Attenti al PIDOCCHIO!

Ricomincia la scuola: in arrivo “l’invasione” dei piccoli e fastidiosi insetti I pidocchi sono piccoli insetti che possono vivere solo a contatto del corpo umano poiché si nutrono del sangue che succhiano dalla nostra pelle.
Il più diffuso è il pidocchio del capo (Pediculus humanus capitis), ma ne esistono anche altri tipi: il pidocchio del corpo (Pediculus humanus corporis) e il pidocchio del pube, conosciuto anche come “piattola” (Phtirius pubis). Il pidocchio del capo vive solo sulla nostra testa e si riscontra più facilmente tra le persone che vivono in comunità. Si diffonde tra i bambini (soprattutto tra i 3 e i 12 anni) indipendentemente dalle condizioni igieniche, dal colore della pelle o dal tipo di capelli.
Il pidocchio ha un ciclo vitale che attraversa tre stadi: uovo, ninfa, adulto. Le uova (o lendini), di forma allungata, colore bianco-grigiastro, lunghe circa un millimetro, sono incollate alla base del capello.
Dopo circa una settimana dalla deposizione si schiudono e danno origine a una piccola ninfa che si trasforma poi in pidocchio adulto. Dopo la schiusa, la lendine resta vuota e aderente al capello.
Il pidocchio adulto misura 2 – 3 millimetri di lunghezza, ha un colore che varia da marrone a bianco-grigiastro, un corpo a forma ovoidale ed è munito di sei zampe “uncinate” che gli consentono di muoversi sul capello, senza perdere la presa.
Solitamente si fissa a pochi millimetri dal cuoio capelluto, perfora la cute grazie al suo particolare apparato buccale, succhia il sangue del suo ospite e deposita, dopo il morso, un particolare liquido causa del caratteristico prurito.
Questo parassita si trasmette per contatto diretto e prolungato. Sono necessari circa 30 secondi perché un pidocchio passi da una testa all’altra e la trasmissione può avvenire anche tramite oggetti che vengono a contatto con la testa (capelli, cuscini, spazzole, vestiti, ecc). Lontano dal cuoio capelluto, il pidocchio muore al massimo in due giorni – in genere in meno di uno – e le sue uova non riescono a schiudersi se si trovano ad una temperatura inferiore a quella cutanea.
Il periodo più a rischio per le infestazioni dei pidocchi è quello che va da agosto a novembre. In questo periodo è dunque ancora più opportuno ispezionare con attenzione la testa dei bambini specie tra i 3 e gli 11 anni.
 
CONTROLLARE
Prevenire completamente le infestazioni dei pidocchi è impossibile ed è assolutamente inutile e dannoso l’uso a scopo preventivo di trattamenti specifici. Quindi bisogna controllare periodicamente, anche senza sintomi, per una precoce identificazione dei casi di infestazione.
Alcune piccole regole… a scuola
– non ammucchiare capi d’abbigliamento sugli attaccapanni o sulle panche degli spogliatoi.
– non scambiare oggetti personali quali pettini, nastri, fermagli, cuffie o cappellini.
A casa…
– una volta la settimana, ispezionate la testa del bambino, ricordando che pidocchi e lendini si fissano a pochi millimetri dal cuoio capelluto. Bisogna guardare soprattutto nella zona della nuca e dietro le orecchie;
– quando si nota una presenza sospetta, bisogna esaminarla attentamente: se è solo forfora, cade al minimo tocco; se sono lendini, rimangono incollate al capello anche esercitando una certa pressione per rimuoverle;
– se a scuola è in corso un’infestazione di pidocchi, i controlli devono ovviamente farsi più attenti e frequenti, estendendoli a tutti i componenti della famiglia.
 
COME ELIMINARLI…
Quando si scoprono i pidocchi è necessario intervenire immediatamente facendosi consigliare dal medico o dal farmacista di fiducia un trattamento specifico a base di principi attivi in grado di uccidere tanto gli adulti quanto le larve e le uova. Shampoo, mousse e lozione anno applicati direttamente sui capelli asciutti massaggiandoli con cura e quindi risciacquandoli dopo aver atteso il tempo necessario per l’azione antiparassitaria. L’operazione va ripetuta una seconda volta.
È importante poi munirsi di un pettine a denti fitti da usare subito dopo il trattamento (e poi ogni due giorni) per rimuovere le lendini e i pidocchi morti.
Spazzole e pettini: immergere per 10 minuti in acqua calda (almeno 54°C), in cui diluire eventualmente il prodotto indicato per il trattamento.
Biancheria, cappelli, ecc: lavare in lavatrice a 60°C o a secco. Altrettanto efficace è chiuderli per qualche giorno in sacchi di plastica.
 
E DOPO IL TRATTAMENTO?
Il trattamento antiparassitario va sempre ripetuto a distanza di 8 giorni. Così facendo, si è sicuri di eliminare anche le larve nate da lendini sopravvissute alla prima applicazione, dal momento che le uova maturano e si schiudono sette giorni dopo essere state deposte dalla femmina.
Non è comunque necessario che il bambino rimanga a casa da scuola fino alla fine del trattamento, dopo la prima applicazione il piccolo può tranquillamente ritornare in classe.

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