Helicobacter

Le infiammazioni della mucosa gastrica, i bruciori di stomaco, le difficoltà digestive, il reflusso gastro esofageo, l’ernia iatale… Sono disturbi sempre più diffusi e spesso sono dovuti a stress, cattive abitudini come quella di consumare i pasti troppo rapidamente, uso di farmaci tradizionali di cui molti sono irritanti per la mucosa gastrica.
La presenza dell’Helicobacter pylori dagli anni ‘80 è correlata all’infiammazione gastrica, e questo batterio è stato ritenuto il responsabile di molte ulcere gastriche. Si è introdotto l’uso di “eradicarlo” con antibiotici e con l’uso contemporaneo di inibitori di pompa protonica, farmaci ormai largamente usati da gran parte della popolazione. Studi più recenti individuano in questo batterio invece un “commensale”, un ospite dotato di attività utili al nostro organismo, come per esempio quella di regolare l’acidità gastrica e di intervenire nella regolazione degli ormoni della fame e della sazietà leptina e grelina, e correlano la sua patogenicità alla localizzazione in particolari aree dello stomaco o ad una alterata regolazione delle sue secrezioni, per cui la sua presenza sarebbe più una conseguenza dell’infiammazione gastrica piuttosto che la causa. Lo studio di questo batterio ci porta a riflettere sulla grande e benefica popolazione di batteri che vive con noi e per noi. Pensiamo che le cellule batteriche sono 10 volte più numerose di quelle umane, e intervengono ad esempio nel farci assimilare le vitamine, sintetizzando gli enzimi necessari per la produzione di vitamina b12.
Grazie agli enzimi prodotti dal Bacterioides thetaiotaomicron del nostro intestino siamo in grado di assimilare i nutrienti di arance, mele, patate, e grazie al Bacterioides fragilis il nostro sistema immunitario sta in equilibrio in modo che quando i nostri tessuti si infiammano, intervengono cellule “T” di regolazione ad impedire l’estendersi dell’infiammazione ai nostri tessuti e organi.
Tutti noi abbiamo un microbioma fin da piccolissimi, e lo costruiamo man mano grazie alla relazione con l’ambiente che ci sta intorno, iniziando a contaminarci con alcune delle cellule commensali della mamma acquisendole durante il passaggio nel canale del parto, e continuando ad acquisirne con i contatti con i parenti, gli oggetti intorno a noi e con gli alimenti. Arriviamo nella tarda infanzia ad avere uno degli ecosistemi microbici più complessi del pianeta, in continuo divenire e soprattutto unico per ognuno di noi, tanto che l’esatta combinazione di specie microbiche è diversa da una persona all’altra, e contribuisce al mantenimento della nostra salute.
È quindi facile immaginare come una buona igiene di vita influenzi positivamente il nostro microbioma, come possa essere benefica una alimentazione sana – ricca di vegetali freschi – e un uso accorto e limitato dei farmaci tradizionali. In alcuni casi, se i disturbi digestivi sono importanti, è bene approfondire il problema rivolgendosi al medico, soprattutto se c’è anche perdita di peso, pallore, stanchezza, se gli occhi prendono una colorazione giallognola, o, ancora, se si presenta un vomito persistente o con sangue, se forti dolori gastrici compaiono durante lo sforzo fisico, o se il dolore gastrico si estende alla schiena.
Se c’è una sensazione di bruciore allo stomaco possiamo lenirla con mucopolisaccaridi di altea e malva, con bicarbonati naturali e pensare ai rimedi omeopatici che rapidamente agiscono sulla sensazione di pirosi gastrica.
Per il “brucior di stomaco” possono essere utili diversi rimedi a seconda dei sintomi. Se c’è molta sete di acqua fredda e sensazione di fame costante, anche notturna, e i cibi caldi ci fanno stare peggio, siamo emotivi e c’è qualcosa che ci ha spaventati in questo periodo, si può pensare al rimedio Phosphorus.
