima molecola di tale categoria è stata introdotta in commercio nel 1998, nota a tutti come “pillola Blu”, si tratta del sildenafil, che si è affermato come vera innovazione terapeutica aprendo la strada alle terapie orali cosiddette vasoattive. Al sildenafil sono seguiti, negli anni successivi, altre molecole-farmaci vasoattivi rappresentati dal vardenafil, tadalafil, avanafil.
Tutti questi farmaci, tutt’ora in commercio, vengono assunti per bocca e deglutiti con poca acqua: in un tempo variabile da 30 minuti a circa due ore dopo la a sua assunzione il farmaco raggiunge adeguate concentrazioni nel sangue e produce il suo effetto terapeutico, ovviamente tutto ciò in base alla specifico farmaco utilizzato, al dosaggio impiegato che viene stabilito dallo specialista urologo-andrologo, ed anche alla risposta individuale che varia da paziente a paziente. È evidente che lo specialista andrologo, nella prescrizione di una farmaco vasoattivo, valuta essenzialmente alcuni elementi: rapidità di azione della molecola specifica, adeguata durata del suo effetto e tutto ciò in funzione anche delle necessità espresse dal paziente o dalla coppia.
Vardenafil e Avafaniil presentano il più rapido inizio di azione, mentre la più lunga durata cioè la cosiddetta “finestra di efficacia” è data da tadalafil e avanafil che tra l’altro non risentono dell’assunzione di alcool e cibo.
Il sildenafil raggiunge la massima concentrazione plasmatica dopo circa un’ora dalla somministrazione orale a digiuno: se invece la pastiglia è assunta al pasto, il tempo di picco è ritardato di circa 60 minuti.
Il tadalafil viene rapidamente assorbito dopo somministrazione orale, in modo indipendente dal cibo e presenta una emivita plasmatica di circa 17 ore, mentre la massima concentrazione plasmatica è ottenuta in due ore dopo la somministrazione.
L’avanafil, ultima molecola che è entrata in commercio, presenta una rapida insorgenza di azione, già entro 15-30 minuti dalla sua somministrazione, in quanto ha il pregio di avere il minor tempo per raggiungere la massima concentrazione plasmatica, ed ha una “finestra di efficacia” di circa sei ore: viene assunto per bocca, all’incirca 30 minuti prima della programmata attività sessuale.
Gli effetti collaterali “indesiderati” più comunemente segnalati con questi farmaci sono generalmente ben tollerati, spesse volte dose-dipendente, e si realizzano generalmente nel 5-7% dei casi: cefalea, dispepsia, congestione nasale, senso di calore e rossore al viso, ed in alcuni pazienti una modesta riduzione della pressione arteriosa.
La controindicazione assoluta è nei pazienti che assumono, sotto qualsiasi forma, nitrati o donatori di ossido nitrico, oltre che pazienti affetti da retinite pigmentosa, mentre la somministrazione dei vasoattivi per la erezione va adottata con prudenza ed attenzione nei pazienti cardiopatici, soprattutto se a rischio moderato-alto come in caso di angina non controllata, scompenso cardiaco, aritmie, cardiomiopatia ipertrofica, ipertensione non controllata, recente infarto miocardico o ictus e accidenti cerebrovascolari: in tali casi prima di prescrivere qualsiasi trattamento per la disfunzione erettile è assolutamente consigliata la visita specialistica cardiologica.
Ciò non significa che i farmaci vasoattivi non trovino indicazione nei pazienti con ipertensione arteriosa o arteriopatie coronariche o pregressi infarti. Recentemente il Vardenafil ed il Sidenafil sono commercializzate anche come compresse orodispersibili cioè da sciogliere semplicemente in bocca senza necessità di acqua: ne deriva anzitutto una praticità di somministrazione, e soprattutto una più rapida insorgenza di azione, già dopo 15 minuti e comunque entro 30 minuti.
In conclusione lo specialista andrologo ha oggi a disposizione numerose opzioni terapeutiche, ma la visita andrologica rimane fondamentale affinché dai vari accertamenti diagnostici consigliati si possa curare non solo il “sintomo” rappresentato dal deficit erettile, ma pure ed anzitutto le cause di insorgenza dello stesso, che andranno curate o meglio rimosse perché altrimenti peggiorerebbero ulteriormente il deficit di erezione che potrebbe sfociare in una impotenza totale. Ricordo che attualmente lo specialista andrologo può effettuare diagnosi di causa di insorgenza della impotenza e deficit sessuale mediante precisi esami del tutto senza dolore e senza dover ricorrere alla iniezione nel pene di prostaglandine: ad esempio le modernissime ecografie associate a elastosonografia SE (strain imaging) e 2-D SWE (shear wave) o il penogramma.

Prof Alberto Roggia
Primario Emerito di Urologia
Professore a contratto di Andrologia,Impotenza e Disfunzioni erettili presso l’Università degli Studi di Pavia
www.profroggia.it
Il presente articolo è stato scritto in collaborazione con Dott. Stefano Gilardi, specialista in dermatologia e malattie a trasmissione sessuale, e docente all’Università di Zurigo.

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