Capelli e autunno – parte 3
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Capelli e autunno
Per mantenere in salute la nostra chioma è bene conoscere caratteristiche e attività dei capelli per sostenerli e aiutarli a contrastarne la perdita quando è eccessiva.
Cosa fare?
Le terapie anticaduta sono legate al tipo di calvizie e alle relative cause. I follicoli atrofizzati non sono recuperabili e non è possibile far nascere follicoli nuovi poiché il loro numero è prefissato alla nascita. È invece possibile stimolare una produzione migliore dove il bulbo funziona, anche se il capello è molto fine o lanuginoso. Tenendo presente che di fronte alla caduta dei capelli o al loro diradamento marcato è necessario interpellare il dermatologo e sottoporsi agli esami specifici, esistono alcuni farmaci che possono dare un aiuto, anche solo bloccando la caduta, così come i prodotti cosmetici possono essere dei coadiuvanti e aiutare a prevenire la caduta nei soggetti predisposti.
Infatti è possibile migliorare l’ambiente cutaneo con prodotti che contrastano i fattori negativi come grasso, forfora, ricambio lento, microorganismi, ecc. Per quanto riguarda la detersione, per esempio, oltre a rimuovere le impurità, è necessario tenere sotto controllo la produzione di sebo (associata spesso all’alopecia androgenetica), riequilibrare la flora batterica residente sul capo, stimolare la microcircolazione locale per rinforzare gli scambi intracellulari.
Lo shampoo per il lavaggio deve essere delicato e specifico per la tipologia di chioma (grassa, secca, con forfora) che va usato alternativamente a uno shampoo specifico anticaduta. Lo shampoo deve essere sempre accompagnato da un massaggio del cuoio capelluto per favorire la microcircolazione locale apportando ossigeno ai bulbi. I trattamenti anticaduta che, solitamente, impiegano lozioni, sieri e fiale, vanno scelti tra quelli specifici per il tipo di alopecia in quanto agiscono in modo mirato.
Il loro scopo è quello di apportare nutrimento al bulbo pilifero, altri fortificano e aiutano la rigenerazione dei capelli, altri ancora hanno un effetto vasodilatatore per stimolare la microcircolazione. Il loro impiego varia da 1 a 3 volte la settimana e spesso devono essere massaggiati sul cuoio capelluto.
Anche gli integratori alimentari possono essere un valido aiuto contro la caduta dei capelli apportando minerali e amminoacidi purché siano privi di Vitamina A che ha effetti negativi. Fra i consigli che possono contrastare la caduta dei capelli va segnalato l’uso di prodotti protettivi per i capelli con filtri anti raggi ultravioletti, il divieto di phon troppo caldi, il non aggravare la caduta con fumo, alimentazione non equilibrata, stress, steroidi, lampade abbronzanti.
Il ciclo di vita del capello
Il ciclo vitale del capello è regolato da tre fasi: anagen (di crescita), catagen (di involuzione) e telogen (di riposo).
Lo stadio anagen
Lo stadio anagen è quello della crescita ed è il più lungo del ciclo follicolare nel quale il bulbo produce cellule in continuazione. La sua durata varia da individuo a individuo ed è determinante per la vita del follicolo pilifero e per la lunghezza del capello prodotto. Nel cuoio capelluto la fase anagen varia da 2 a 7 anni ed è più breve negli uomini rispetto alle donne e in alcune aree del cuoio capelluto. Con il passare del tempo questa fase si accorcia e i capelli diventano più corti e sottili.
La fase catagen
La fase catagen è breve e dura mediamente da 7 a 21 giorni. In questa fase il follicolo – che va incontro a una involuzione – interrompe la sua attività e si prepara alla fase di riposo. A questo punto la guaina epiteliale avvolge inferiormente il follicolo formando una sacca e lo trasporta dal tessuto sottocutaneo al derma medio.
La fase telogen
La fase telogen – che dura all’incirca 3 mesi – vede la radice del capello “addormentarsi” e assumere il tipico aspetto “a clava”. Tuttavia il capello, resta ancorato alla guaina epiteliale esterna e viene eliminato solo quando il follicolo rientra nella fase anagen e un nuovo capello occupa il canale follicolare. Ogni bulbo attraversa queste tre fasi in modo indipendente dagli altri e si può dire che a livello del cuoio capelluto, in una persona normale, l’85/90 per cento dei capelli si trova in fase anagen, il 2 per cento in fase catagen e il rimanente in fase telogen.
Queste attività possono essere controllare attraverso un tricogramma, un esame microscopico che permette di seguire il ciclo vitale del capello.
Elisa da Vinci
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