Per un bruciore gastrico che temiamo correlato all’assunzione di cibi non freschi, se ci sentiamo anche ansiosi, irrequieti e abbiamo più freddo del solito, il rimedio può essere Arsenicum album. Di solito in questo caso la sete è per poca acqua per volta.
La pirosi gastrica con eruttazioni acide dopo errori dietetici, il reflusso in persone sedentarie o in soprappeso (il grasso addominale favorisce il ritorno del cibo verso l’esofago) spesso rispondono bene al rimedio Sulphur, adatto a chi ha fame di dolci, di cibi grassi e conditi, è caloroso e ha un mal di stomaco che migliora con bevande tiepide.
Se il bruciore di stomaco è accompagnato da eruttazioni e gonfiore e si sta un po’ meglio eruttando o massaggiandosi lo stomaco e stando seduti piegati in avanti, facilmente con Lycopodium il miglioramento sarà rapido. Lycopodium è anche il rimedio adatto a chi si alza di notte per mangiare per lenire l’infiammazione gastrica.
Una persona sovraccaricata, in superlavoro, con forte senso della responsabilità, ansiosa per il futuro col timore di non farcela a gestire tutto e la paura che la mente non regga e si confonda, se ha bruciore di stomaco con eruttazioni acide può giovarsi di Calcarea carbonica.
Se il gonfiore di stomaco è il disturbo più fastidioso, che accompagna un’indigestione con frequenti eruttazioni, e addirittura “manca il fiato” tanto lo stomaco è gonfio, il rimedio adatto facilmente è Carbo vegetabilis, riconoscibile per il suo desiderio di “farsi aria”, per il bisogno d’aria aperta e di ossigeno.
Questo rimedio è adatto anche in stati di collasso: è stato usato con successo per i sintomi da avvelenamento da ossido di carbonio, e nei casi in cui l’indigestione può portare allo svenimento. Carbo vegetabilis deve stare seduto sul letto quando fa fatica a respirare e ha aria nello stomaco, e se riesce a fare qualche ruttino sta meglio. È un rimedio per un organismo lento, apatico, dilatato con le mani e i piedi spesso gonfi e la circolazione lenta. Il sofferente che ha bisogno di Carbo Vegetabilis ha il naso freddo, il fato freddo, mani e piedi freddi, e questa situazione può derivare anche da cattive abitudini prolungate nel tempo: cibi troppo abbondanti che hanno portato a flatulenza, bruciore di stomaco, dilatazione, aria nauseabonda nell’intestino. Un miglioramento delle abitudini alimentari e l’assunzione del rimedio Carbo vegetabilis potranno mettere ordine nell’organismo così sofferente.
Se la sensazione è soprattutto di “crampi”, di “contrazione” allo stomaco e le eruttazioni non ci fanno stare meglio, siamo irritati, abbiamo lavorato troppo, bevuto più caffè o, ancora, abbiamo una gastrite da consumo di alcol il rimedio adatto è Nux vomica.
Quando la gastrite è accompagnata da alito cattivo, pesantezza digestiva, sentiamo più male dal lato destro e per stare meglio dobbiamo sdraiarci sul lato sinistro con le gambe tirate su, pensiamo a Chelidonium, utile anche per una indigestione con nausea e flatulenza.
Talvolta chi ha bisogno di Chelidonium cerca di stare meglio bevendo latte caldo, ama i formaggi, ha il collo rigido specie a destra e tende ad essere autoritario e a rimuginare su qualche difficoltà con un’ansia che non dà tregua.
Capita di sentir dire: «Mi sento un sasso sullo stomaco» e vediamo una persona appesantita, che vuol essere lasciata in pace durante i suoi disturbi digestivi con dolori a fitte, che ha bisogno di stare ferma perché altrimenti sta peggio, ha una sete grandissima, è irritabile e spesso preoccupata per gli affari; ha l’intestino bloccato, con marcata secchezza del retto: Bryonia in questo caso darà miglioramento.
Chi assume il rimedio appropriato guarisce rapidamente grazie al mutamento rapido e benefico del campo elettromagnetico e il benessere pervade tutto l’organismo, dalla flora batterica percorsa da un vento positivo all’umore che pare più sollevato e sereno alla digestione più leggera e veloce.

Anna Maria Coppo
Farmacia San Giuseppe,
Settimo Torinese

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