Donne e salute – parte 1

Universo Femminile donne automedicazione

Donne, salute ed automedicazione

Piccoli disturbi “in rosa”: metà delle donne italiane punta sull’automedicazione.

Essere in salute e in forma è fondamentale

La vita delle donne è sempre più stressante per via di una vita spesso frenetica, fatta di responsabilità e di impegni crescenti, a casa come al lavoro. Essere in salute e in forma è quindi fondamentale per gestire al meglio gli appuntamenti quotidiani, specie quando ci si deve giostrare tra carriera e famiglia.

Stando però a un’indagine promossa da Assosalute (Associazione nazionale farmaci di automedicazione) la quasi totalità della popolazione femminile (91,5 per cento), negli ultimi tre mesi ha sofferto di almeno un disturbo fisico, e il 57 per cento di più di due disturbi diversi, soprattutto a seguito di un periodo particolarmente stressante (poco più del 65 per cento), durante i giorni del ciclo mestruale (46 per cento) o la sera, dopo una giornata particolarmente intensa di lavoro o studio (44 per cento).

Tra le altre situazioni citate, il clima (caldo, vento), la gravidanza, alcuni momenti della giornata (il risveglio mattutino, la notte) e dopo i pasti (soprattutto in caso di intolleranze alimentari). Su un campione di donne adulte, il mal di testa risulta essere il più ricorrente fra i malesseri maggiormente diffusi, dato che quasi il 70 per cento dichiara di soffrirne con regolarità. Seguono gonfiore e disturbi gastrointestinali (49 per cento, con un aumento di 9 punti rispetto a un’indagine analoga del 2013), problemi causati dallo stress, come insonnia e tensione muscolare (48 per cento, 6 punti in più se confrontati con il 2013) e dolori mestruali (43 per cento, in lieve calo di 2,5 punti rispetto al 2013).

Pur trattandosi di inconvenienti di piccola entità, possono comunque condizionare la vita e l’umore di gran parte delle donne, da una a quasi tre volte al mese: le intervistate ammettono di diventare lunatiche e più suscettibili (ne è consapevole una donna su due), di provare disagio nelle relazioni con gli altri (25 per cento circa), di modificare le proprie abitudini alimentari (quasi il 22 per cento) e di avere anche difficoltà sul lavoro o a scuola (17 per cento circa). Nonostante ciò, circa una donna su quattro dichiara di non cambiare nulla del proprio stile di vita e di cercare di convivere con l’inevitabile disagio che questi disturbi comportano.

Ad ogni età il suo problema

A risentirne dei disturbi femminili sono, in particolare, le più giovani (le donne sotto i 34 anni ne indicano mediamente tre diversi): questo è dovuto all’incidenza dei dolori mestruali e della sindrome premestruale (che colpiscono rispettivamente il 64 per cento e il 46 per cento delle under 35) e del mal di testa. Con il crescere dell’età, i dolori femminili e in particolare quelli legati al ciclo mestruale tendono a diminuire d’intensità fino a scomparire fisiologicamente. Tra i 35 e i 54 anni aumentano invece i disturbi da stress, come insonnia e tensione muscolare, mentre il gonfiore alle gambe è tipico delle over 55.

«Alcuni disturbi sono legati a momenti particolari della vita di una donna», afferma Rossella Nappi, professore ordinario di Clinica ostetrica e ginecologica IRCCS Policlinico San Matteo, Università di Pavia. «Mal di testa, stress, sindrome premestruale e dolori mestruali sono spesso associati a quei periodi che segnano un momento fisico e psicologico di passaggio, come l’adolescenza e l’arrivo della menopausa, o come quelli in cui si decide di programmare una gravidanza». I cambiamenti biologici che ne conseguono, impongono alle donne momenti che possono rivelarsi critici, e che si riflettono anche sulla vita sociale.

«Nel caso delle adolescenti, per esempio, il ciclo può avere un impatto negativo sul rendimento scolastico o su quello sportivo», sottolinea l’esperta. «Una mestruazione dolorosa (dismenorrea) è il segnale, da parte dell’organismo, di un’alterazione del delicato equilibrio ormonale. Questa condizione di precarietà si manifesta con sintomi di varia entità – dal dolore transitorio del ciclo mestruale alle alterazioni del ciclo stesso, fino a stati di affaticamento ingiustificato, oscillazioni di peso, disturbi sul versante affettivo e relazionale – che meritano di essere trattati poiché causano disagio e interferiscono con la vita quotidiana. Da aggiungere che il dolore può altresì nascondere patologie che rischiano di influire sulla fertilità futura delle ragazze».

Claudio Buono

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