Arteterapia – parte II

Lavorare con i materiali artistici, scoprirli, sceglierli, mischiarli, assemblarli, recuperarli, trasformarli, e trovare soluzioni per procedere nel proprio lavoro creativo si configurano così come attività di sostegno alla capacità individuale di porre e porsi domande, di cercare risposte, di riparare, di modificare ed elaborare quanto già conosciuto creando nuove connessioni tra gli elementi. Attraverso la relazione con i materiali, sentendo come essi prendono vita, rispondono e si modificano al contatto fisico con le proprie mani, l’individuo acquisisce in prima persona la capacità di definire un ordine e una forma, originale e unica, sulla materia caotica e informe, attivando nel contempo una particolare sintonizzazione con la propria sensorialità/sensibilità accompagnate da un ritrovato sentimento di autoefficacia. L’attività artistica che procede secondo la metodologia dell’Arteterapia consente di ristrutturare l’immagine di sé e apre un varco a processi evolutivi ed adattivi di natura affettiva, relazionale e professionale, contrastando processi consolidati di autosvalutazione, che impediscono, se non riconosciuti ed elaborati, il raggiungimento del giusto grado di autostima che consente alla persona di accedere liberamente alle proprie risorse.
La presenza dell’arteterapeuta è importante e rassicurante in questo percorso poiché organizza, si prende cura e gestisce opportunamente il contesto in cui si svolge l’attività, che una volta interiorizzato come luogo certo, stabile e protetto, contribuisce a riattivare sentimenti vitali, quali ad esempio la speranza e la fiducia, su cui fare leva per avviare un cambiamento nella percezione di sé e dell’altro. Il suo ruolo non è quello di guida non è quello di guida o insegnante, bensì di autentico, rispettoso e attento alleato del processo artistico in atto. Offre, senza indebite forzature, una varietà di stimoli, materiali e linguaggi artistici, affinché sia possibile per la persona ampliare il proprio livello di autonomia, e supporta le scoperte di ognuno affinché si strutturino in competenze individuali. In quanto conduttore dell’atelier si fa interprete e garante di un generale atteggiamento partecipe e non giudicante, incoraggiando un clima che favorisca la libertà espressiva e comunicativa del proprio essere semplicemente se stessi.
L’Arteterapia non ha un target di utenza consigliato o predefinibile, può essere svolta individualmente o in gruppo, ma tutti i percorsi sono differenziati, studiati e mirati a seconda della specificità delle diverse persone o gruppi di persone, dal bambino all’anziano, dalla persona che desidera esplorare se stessa alla persona con problemi patologici. Questo tipo di percorso non vuole essere e non è sostitutivo di terapie o progetti educativi già in atto, ma si pone in aperto dialogo con essi. Infatti, la preparazione teorica e pratica dell’esperto in Arteterapia Clinica gli consente di lavorare in cooperazione sinergica con diverse equipe di professionisti; atelier di Arteterapia sono ospitati in case di cura per anziani (anche affetti da Alzheimer), scuole, studi di psicologi, centri diurni, case famiglia, comunità e altri enti che si rivolgono all’assistenza e al sostegno della persona. Allo stesso tempo, ci sono atelier che lavorano con privati che coltivano semplicemente l’amore per l’arte, l’estetica, il benessere e una maggiore conoscenza e percezione di sé.
Le possibilità che offre l’Arteterapia sono molteplici e differenti a seconda della persona che decide di avviare questo percorso ed è perciò complesso riuscire a spiegarlo solo con le parole, tuttavia posso provarci in conclusione con una metafora: avete mai osservato nel tempo la germogliazione o la una fioritura di una pianta? Ecco, i mezzi artistici, gli eventuali stimoli, l’adeguatezza e la cura nell’offrirli, la particolare atmosfera dell’atelier, la speciale qualità del rapporto che offre il conduttore sono il suolo, l’aria, l’umidità e il calore che possono potenzialmente farla crescere, fortificarla o arricchirla.

Chiara Marta Maria Gualini
APIART – Associazione Professionale Italiana Arte Terapeuti

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