Depressione stagionale: che fare? – parte 1
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La depressione stagionale
La depressione stagionale è un malessere diffuso che colpisce soprattutto in autunno. I suggerimenti per contrastarlo.
Con l’arrivo dell’autunno e l’accorciarsi delle giornate, sono molti a essere colpiti dalla cosiddetta Sad (Seasonal affective disorder) ovvero la depressione stagionale. In Italia si stima che ne soffra in forma lieve circa il 20 per cento della popolazione.
Per la cronobiologia, la scienza che studia i ritmi biologici dell’organismo, questo disturbo ha una spiegazione ben precisa nel calo della luce solare: di norma i raggi attivano tutta una serie di ormoni come il cortisolo (prodotto dall’organismo per far fronte allo stress), la melatonina (che regola il circolo sonno-veglia), la serotonina (responsabile del buon umore). La ridotta luminosità provoca una carenza di tali elementi, con conseguenze evidenti sulla salute, a partire dal malumore che coglie già dal mattino, interferendo con la qualità della vita, nella sfera privata e professionale.
A ciò si aggiungono altri sintomi come astenia, difficoltà nel concentrarsi e svolgere le normali attività quotidiane, tendenza a mangiare e dormire eccessivamente, calo del desiderio sessuale. Riconoscere e affrontare questo disturbo in modo tempestivo è quindi importante per poter dare una risposta rapida alla sua soluzione.
Come si cura
Psicoterapia
È particolarmente utile per curare questo disturbo in quanto, da un lato consente di individuare gli elementi che ne hanno causato l’insorgenza e quelli che contribuiscono al suo perdurare, e dall’altro di trovare modalità più efficaci per gestirli ed eliminarli. Per esempio, attraverso lavori di consapevolezza corporea e rilassamento, si possono imparare modi sani per affrontare i sintomi del disordine affettivo stagionale e gestire lo stress. I benefici della psicoterapia si estendono anche al periodo successivo alla sindrome, riducendo il rischio di comparsa di ricadute significative e aumentando il benessere e la qualità di vita.
Fototerapia
Una valida soluzione tecnologica per il trattamento della Sad è rappresentata dalla fototerapia (o light terapy), basata sull’esposizione a particolari lampade che hanno caratteristiche fisiche analoghe a quelle della luce solare. Il trattamento in genere prevede sessioni giornaliere che si effettuano per lo più al mattino presto e la cui durata può variare dai 30 minuti a due ore, a seconda dell’intensità della luce a cui ci si sottopone. Gli effetti benefici, come la regolazione del tono dell’umore e del ritmo del sonno, di solito sono riscontrabili già nel giro di una settimana, ma ne possono occorrere anche due o tre per un beneficio più completo e duraturo.
Farmaci
In caso di sintomi della depressione stagionale particolarmente invadenti e duraturi, possono essere utilizzati gli antidepressivi, ma sempre sotto prescrizione e controllo medico.
Consigli per la prevenzione
Fare il pieno di luce
Una passeggiata o un po’ di sport all’aria aperta, preferibilmente al mattino, aiuta a ricaricarsi e a contrastare ansia e depressione. E anche se non c’è il sole, mezz’ora almeno di movimento outdoor ha effetti positivi davvero sorprendenti sul morale.
Assumere Omega 3
Questi acidi grassi, di cui sono particolarmente ricchi alcuni pesci (come sardine, aringhe, tonno e salmone), oltre a noci, uova e semi di lino, svolgono un ruolo chiave nel funzionamento del sistema nervoso centrale e nel ridurre la predisposizione a soffrire di depressione. Altrettando importante è il magnesio (un minerale contenuto in grandi quantità nei cereali integrali, nelle verdure a foglia verde, nei legumi, nella frutta secca, nella cioccolata) che aiuta ad attivare gli enzimi necessari per la produzione della serotonina e della dopamina, due neurotrasmettitori che migliorano la funzione cerebrale e gli stati depressivi lievi.
Regolarizzare il sonno
Coricarsi e svegliarsi sempre alla stessa ora, concedendosi 6-8 ore di riposo tutte le notti, permette all’organismo di reagire meglio ai cambiamenti stagionali che provocano la Sad. Prima di andare a letto, non usare il computer o altri device, né impegnarsi in attività che possono stimolare il cervello, causando un certo di grado di stress che renderebbe difficoltoso addormentarsi. Evitare di assumere nelle ore serali bevande eccitanti (caffè, tè) o alcolici che possono rendere difficile e agitato il riposo notturno. Per conciliare il sonno, può essere d’aiuto fare un bagno o una doccia caldi, un paio d’ore prima di andare a dormire.
Claudio Buono
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