Arteterapia – parte I

UN VALIDO SOSTEGNO AL BENESSERE INDIVIDUALE
Nella mia esperienza di tirocini come studentessa al corso di Arteterapia Clinica ed oggi come professionista del settore ho avuto modo di osservare che ogni essere umano, in qualsiasi situazione fisica e psicologica si trovi, possiede sempre in sé incredibili risorse emotive, cognitive e sensoriali che attendono di emergere e agire, consentendo il raggiungimento di nuovi equilibri. Non sempre, però, le persone hanno l’occasione di scoprire, comprendere e far agire queste importanti e utili qualità individuali, spesso a causa dell’impegnativa routine quotidiana; a volte perché non si trova una sicura o concreta occasione per metterle alla prova, altre perché non si hanno tempo, la giusta circostanza, gli strumenti e dei validi aiuti per riappropriarsene.
L’Arteterapia, mettendo a disposizione uno spazio e un’ora prestabilite e certe, è in grado di fornire queste possibilità con una modalità quieta e protetta, grazie e attraverso l’uso dei mezzi artistici e alla relazione che instaura l’arteterapeuta, relazione che si crea in modo prevalentemente non verbale attraverso l’offerta di stimoli e strumenti creativi in grado di sintonizzarsi con le diverse e molteplici potenzialità individuali di ognuno.
Un atelier di Arteterapia, in pratica, vuole innanzitutto avvicinare la persona ai materiali artistici, consentirle di sperimentarli in piena libertà e di esprimere la propria creatività, senza forzature o giudizi, ma seguendo, invece, solo le proprie attitudini, ispirazioni, desideri e capacità. L’atelier vuole essere un momento e uno spazio dove potersi rigenerare dalla vita quotidiana, valorizzare la propria capacità di ascoltarsi, comunicare, dare spazio alla propria interiorità e provare a trovare un dialogo tra queste parti. Non richiede assolutamente ai suoi partecipanti di avere competenze tecniche grafiche 0 pittoriche, ma la volontà di provare a sentirsi protagonisti attivi di gesti creativi, ascoltare se stessi integralmente (come esseri bio-psicofisici) ed esprimersi attraverso la molteplicità dei linguaggi artistici.
Il nucleo o cuore fondamentale di ogni percorso di Arteterapia è il contatto con i materiali artistici. È essenzialmente grazie ad esso che la persona può sperimentare nuove possibilità di vedere e confrontarsi con il mondo e i propri vissuti personali. Il “qui ed ora” di ogni esperienza artistica è in grado di riaprire il dialogo tra passato e futuro e questo confronto permette nuove ricerche personali di senso e significato.
In questi termini, il fare artistico e creativo offre l’opportunità di ricontattare diverse risorse potenziali: sensoriali, emotive, cognitive e relazionali, qualità a volta trascurate o silenziate da esperienze di vita particolarmente stressanti. Ogni pensiero, emozione, sentimento, ricordo, richiesta, può trovare una forma e divenire gesto creativo. Nello sviluppo di un lavoro artistico, ognuno ha l’opportunità di dare forma a ciò che non ce l’ha, di visualizzare ciò che prima non era disponibile allo sguardo, per prenderne distanza o avvicinarlo, fronteggiarlo, valorizzarlo, abbandonarlo, trasformarlo o integrarlo con altri aspetti di sé. Il registro simbolico che passa attraverso l’atto e il risultato creativo può permettere pertanto alla persona di avviare nuove modalità di elaborazione e riflessione di ciò che ha vissuto o sta vivendo.

Chiara Marta Maria Gualini
APIART – Associazione Professionale Italiana Arte Terapeuti

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