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PERDERE TUTTO NON È UN BEL GIOCO


Il gioco è un’attività importante, da bambini giocavamo per divertirci e imparare, da grandi lo facciamo per rilassarci e liberare la mente. È perlopiù per divertimento e svago che molte persone giocano d’azzardo, scommettendo denaro: slot machine, gratta e vinci, scommesse, bingo…
Il gioco in denaro però è cosa diversa dal gioco dei bambini; esiste il pericolo che si manifestino problemi rilevanti, con gravi conseguenze per chi gioca e per la sua famiglia; ciò succede a una minoranza, non così piccola, di chi gioca in denaro (dal 3 al 9% dei casi a seconda degli studi), ma ancor prima si manifestano sintomi di malessere che compromettono la qualità della vita, con ripercussioni sul lavoro, lo studio, le relazioni, la salute.

Perché alcuni continuano a giocare, nonostante le conseguenze negative?
  • Perché sono condizionati da una vincita importante, propria o altrui
  • Perché sperano di influenzare la realtà con il “potere della propria volontà”
  • Perché sono convinti di possedere metodi matematici sicuri per vincere (il cosiddetto “pensiero magico”)
  • Perché si illudono di recuperare il denaro perso continuando però a fare proprio ciò che glielo ha fatto perdere
  • Così, rapidamente, accumulano perdite su perdite
In Piemonte

In media 3 cittadini piemontesi su 10, una quota equivalente a circa 1 milione e 300.000 individui, hanno giocato almeno 1 volta in denaro negli ultimi anni, spendendo un ammontare complessivo annuo di più di 6 miliardi di euro.
Tale quota corrisponde, a livello individuale, all’equivalente ogni 12 mesi di circa 4.500 € per ogni giocatore e di quasi 1.500 € pro-capite. Nello stesso periodo l’importo complessivo delle perdite è stato di oltre 1 miliardo di euro annuo, più di 750 € per ogni giocatore e poco meno di 250 € per ogni abitante.
Nel contempo, è aumentato in misura molto rilevante il contributo del gioco online, che costituisce attualmente oltre il 62% e il 25% rispettivamente delle puntate e delle perdite totali, e che pesa per quasi 3.000 € medi spesi per ogni giocatore


Il gioco d’azzardo è un problema se chi gioca
  • pensa spesso al gioco d’azzardo durante la giornata
  • mente sul proprio coinvolgimento nel gioco d’azzardo
  • perde consistenti somme di denaro e ricorre a prestiti
  • manifesta irritabilità e irrequietezza quando non può giocare
  • torna a giocare per rifarsi del denaro perso
  • spende quantità crescenti di tempo e denaro nel gioco
Le fasi della “carriera” di un giocatore problematico

Fase vincente o della luna di miele
L’emozione della grossa vincita fa dimenticare problemi e preoccupazioni, la sensazione di vincere frequentemente aumenta l’eccitazione legata al gioco, per cui si incrementanol’importo delle giocate e la quantità di tempo trascorso giocando d’azzardo
Fase perdente
Il pensiero ritorna sempre più spesso al gioco. Si inizia ad inseguire la perdita. Si raccontano le prime menzogne, si comincia a contrarre debiti senza riuscire a risanarli, si diventa sempre più nervosi e irritabili
Fase della disperazione e della perdita della speranza
Si è perso il controllo sul comportamento di gioco. Si possono provare panico e paura e affidarsi a soluzioni rischiose e inefficaci per procurarsi denaro (anche commettendo azioni illegali). Le persone care si allontanano, si può andare incontro a problemi con la giustizia, a crisi coniugali, alla perdita del lavoro, e spesso anche a pensieri e tentativi di suicidio
Fase della risalita
La consapevolezza di avere un comportamento di gioco problematico porta a chiedere aiuto

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