I primi dentini – parte 1

Bambini & Ragazzi denti dentista

Denti e dentista

Igiene orale e controlli periodici dal pedodontista, il dentista specializzato nella cura dei bambini, sono necessari per mantenere una buona salute dei denti

La carie è ancora una delle malattie croniche più diffuse in tutto il mondo. In Italia: secondo i dati del ministero della Salute, a 4 anni di età, ne soffrono il 21,6% dei bambini; a 12 anni sono affetti da carie il 43,1% dei ragazzini. È dunque necessario prendersi cura dei denti fin dalla loro eruzione, perché solo con una corretta prevenzione è possibile limitare o evitare che vadano incontro a serie problematiche.

Inoltre i dati epidemiologici indicano che in Italia un bambino su quattro ha timore del dentista: si tratta quindi di un problema sociale assai diffuso e dalle enormi ricadute sia economiche che sociali. Infatti, chi ha paura del dentista rinuncerà alla visita periodica odontoiatrica o all’eventuale trattamento, avendo molto probabilmente necessità di cure più invasive in seguito, alle quali tuttavia non si sottoporrà sempre per paura. Un corretto atteggiamento verso l’igiene orale e un precoce approccio ai controlli odontoiatrici sono la chiave giusta perché i bambini imparino a prendersi cura della propria bocca.

I denti da latte

Nei bambini la crescita dei denti da latte varia molto: alcuni hanno già un dentino fin dalla nascita, altri a un anno di età non ne hanno ancora uno. Nella maggior parte dei casi il primo dentino spunta tra i sei e i dieci mesi e la dentizione detta “da latte” si completa intorno ai due anni, due anni e mezzo. Generalmente i primi denti a spuntare sono gli incisivi inferiori, poi tra gli otto e i dodici mesi spuntano gli incisivi superiori.

La dentatura da latte completa comprende venti denti, dieci inferiori e dieci superiori. L’eruzione di un dentino è sempre un piccolo evento traumatico che può avvenire senza particolari disturbi per il bambino ma che talvolta può causare infiammazione, arrossamento, dolore. Nel periodo della prima dentizione è possibile che si presentino alcuni disturbi: pianto, agitazione, irrequietezza, risvegli notturni causati dal dolore e dal fastidio generati nel bambino dai dentini che spingono per uscire.

Nel corso della dentizione è normale che il bambino sbavi, voglia mordere o rosicchiare, in questo caso è bene darequalcosa di duro da masticare, meglio se si tratta di prodotti specifici, costruiti in materiale atossico. Se il dolore è intenso si può somministrare paracetamolo, in gocce o sciroppo, calcolando le dosi dopo aver chiesto consiglio al pediatra. La seconda dentizione inizia dopo la caduta dei rispettivi denti da latte: di solito i primi a cadere sono gli incisivi inferiori, intorno ai sei anni. A questa età il bambino deve già aver effettuato dei controlli odontoiatrici e il medico saprà dare i giusti consigli su eventuali problematiche legate alla crescita dei denti definitivi.

A un anno il primo controllo

Secondo la Società italiana di odontoiatria infantile (Sioi) l’ideale sarebbe fare una prima visita dal pedodontista, il medico dei denti specializzato nella cura dei più piccoli, già a un anno di età e comunque prima dei tre. In questa occasione verrà fatta una semplice ispezione della bocca del bambino, ma è un momento utile per conoscersi e per i primi consigli ai genitori. Infatti, verranno fornite le indicazioni sulle misure d’igiene orale più adatte all’età del bambino, ed eventualmente correggere abitudini che possono danneggiare il cavo orale, come una forma del ciuccio non anatomica o dal consumo di sostanze zuccherate.

Il ciuccio, infatti, può influire sulla posizione dei denti e sulla masticazione: per questo andrebbe via via utilizzato un numero sempre ridotto di ore, per esempio nel momento dell’addormentamento e poi tolto, e scelto tra quelli con una forma anatomicamente studiata. Sempre secondo gli esperti, vanno assolutamente evitati l’uso di zucchero o altre sostanze dolci sul succhietto; così come l’assunzione di bevande zuccherate, tè o camomille, o altre bevande, con il biberon per addormentare il bambino. Infatti lo zucchero rimane il principale nemico dei denti.

Dopo la prima visita è bene programmare dei controlli una volta l’anno. In questo modo si ha il vantaggio d’intercettare subito eventuali problemi, sia di sviluppo sia di carie, inoltre d’instaurare un rapporto di fiducia tra il medico e il bambino. Questo risulterà utile nel caso si debbano poi effettuare dei piccoli interventi, come la rimozione di una carie, un trauma e successivamente l’ortodonzia. È, infatti, sempre traumatico fare la conoscenza del dentista quando c’è un’emergenza in corso, come un mal di denti o un dente rotto.

I pedodontisti della Sioi ricordano che la paura del dentista non è innata: è qualcosa che è indotto da una scarsa familiarità e dall’atteggiamento dei genitori. Per questo è bene confrontarsi con uno specialista di fiducia, che accoglierà il bambino nello studio insieme ai genitori e lo metterà a suo agio spiegando a cosa servono i vari oggetti.

Chiara Romeo

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