La prostata
Infiammazioni in età giovanile. Ingrossamento benigno della prostata già dai 35 anni, con comparsa dopo i 50 anni di minzione debole, frequente e talora urgente. Il tumore invece non provoca alcun disturbo! Interventi chirurgici “senza bisturi”. All’Ospedale di Gallarate è attivo il Centro Specializzato per la chirurgia della prostata.
Infiammazioni
In età giovanile-adulta, verso i 30-50 anni sono più frequenti le infiammazionicausate spesso da lunghi viaggi, eccessi nell’assunzione di alcolici (birra, vino bianco e superalcoolici): la minzione diventa improvvisamente molto frequente di giorno ma talora anche nella notte, accompagnata da bruciori e dolori all’uretra e, a volte, da febbre alta e sangue nelle urine. La semplice visita urologica consente di effettuare la diagnosi ed impostare con tempestività la cura antibiotico antinfammmatoria, con rapida guarigione clinica.
Ingrossamento benigno
Conosciuto anche col nome di iperplasia o ipertrofia o adenoma prostatico, è certamente una delle patologie più frequenti a carico di tutti gli uomini, soprattutto in questi ultimi anni considerando come la longevità si sia innalzata verso e ben oltre i 90 anni, raggiungendo frequentemente i 100 anni. Dopo i 50- 60 anni, ma talora già a 45-50, la prostata ingrossata comincia generalmente a restringere il canale urinario: ne deriva che lo svuotamento vescicale può diventare incompleto con una minzione sempre più frequente, talora solo di notte (2, o anche 3-4-5 volte, ogni notte), altre volte anche di giorno (ogni 2 -3 ore). Se la ostruzione prostatica si aggrava, compare urgenza ed impellenza minzionale, con perdita pure di gocce di urina, fattori che disturbano nettamente la qualità di vita, mentre il getto diventa pure faticoso per cui il paziente avverte sempre la sensazione di non aver svuotato completamente la vescica. Fondamentale la visita da parte del proprio Medico di Famiglia e della specialista Urologo: la visita urologica deve comprendere sempre la esplorazione rettale della prostata e va attuata sempre prima della ecografia trans rettale (meglio se verrà associata alla elastosonografa prostatica, che è molto utile per migliorare la accuratezza della diagnosi ed effettuare diagnosi precoce di eventuali tumori).
Il dosaggio nel sangue del PSA totale e del suo valore “libero”, è utilissimo, ma va effettuato prima della esplorazione rettale, oppure dopo 8-10 giorni dalla stessa.
Le cure inizialmente sono solo farmacologiche, e possono ben controllare la malattia per tutta la vita del paziente: anzi talora lo specialista urologo può anche ritenere che il paziente non abbia bisogno di cure ma solo di controlli ogni 12 mesi. Altre volte quando le cure sono inefficaci ed il paziente non svuota la vescica occorre la “chirurgia” che attualmente in tutti i Centri specializzati è effettuata sempre con tecnica “SENZA BISTURI” e pertanto mini-invasiva perchè SENZA TAGLI ESTERNI SULL’ADDOME, in quanto la prostata viene asportata attraverso la uretra che è la via naturale della minzione. Da segnalare al lettore che tutte le prostate anche se di voluminose dimensioni (anche di peso superiore ai 100- 150 grammi) possono essere operate con tecnica mini-invasiva, e pertanto senza dolori. Ricordo come l’Ospedale di Gallarate sia stato il primo Ospedale italiano ad acquistare il laser tullio yag, tanto che RAI-DUE trasmise varie volte, nella rubrica “Medicina 33” diretta dal Dott. Luciano Onder, interventi chirurgici sulla prostata effettuati, per via endoscopica con laser o resettori bipolari, dal Prof. Roggia presso la Urologia dell’Ospedale di Gallarate, dove è istituito da molti anni il Centro specializzato per la Chirurgia della Prostata ed il Centro laser, che richiama pazienti provenienti da città e regioni lontane perché possono usufruire, senza alcuna spesa, dell’intervento chirurgico perché totalmente a carico del Sistema Sanitario Nazionale.
Tumore alla prostata
A differenza dell’ingrossamento benigno, non provoca alcun disturbo, per cui la diagnosi viene formulata solo sulla base di un controllo del PSA e una indispensabile esplorazione rettale durante visita specialistica urologica, che si consiglia, tutti gli anni, a partire dai 50 anni di età (addirittura dai 40 anni se in famiglia ci fossero registrati casi di tumore prostatico, esempio al nonno, padre o zii, o fratelli).
In ambito delle tecniche chirurgiche, occorre ricordare che tutte le tecniche operatorie consentono di ottenere guarigioni nel 98 % dei casi di tumore maligno, per cui una tecnica non è migliore delle altre. Ciò indica che il robot, o la laparoscopia, consentono la guarigione esattamente come la chirurgia “classica tradizionale” con taglio esterno. Il problema è invece la possibile incontinenza urinaria e la impotenza, che possono comparire sia con la chirurgia mini-invasiva (Robot o laparo) che con le tecniche classiche cosiddette “a cielo aperto”.
Da ciò è facile comprendere come più la tecnica sarà di “massima precisione” e molto meno frequenti saranno la incontinenza ed impotenza: presso l’Ospedale di Gallarate utilizziamo una tecnica molto delicata e precisa che mediante sistemi ottici di ingrandimento, come lenti telescopiche grandangolo o microscopio frontale permette di poter operare con una particolare strumentazione finissima di precisione che è chiamata appunto “da gioielliere”. È una tecnica chirurgica di altissima precisione pressoché microchirurgica sullo sfintere interno che consente di ridurre al minimo il rischio della incontinenza urinaria.
Alberto Roggia
Direttore Urologia e Direttore del Centro Specializzato per la Chirurgia della Prostata
Ospedale di Gallarate
www.prostata.profroggia.it
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