All’ombra della luna: il ciclo – parte 1

Salute Mentale psicologia ciclo mensile

Il ciclo mensile

Il ciclo mensile è un’esperienza che influenza il modo di pensare, la psiche e il comportamento di tutte le donne

Il menarca

L’entrata nel ciclo femminile, a partire dalla comparsa del menarca in un’età che varia individualmente e si aggira oggi intorno ai 12 anni, si presenta con una frequenza mensile ed un ritmo che influenza il nostro modo di pensare e di comportarci.
Il sangue fuoriesce per la prima volta in un’età che si colloca nel periodo della pubertà: una stagione molto delicata nella vita di una donna.

I cambiamenti corporei, come lo sviluppo del seno e la crescita della peluria, i segnali visibili di una maturità sessuale che si andrà compiendo con il raggiungimento della capacità di procreare fanno da corollario ad una metamorfosi che quanto più armoniosamente verrà gestita, tanto più agevolerà l’entrata nel territorio dell’adolescenza.
La prima mestruazione costituisce un evento che segna il processo di maturazione all’interno del quale tutto il corpo è coinvolto. Sovente i due anni successivi alla comparsa del menarca sono piuttosto irregolari a causa delle naturali variazioni ormonali di assestamento. Questo comporta il fatto che qualche ciclo possa saltare e che la durata e l’intensità possano variare.

La regolarità

La regolarità coincide con un flusso mensile che si presenta circa ogni 28 giorni sebbene questo intervallo possa comunque variare sia in difetto che in eccesso. La durata della mestruazione è tra i 3 e i 7 giorni; sono i giorni nei quali l’endometrio (la mucosa che riveste la cavità interna dell’utero) si inizia a sfaldare e viene espulso. Il ciclo è regolato dagli ormoni sessuali femminili, in particolare da quelli rilasciati dalle ovaie sotto la direzione dell’ipotalamo e dell’ipofisi.

L’ipotalamo e l’ipofisi sono strutture anatomiche, collegate fra loro e situate alla base del cranio, coinvolte in una complessa rete di interazioni che controlla molte funzioni vitali per il nostro organismo. L’ipotalamo per esempio regola il ritmo sonno/veglia, la fame, la sete e la temperatura corporea e l’ipofisi è una ghiandola che controlla la funzionalità della maggior parte delle altre ghiandole endocrine.
Molte donne prima dell’arrivo delle mestruazioni lamentano un malessere generalizzato, sbalzi di umore e dolori di varia intensità.

Se abbiamo il coraggio

di guardare nel buio,

potremmo avere una piccola

rivelazione del femminile

The Moon and the Virgin
di Nor Hall

Quell’insieme di disturbi quali il mal di testa, la nausea, l’irritabilità, la stanchezza o l’ansia che, a mestruazioni avviate, tendono a scomparire, viene definita “sindrome premestruale”.
Ci può essere una vulnerabilità individuale nei confronti delle oscillazioni ormonali che hanno luogo in fase premestruale. Alexandra Pope scrive nel libro Mestruazioni (Terra Nuova Edizioni, Firenze, 2011) che nel periodo premestruale si possono riaprire le cicatrici di vecchi traumi e i problemi cronici evidenziarsi. L’esperienza mestruale ci svela.

Le mestruazioni sono un portale verso il grande mistero, l’ignoto, la presenza del femminile.
L’immagine del ciclo come un processo archetipico di morte e rinascita racchiude sia i vissuti di angoscia premestruale sia la percezione di una tensione creativa che, accolta ed esplorata, può rivelarsi un ritorno alla vita.
Dismenorrea è il termine che definisce un ciclo mestruale particolarmente doloroso con dolori addominali, a volte nausea, vomito e cefalea.

Caso clinico

Ricordo il cammino percorso con A., una donna di 45 anni. Si presentò in studio turbata da un’inquietudine che da qualche mese la disturbava nelle sue attività quotidiane. La sua narrazione, da subito, si focalizza sul dolore che sin da ragazzina ha cercato faticosamente di gestire ogni qualvolta arrivava il ciclo, seppure l’incertezza e il malessere che l’avevano portata a contattarmi fosse espresso così: «Non mi riconosco più. Quello che è stato per anni il mio prendermi serenamente cura delle persone che si presentavano in negozio, improvvisamente è diventato una fonte d’ansia intollerabile».

Il tema del dolore si prendeva parecchio spazio, tra la ricerca di un farmaco che le permettesse di andare a scuola prima e lavorare comunque poi, nei diversi momenti della sua vita, e i pomeriggi trascorsi sul divano raccogliendosi al buio con una coperta in grembo.
Le correlazioni tra la sintomatologia con la quale è arrivata quando ha poi scelto di iniziare la psicoterapia e l’avvicinarsi della menopausa si rivelarono insieme alla scoperta di poter cogliere e vivere come opportunità i diversi momenti del ciclo.

Nel suo percorso A. ha iniziato a riconoscere, nei termini di variazioni di sensibilità e di consapevolezza, di disporre di un’energia più tumultuosa in alcune fasi del ciclo rispetto ad altre. Frutto di un lavoro prezioso e intenso sono le parole illuminanti che, anni dopo, volle condividere scrivendomi: «È come se abbandonando il dolore che per anni mi ha accompagnata, io con l’arrivo della menopausa abbia scoperto un’altra realtà!».
Il riferimento era riconducibile ad un femminile accogliente e più capace di fermarsi o di permettersi situazioni di grande potere e responsabilità.

… la preadolescenza e l’adolescenza

possono presentarsi come “terre di confine”

misteriose e sconosciute…

Crescere col corpo
di Rossella Diana

Gladys Pace
Psicologa-psicoterapeuta, specialista in Psicologia clinica

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