Aneurisma aorta addominale – parte II

DIAGNOSI
Nella maggior parte dei casi l’AAA non dà sintomi. Viene quindi diagnosticato occasionalmente nel corso di altri esami eseguiti per un’altra patologia, quale un’ecografia addominale o una TAC. Talvolta, durante addominale, cosa peraltro non facile nei pazienti in sovrappeso, o la presenza di un soffio addominale.
La diagnosi di aneurisma dell’aorta addominale può essere effettuata in vari modi:
1. con la palpazione dell’addome è possibile che il medico avverta un rigonfiamento o una pulsazione che deve far sospettare la presenza di un aneurisma addominale;
2. con l’Ecocolordoppler che è un metodo preciso, non invasivo, in grado di misurare il calibro dell’aorta addominale, studiarne le pareti e valutarne i flussi. Attualmente è considerato l’esame di primo livello dalle linee guida internazionali ed è l’esame che meglio consente di seguire nel tempo gli eventuali aumenti di calibro degli aneurismi con esami ripetuti annualmente o semestralmente a seconda del calibro aortico riscontrato;
3. in caso di di diametro o conformazione sospetta all’ecodoppler occorrono ulteriori informazioni, specialmente in previsione dell’intervento chirurgico: Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) o una Risonanza Magnetica Nucleare (RMN). L’esame angiografico preoperatorio al contrario è stato quasi completamente abbandonato o riservato solamente a casi rarissimi.
Dopo i sessantacinque anni tutti, e specie i fumatori, dovrebbero sottoporsi ad un’ecografia dell’aorta per individuare in tempo eventuali aneurismi che potrebbero rompersi. Se la prima ecografia non riscontra un aneurisma, è improbabile che esso si possa sviluppare negli anni successivi, pertanto l’esame non andrebbe ripetuto. Nei casi in cui viene accertata la presenza di aneurisma, se questo risulta di piccole dimensioni, il paziente viene sottoposto a periodici controlli per seguirne l’evoluzione o, se le dimensioni sono maggiori, quando il diametro raggiunge i 55 millimetri ed il rischio di rottura diventa alto, viene consigliato il trattamento chirurgico.
PROGNOSI
Molti aneurismi più piccoli non richiedono l’intervento chirurgico di correzione, ma devono essere mantenuti sotto stretta sorveglianza con Ecocolordoppler ripetuti per essere certi che non vi siano aumenti pericolosi di calibro. Gli aneurismi più grossi invece presentano un rischio di rottura improvvisa che è tanto maggiore quanto più grande è il loro diametro. Spetta al Chirurgo Vascolare stabilire se sia maggiore il rischio di rottura o il rischio connesso all’intervento chirurgico e consigliare di conseguenza il paziente. Per avere un’idea delle dimensioni critiche di un aneurisma aortico addominale, l’aorta di un maschio adulto ha un diametro trasversale (di taglio) normale di 18 – 22 mm. Una modesta dilatazione, fino a 4 cm di diametro si ritrova nel 4% dei pazienti con più di 65 anni e si correla ad un rischio di rottura insignificante, per cui quasi mai esiste indicazione all’intervento e ci si limita ad una sorveglianza periodica con l’ecodoppler. Oltre i 5 – 5,5 cm di diametro trasversale il rischio di rottura degli aneurismi aumenta in modo drammatico, superiore al 10% all’anno, per cui l’intervento deve essere eseguito ogni qual volta esistono ragionevoli possibilità di successo.
La mortalità varia enormemente se l’intervento viene compiuto in condizioni di emergenza o se si tratta di un intervento d’elezione. La mortalità per rottura dell’aneurisma è molto alta: il 50% dei pazienti muore prima dell’arrivo in ospedale, dei sopravvissuti il 24% muore in ospedale prima dell’intervento ed il 40% muore per complicanze legate all’intervento. In sostanza 8 persone su 10 con rottura di aneurisma dell’aorta addominale muore, mentre se l’aneurisma viene scoperto in tempo, e il trattamento chirurgico viene programmato il rischio di morte è inferiore al 3%. Questo è il motivo per cui questa patologia va diagnosticata precocemente e l’intervento chirurgico va effettuato prima che il rischio di rottura divenga elevato.

Stefania Mazzucchetti. Maurizio Merlo
Gruppo Examina
www.gruppoexamina.it

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