Al sole in sicurezza – parte 1

Salute & Benessere sole

Al sole in sicurezza

Quando arriva il caldo e i raggi del sole si fanno più forti è indispensabile proteggere la pelle con gli antisole. La voglia di sole e il desiderio di vacanza sono ormai alle porte e ognuno di noi vorrebbe già sfoggiare una bella tintarella. Il pensiero è proiettato ai mesi estivi ed è per questo che è bene preparare la propria pelle a ricevere tutto il buono dei raggi solari. Perché non va dimenticato che le radiazioni ultraviolette dell’astro che illumina e riscalda il nostro pianeta, in realtà, sono una delle principali cause dell’invecchiamento della cute che, se non adeguatamente protetta, può sviluppare irritazioni e patologie, anche gravi.

I raggi solari

I raggi ultravioletti del sole non agiscono tutti allo stesso modo ma abbronzano o irritano in base alla loro lunghezza d’onda. Gli ultravioletti ad alta lunghezza d’onda, di tipo A, sono i più abbronzanti e i meno dannosi e arrivano sulla terra il primo mattino e il secondo pomeriggio attivando in modo corretto la produzione di melanina.

Col passare delle ore la lunghezza d’onda si accorcia e gli UV diventano di tipo B, molto più calorici e con effetto irritativo anche perché penetrano a maggior profondità raggiungendo il derma. Gli UVB, inoltre, hanno un minore potere pigmentante mentre possono provocare una forte dilatazione dei vasi sanguigni. Irritazione e dilatazione hanno come effetto scatenante l’eritema che è una reazione allergica simile alla scottatura. Sono proprio questi raggi che provocano un’alterazione della struttura cellulare perché non solo fanno evaporare l’acqua nelle cellule epidermiche con una conseguente disidratazione che provoca invecchiamento precoce ma possono arrivare a intaccare anche quella intracellulare con effetti gravi.

L’importanza dell’antisole

Dalle considerazioni precedenti appare evidente, dunque, che per esporsi al sole in sicurezza la nostra pelle va protetta adeguatamente scegliendo l’antisole (o prodotto solare) più adeguato alla nostra epidermide (secca, grassa, mista, sensibile, matura, ecc.) e nella forma che più ci può soddisfare (crema, latte, spray oleoso, con effetti antietà, ecc.). Per scegliere l’antisole più indicato, oltre al parere del dermatologo e del farmacista, è bene conoscere le nostre caratteristiche fototipiche (vedi Tabella 1) che possono già darci delle indicazioni specifiche. Inoltre, ogni prodotto solare è caratterizzato da un fattore di protezione o fattore filtrante (indicato dalla sigla SPF – Sun Protection Factor cioè fattore di protezione solare e da un numero).

Ma a cosa serve il fattore di protezione? Il numero dell’Spf indica per quanto tempo si può rimanere al sole prima che incominci a svilupparsi l’eritema sulla pelle. Quindi se una persona di carnagione chiara ci mette 15 minuti a risentire degli effetti negativi dei raggi ultravioletti, un prodotto con fattore di protezione 10, permetterà a questa persona di rimanere esposta al sole per un tempo 10 volte superiore.

Ovviamente se la cute della persona risente meno degli effetti dei raggi solari il tempo di esposizione si allungherà. Per tutti vale poi la regola di un’esposizione graduale con l’utilizzo iniziale di un antisole a Spf più elevato per poi utilizzarne uno con fattore protettivo inferiore ma mai sotto il valore 15 o 10, tenendo presente ciò che consiglia la dermatologa. Va ricordato poi che le zone più delicate e quasi mai esposte al sole come, per esempio, seno e glutei, richiedono una protezione più elevata e se sono facili all’arrossamento vanno protetti con un prodotto detto “total block”.

Qualche consiglio in più: ricordate di scegliere sempre un solare “grasso” del tipo acqua in olio poiché la pelle ha bisogno di prodotti antisecchezza ed emollienti; rinnovate l’applicazione molto spesso e dopo un bagno in piscina o in mare eliminate i residui di solare e di salsedine dalla pelle con una doccia in acqua dolce prima di applicare un nuovo protettivo.

FOTOTIPOCOLORE
CAPELLI
OCCHICARNAGIONEABBRONZATURASPF
1rossichiarichiara/
lattiginosa
non si abbronza maisempre 50+
2biondichiarichiaradifficoltà, spesso
scottature
50+ poi a 30
3biondi o
castani
chiari o
marroni
chiara o
moderatamente scura
graduale,
può scottarsi
inizialmente superiore a 20
poi inferiore
4castano scuriscuriscurafacile, rare
scottature
inizialmente superiore a 15
poi inferiore
5bruniscuriscura/olivastrarapidamente intensa,
rare scottature
inizialmente superiore a 10
6nerinerineranon si scotta mai

Doposole e integratori

I cosiddetti “doposole” sono prodotti che servono a reidratare la pelle dopo l’esposizione ai raggi UV. Non contengono filtri solari e vanno quindi applicati quando non si è più sotto la luce ultravioletta. Sono utili per calmare il rossore (che è una forma blanda di eritema) e contenere l’evaporazione dei liquidi epidermici. Solitamente i dopo sole – che hanno spesso una texture fluida sotto forma di emulsione – contengono delle piccole percentuali di vasocostrittori per fornire un’immediata sensazione di freschezza. In presenza di epidermide molto disidratata si può, successivamente al doposole, applicare sulla pelle una crema grassa.

Per evitare questa doppia applicazione, però, è possibile – con il consiglio del farmacista – scegliere un solare che abbia una formula adatta alla propria tipologia di cute (secca, grassa, mista, matura), che sia idratante e che, sul viso, possa essere utilizzato come base per il make up. Inoltre per gli amanti della pelle color “biscotto” oggi esistono prodotti antisole che contengono anche degli intensificanti dell’abbronzatura. Va sottolineato, infine, che se volete ottenere una tintarella perfetta, proprio come suggerisce il farmacista, è meglio preparare la pelle a ricevere tutto il bene dei raggi solari grazie all’uso degli appositi integratori che rafforzano la capacità dell’epidermide di sviluppare melanina, contrastando anche l’effetto ossidativo dei radicali liberi.

Luisella Acquati

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